Vicenda rifiuti e decisioni della politica regionale

 

Associazione Intercomunale Lucania     Pro Natura.     Circolo Territoriale VAS Vulture-Alto Bradano

 

Comunicato stampa

11 febbraio 2016

San Nicola di Melfi assediata

La vicenda legata agli impianti di trattamento rifiuti presentati dalle società ENER Compost S.r.l., Alphabio S.r.l. e Biomethane Plus S.r.l. sembra girare intorno al “palo” politico chiamato Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (P.R.G.R.).

Uno strumento di pianificazione indubbiamente importante, nonché fondamentale, per una gestione razionale dell’impiantistica strettamente necessaria alle esigenze regionali, ma riteniamo che non si dovrebbe avere un atteggiamento di appiattimento sulla questione P.R.G.R. perdendo di vista gli iter autorizzativi, tutt’ora pendenti, riguardanti i ciclopici progetti industriali per i quali è stata presentata istanza di Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) ed Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.).

Progetti rispetto ai quali non bisognerebbe dare per scontato il giudizio positivo di compatibilità ambientale e il rilascio dell’autorizzazione, tutt’altro.

In Consiglio regionale, in merito al P.R.G.R., si è passati da una mozione alla presentazione di emendamenti al Ddl collegato alla Legge Regionale di Bilancio 2016-2018.

In uno degli emendamenti presentati ed approvato con voto a maggioranza (contrario il M5s e non solo) si parla di aggiornamento al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti già adottato dalla Giunta Regionale, ma in realtà ad essere adottato non è l’aggiornamento al Piano bensì la proposta di aggiornamento al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.

La differenza è sostanziale e dovrebbe ritenersi inaccettabile che ci siano elementi di una tale superficialità le cui imprecisioni creano confusione e non contribuiscono a fare chiarezza.

Ancor più perplessi se tale inesattezze vengono votate a maggioranza in Consiglio regionale.

Infatti, ritenere che sia stato già adottato l’aggiornamento al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti lascia intendere che lo stesso abbia già concluso positivamente il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.).

In realtà, il procedimento di V.A.S. non è neppure iniziato e la Giunta Regionale ha solamente adottato la proposta di aggiornamento al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che deve essere ancora sottoposto alla citata V.A.S. ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 (e ss.mm.ii.), Parte II. 

Procedimento che lascia presumere tempi che andrebbero ben oltre il 30.06.2016 quale termine fissato per una sospensione degli iter autorizzativi in corso siano all’adozione e successiva approvazione del P.R.G.R.

Ovviamente, dopo che tale termine sarà raggiunto c’è sempre la possibilità di avvalersi dell’art. 1 comma 1 della L.R. n. 35/2015 che consente, nelle more di approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, il rilascio di autorizzazioni ad impianti di trattamento dei rifiuti.

Ricordiamo che la V.A.S. rappresenta un importante strumento a servizio della realizzazione concreta delle politiche di sviluppo sostenibile a cui deve mirare una moderna programmazione ed ogni azione politica legata seriamente al governo del territorio. Elaborare un piano in un quadro di valutazione strategica significa:

  1. integrare le variabili ambientali nelle scelte programmatiche, sin dal momento della definizione dello scenario di base, delle alternative percorribili e dei criteri di valutazione;
  2. attivare la partecipazione dei soggetti, pubblici e privati alla formazione del Piano, in un’ottica di trasparenza, di dialogo e confronto, nonché in una logica forte di mutua responsabilizzazione, cooperazione e interazione tra diversi soggetti portatori di interessi;
  3. razionalizzare il processo di formazione e adozione del Piano regionale, anche alla luce del principio della sussidiarietà, di tipo orizzontale, tra gli Enti pubblici. 

La V.A.S. impone infatti di guardare all’ambiente nel suo complesso e agli effetti che su di esso può avere il piano. Non è un caso che la Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006 definisce l’ambiente come “sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici” (art. 5 comma 1, lett. c).

La V.A.S. è un procedimento alquanto articolato non esauribile in pochi mesi tranne che non si voglia approvare un pessimo piano con scarsa partecipazione. Si tratta di un procedimento che, in base all’ art. 5, comma 1, lett. a) della Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/06 (e ss.mm.ii), comprende:

a) lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità,

b) l’elaborazione del rapporto ambientale,

c) lo svolgimento di consultazioni,

d) la valutazione del Piano, del rapporto e degli esiti delle consultazioni,

e) l’espressione di un parere motivato,

f) l’informazione sulla decisione e il monitoraggio.

Chiarita brevemente la complessità della procedura V.A.S. è semplice costatare che la tempistica, per una sua adozione e successiva approvazione, tende a dilatarsi sempre più se si comprende l’importanza di coinvolgere, alla formazione del Piano, tutti soggetti pubblici e privati portatori di interessi in un’ottica di trasparenza, di dialogo e confronto costruttivo senza occulti interessi personalistici ed affaristici.

Si dà atto che la questione rifiuti relativa alla sospensione dei procedimenti in corso non viene circoscritta all’area di San Nicola di Melfi, ma all’intero territorio regionale.

Tuttavia, si insiste con una inopportuna limitazione temporale circa l’efficacia della sospensione degli iter autorizzativi in corso.

Un limite temporale fissato per il 30.06.2016 del tutto inaccettabile con l’ulteriore aggiunta peggiorativa secondo la quale farebbero eccezione le istanze già presentate alla data del 31.01.2016 da parte di soggetti titolari di impianti già in esercizio ed ampliamenti in sito o in adiacenza.

In definitiva, si apprezza lo sforzo di eliminare la limitazione territoriale che avrebbe portato a pensare che il problema sia solo circoscritto all’area di San Nicola di Melfi, ma fissare il limite temporale così ravvicinato non può che essere fortemente criticato dal momento che la V.A.S., a cui sottoporre il P.R.G.R., prevede una tempistica indubbiamente più lunga se attuata con un reale coinvolgimento delle Comunità locali tramite incontri informativi, Conferenze e pubblici dibattiti.

Ora poniamo alcune domande dalle cui risposta si potrebbe comprende la coerenza di coloro che inseriscono nella propria azione politica anche la difesa del territorio.

Il giorno 1° febbraio 2016 come Associazione Intercomunale Lucania e Associazione VAS per il Vulture Alto Bradano, è stata inoltrata, tramite PEC, una richiesta di intervento, ad adiuvandum, nel ricorso dinanzi al Tar Basilicata n. 17 dell’11 gennaio u.s., promosso da una delle società dell’agroalimentare dell’area di San Nicola di Melfi, per l’annullamento della Deliberazione di n. 78 del 14.07.2015 del Consorzio ASI di Potenza relativa all’assegnazione di un lotto alla società Alphabio S.r.l.

I Comuni interessati hanno affiancato il ricorso presentato dalla Barilla Alimentare S.p.A. contro l’assegnazione del lotto ASI alla società Alphabio S.r.l. che ricordiamo essere la società che è stata ammessa al finanziamento di 6.8 milioni di euro di contributo pubblico in base al bando regionale P.I.A. – Piani di Sviluppo Industriali attraverso Pacchetti Integrati di Agevolazione della Regione Basilicata – D.G.R. n. 577 del 29 aprile 2015.

Riteniamo che la società ricorrente (Barilla Alimentare S.p.A.) sarà ben lieta di essere affiancata, tramite memorie difensive, dai Comuni dell’Area Vulture Alto Bradano. Memorie da presentare dopo essersi costituiti, ad adiuvandum, contestualizzando le medesime anche tramite visione del ricorso che la società ricorrente ha depositato.

Trattasi di fatti, quelli che chiediamo, che potrebbero seguire ai tanti proclami e temporanee sospensioni.

Inoltre, in merito al progetto della Ener Composto S.r.l. ci risulta che siano stati forniti pareri negativi dal Comune di Melfi in sede di Conferenza dei Servizi.

Tuttavia, ci chiediamo se sia stato fornito parere negativo anche nei 60 giorni successivi all’avviso di avvio della procedura di V.I.A. la cui istanza è stata presentata in data 19 settembre 2014.

Ci chiediamo, in merito al progetto dell’Alphabio S.r.l., se sia stato fornito parere negativo nei 60 giorni successivi all’avviso di avvio della procedura di V.I.A. la cui scadenza era fissata per il 5 febbraio 2016.

Ci chiediamo, in merito al progetto della Biomethane Plus S.r.l., se si stia valutando di presentare parere negativo nei 60 giorni successivi all’avviso di avvio della procedura di V.I.A. la cui scadenza è fissata per il 14 marzo 2016.

Ci risulta che per i progetti della Ener Compost S.r.l. e dell’Alphabio S.r.l., nessun Comune interessato abbia presentato parere negativo in merito alla V.I.A. nonostante l’art. 8 comma 2 della L.R. n.47/1998 “Disciplina della Valutazione di Impatto ambientale e norme per la tutela dell’ambiente” prevede che “entro il termine perentorio di 60 giorni le Amministrazioni Provinciali e Comunali trasmettono il loro parere sull’opera proposta all’Ufficio Regionale Competente. Trascorso tale termine il parere si intende espresso positivamente”.

Le Amministrazioni Provinciali e Comunali territorialmente interessate dovrebbero ricordarsi di esprimere il proprio parere, eventualmente negativo, in merito alla V.I.A. oltre che il proprio parere in sede di Conferenza di Servizi prevista per l’eventuale rilascio dell’A.I.A.

L’azione di difesa del territorio continua restando in attesa di poter visionare la proposta di aggiornamento del P.R.G.R. al fine di presentare le nostre osservazioni ed invitiamo tutti i portatori di interessi a fare altrettanto.

 

Donato Cancellara

Associazione Intercomunale Lucana – Conf. con Pro Natura

Associazione VAS per il Vulture Alto Bradano

 

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