Giornata ambiente: Onu,azione urgente contro traffico natura

 

Occhi di tigre

I danni causati dal commercio illegale di fauna selvatica sono così seri e di vasta portata da rendere necessario un intervento urgente per contrastarlo“.

Lo afferma Achim Steiner, direttore esecutivo dell’Unep (il programma ambiente delle Nazioni Unite), in un video messaggio in vista della Giornata mondiale dell’Ambiente che ricorre il 5 giugno.

L’Onu quest’anno dedica la ricorrenza al contrasto del traffico illegale di specie protette, chiedendo “tolleranza zero”.

Se sono migliaia nel mondo le specie di fauna e flora minacciate, spiega Steiner, la celebrazione di domenica accende i riflettori su otto: orango, tigre, elefante, rinoceronte, tartaruga marina, pangolino, bucero dall’elmo (un uccello) e, per la flora, il palissandro.

È un circolo vizioso di povertà e corruzione, che dobbiamo interrompere, ad alimentare i crimini di natura. Un circolo dove i più poveri e vulnerabili sono spinti a lavorare in danno alle risorse naturali per sopravvivere, piuttosto che a lavorare con esse per costruire un futuro migliore“, afferma Steiner.

Il problema “va visto attraverso la lente dello sviluppo sostenibile; dobbiamo mettere in comune le risorse ed essere uniti in questa causa. Dobbiamo agire a livello globale e locale. E dobbiamo avere tolleranza zero per il bracconaggio e il commercio illegale di fauna e prodotti forestali“.

Esorto le persone e governi in tutto il mondo a superare l’indifferenza, a combattere l’avidità e ad agire per preservare il nostro patrimonio naturale, a beneficio di questa e delle future generazioni” scrive il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nel messaggio in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente.

Tale commercio illegale “è un grave motivo di allarme. Migliaia di specie di piante e animali selvatici vengono spinti sempre più vicino all’estinzione“, scrive Ban.

Le imprese e gli individui coinvolti sono motivati esclusivamente dal guadagno a breve termine, a scapito dei benefici a lungo termine per le comunità e gli habitat. In molti casi – evidenzia – agiscono in collusione con reti di criminalità organizzata transnazionale e gruppi coinvolti attivamente nella destabilizzazione di nazioni“.

Occorre passare dalle parole ai fatti e mettere in atto, subito – tanto a livello istituzionale quanto a livello individuale – azioni virtuose e utili a preservare davvero l’ambiente, che ogni giorno subisce attacchi gravissimi per lo più a causa di un sistema produttivo basato sulla carne: e tutto questo benché la carne non sia affatto un elemento indispensabile al nostro sostentamento” afferma Paola Segurini della Lega Anti Vivisezione (Lav) in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente.

La Lav cita una serie di studi scientifici che “mettono in evidenza come passare ad una scelta vegan sia la soluzione di maggiore efficacia per tutelare l’ambiente“.

Adottandola, evidenzia l’associazione, si possono ridurre le emissioni di gas serra tra il 25% e il 55%, rispetto al massimo del 35% a cui possono condurre altri cambi di dieta, tra cui l’alimentazione vegetariana e la riduzione del consumo di carne rossa.

Tutto sta nella scelta individuale, nella decisione di essere veri ambientalisti, e i veri ambientalisti sono vegan. A tutto vantaggio anche della salute personale“, conclude Segurini.

 

(ANSA del 3 giugno 2016, ore 18:20)

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