Salviamo il demanio civico di Rocca d’Evandro

 

Rocca d'Evandro

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (16 giugno 2016) un ricorso avverso l’istanza presentata dal Comune di Rocca d’Evandro (CE) alla Regione Campania per ottenere il mutamento di destinazione d’uso e la successiva sdemanializzazione di più di 18 ettari di terreni a uso civico (legge n. 1766/1927 e s.m.i., regio decreto n. 332/1928 e s.m.i., legge regionale Campania n. 11/1981 e s.m.i.) appartenenti al demanio civico del Feudo Vandra, di cui è titolare l’intera collettività locale.

Sono stati coinvolti dall’azione ecologista la Regione Campania (Direttore generale del Dipartimento Salute e Risorse Naturali – Direzione generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; UOD Foreste), il Prefetto di Caserta e il Commissario per gli Usi Civici per la Campania e il Molise.

L’intento del Comune è ottenere la sdemanializzazione dei terreni a uso civico e poi venderli a diverse Ditte che vorrebbero acquistare lotti all’interno del locale piano per gli investimenti produttivi (P.I.P.).

Una di queste Ditte sembra avere fra i proprietari addirittura uno dei consiglieri che hanno votato all’unanimità la deliberazione Consiglio comunale n. 6 del 4 aprile 2016, con cui il Comune ha chiesto alla Regione Campania la sdemanializzazione.   Sarebbe un palese caso di conflitto d’interessi vietato dall’art. 78 del Testo unico sugli Enti locali.

A giudizio del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, non sussistono le condizioni per giungere a un mutamento delle condizioni d’utilizzo dei terreni a uso civico e a una successiva alienazione, perché quei terreni non hanno perso le loro caratteristiche naturali: sono tuttora boschi e radure, pur essendo stati inclusi (1996), con ben poco buon senso, nel piano investimenti produttivi (P.I.P.) di Rocca d’Evandro.

Non è la prima volta che il Gruppo d’Intervento Giuridico interviene, su segnalazione di residenti piuttosto preoccupati, per difendere il demanio civico del Feudo Vandra e il locale parco urbano: nel giugno 2012 cercò di scongiurare una variante al piano urbanistico comunale che puntava alla riperimetrazione del locale  Parco Urbano di Interesse Regionale, istituito con deliberazione Giunta regionale della Campania del 29 luglio 2005, n. 1044, fondamentalmente per aprirvi una cava di basalto.

Nel novembre 2010 sempre in difesa della piccola area naturale protetta, anche allora a rischio “rimpicciolimento” sempre per iniziative di degrado del contesto ambientale locale.

L’associazione Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica un intervento solerte delle amministrazioni coinvolte a tutela del demanio civico, del Parco Urbano di Rocca d’Evandro e delle sue principali funzioni di sviluppo sostenibile e gestione integrata delle risorse, nell’ottica dell’acquisizione, da parte delle collettività locali, della capacità di utilizzare in modo ottimale e congruente il patrimonio costituito dalle risorse naturali e culturali, poichè gli stessi beni culturali e ambientali sono in grado di produrre ricchezza se correttamente utilizzati come risorsa economica, come d’altra parte previsto dalle Linee guida per l’istituzione del sistema dei parchi urbani di interesse regionale elaborate dall’Assessore all’Urbanistica, Politica del Territorio, Tutela Beni Paesistico-Ambientali e Culturali della Regione Campania.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 19 giugno 2016 sul sito del Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus)

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