Intere generazioni sono cresciute, hanno lottato e sperato in nome di Fidèl Castro e di Chè Guevara.
Con la morte del Che si è spenta la possibilità di una rivoluzione epocale che potesse coinvolgere interi continenti, con quella di Fidèl si chiude un’epoca di resistenza e della volontà di un popolo, che nonostante tutto e tutti, sta a dimostrare che tutto è possibile e nulla è impossibile.
Non avrebbe vinto Cuba senza la saggezza e la determinazione di Fidèl.
Certo c’era l’Unione Sovietica, c’era la solidarietà dei comunisti di tutto il mondo, c’è stato uno Stato che ha anche dovuto reprimere ed emarginare un dissenso non autonomo.
Nulla, se confrontato con quello che succedeva nel resto del mondo quando i regimi cadevano uno dopo l’altro.
Solo chi non conosce Cuba, chi non c’è stato e non ha potuto conoscere e parlare con chi vi abita, può non capire cosa e come ha vissuto in questo mezzo secolo il popolo cubano.
Determinazione, consapevolezza e sacrificio sono stati gli insegnamenti che Fidèl ha trasmesso loro.
Errori inevitabili, il fiato grosso dei padroni del mondo sul collo, hanno fatto il resto.
Oggi piangiamo Fidèl.
Lasciamoci alle spalle l’immagine, anche se un po’ sfocata, della nostra storia e delle nostre utopie.
Guido Pollice
Presidente di VAS Onlus
