Ricorrenza della strage di Piazza Fontana

 

oggi è il dodici dicembre.

Mi riesce difficile dimenticare quel giorno di tanti, troppi anni fa quando scoppiò la bomba  di Piazza Fontana a Milano posta all’interno della  Banca  dell’Agricoltura facendo una strage e di fatto dando inizio alla strategia della tensione.

Mi trovavo poco lontano nella sede dello PSIUP  a Porta Vittoria, nel giro di 5 minuti con altri compagni eravamo sul luogo dell’eccidio.

Si può immaginare cosa provammo e quanta rabbia e dolore ci pervase, ma anche quanta determinazione per cercare di dare una risposta immediata a quei fatti e organizzare le forze democratiche e antifasciste, anche perché fin dal primo momento avevamo sentore di chi fosse la responsabilità.

Questa è la cronaca di quel giorno.

Da allora sono passati tanti di quegli anni che non basterebbe un’intera biblioteca per raccontare cosa e quanto ha dovuto  sopportare  questo nostro maledetto Paese senza venire a capo delle responsabilità e quindi dei mandanti veri, di quella strage.

Assoluzioni, depistaggi, falsità, segreti di Stato, processi fatti e rifatti, coperture nazionali e internazionali a tentativi di rovesciare la democrazia per combattere l’avanzata del comunismo (queste erano le scuse addotte) in realtà si voleva asservire ancora di più il nostro Paese agli Stati Uniti.

Dopo tutti questi anni siamo ancora a punto e  accapo.

Un giudice caparbio e determinato (Salvini) ha riaperto fascicoli e tenta di  far luce (cosi dicevano tutti  governanti che si sono succeduti in questi decenni) sul più grande mistero d’Italia.

Non ci resta che attendere e in questo giorno ricordare tutte le vittime e tutti quelli che ne hanno subito le conseguenze con anni di persecuzione  galera e morte da Pinelli a Valpreda.      

 

Guido Pollice 

Presidente di VAS (Verdi Ambiente e Società onlus)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas