Capitali per 5.200 miliardi dollari fuori da fonti fossili

 

Il capitale complessivo di individui e istituzioni che si sono impegnati a disinvestire dalle fonti fossili di energia è raddoppiato nell’ultimo anno, arrivando a 5.200 miliardi di dollari.

Lo rivela il rapporto “Global Divestment” di Arabella Advisors, organizzazione che fornisce consulenza alle ong.

A oggi – si legge nell’introduzione al rapporto – 688 istituzioni e 58.399 individui da 76 paesi si sono impegnati a disinvestire da società del settore dei combustibili fossili, raddoppiando il valore dei beni rappresentati negli ultimi 15 mesi.  

I fondi pensione e le compagnie assicurative rappresentano ora i settori principali impegnati nel disinvestimento, riflettendo gli accresciuti rischi finanziari e di fiducia nel rimanere legati ai combustibili fossili, in un mondo impegnato a rimanere al di sotto dell’aumento di 2 gradi (dalla temperatura media dell’epoca pre-industriale, n.d.r.)“.

La campagna per il disinvestimento dal settore delle fonti fossili è partita nel 2011 dagli studenti di varie università Usa.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha accolto favorevolmente il risultato del rapporto: “È chiaro che la transizione a un futuro di energia pulita è inevitabile, benefico e ben avviato – ha commentato Ban – e che gli investitori hanno un ruolo chiave da giocare“.

 

(ANSA del 14 dicembre 2016, ore 15:34)

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