Abolite le Comunità Montane del Lazio: arrivano le Unioni di Comuni

 

Addio Comunità Montane.  

Tali enti, da decenni bollati come inutili, sono stati cancellati con la Manovra 2017 approvata dalla Regione Lazio.

Si tratta di strutture con un costo di sei milioni di euro l’anno, dispensatrici di poltrone e utili da sempre per ricollocare vari politici rimasti fuori dai centri di potere principali.

Le Comunità montane, istituite nel 1971 con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo e alla tutela del territorio montano, avevano resistito sinora a vari urti.

In provincia di Latina cancellate così la XIII Comunità Montana dei Monti Lepini, guidata da Onorato Nardacci, di Roccagorga, la XVII dei Monti Aurunci, rappresentata da Alfiero Vellucci, di SS. Cosma e Damiano, e la XXII, con Silvio Pietricola, di Fondi, oltre alla Comunità di Arcipelago, guidata da Daniele Coraggio, di Ventotene.

Ma, come sempre accade, tolta una struttura ne spunta fuori un’altra.

La Regione Lazio, infatti, ha sì abolito le Comunità Montane ma ha allo stesso tempo disposto il passaggio alle Unioni di Comuni, enti analoghi ideati dal Governo Monti. 

 

(Articolo pubblicato con questo titolo oggi 2 gennaio 2017 sul sito online “h 24 notizie -Latina”)

Le Comunità Montane del Lazio

N.B. – Nella notte tra il 30 ed il 31 dicembre 2016 il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la Legge di Stabilità (proposta 357/2016) ed il bilancio 2017-2019 della Regione (proposta 358/2016), abolendo le 20 Comunità Montane del Lazio, che sono state trasformate in Unioni dei Comuni Montani.

Queste nuove istituzioni continuano a svolgere i servizi ed esercitare le funzioni delle cessate comunità montane.

Entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della legge il Presidente della Regione nominerà i commissari straordinari liquidatori delle comunità montane, che saranno gli attuali Presidenti delle comunità montane.

Essi svolgeranno le loro funzioni a titolo gratuito e resteranno in carica fino alla data di estinzione della comunità montana alla quale sono preposti, svolgendo, tra l’altro, le funzioni proprie dei cessati organi esecutivi e deliberativi.

L’estinzione della Comunità Montana avrà effetto nel momento in cui ha effetto l’insediamento degli organi della nuova unione di comuni montani.

Non è stato considerato che la legge regionale n. 29/1997 che detta le “Norme in materia di aree naturali protette regionali” prevede all’articolo 16 le Comunità del Parco che sono composte anche dai presidenti delle Comunità Montane, laddove esistenti nei territori in cui sono ricomprese le aree naturali protette.

 

 

 

 

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