«Sarà un mese di “campagna elettorale” serrata: saremo in tutti i mercati, i campi, le feste, le sagre perché non solo il 18 giugno vogliamo vincere, ma vogliamo che la partecipazione sia altissima, per non dare a alibi a nessuno». A parlare è Tommaso Cacciari, portavoce del Comitato NoGrandiNavi, nell’annunciare – nel corso di un’assemblea pubblica in sala San Leonardo – l’appuntamento con il referendum fai-da-te che gli ambientalisti hanno organizzato per domenica 18 giugno. Il quesito è chiaro: «Vuoi che le grandi navi da crociera restino fuori dalla laguna di Venezia e che non vengano effettuati nuovi scavi all’interno della laguna stessa?». Tradotto: “No” allo scavo del canale Vittorio Emanuele per portare le grandi navi in Marittima, via Canale dei Petroli e Marghera, al quale stanno lavorando Porto e ministero Infrastrutture, con il sostegno del sindaco Brugnaro, dopo l’arrivo alla presidenza del Porto di Pino Musolino, l’abbandono dello scavo del Contorta prima e del progetto Tresse poi. “Sì”, invece, al progetto firmato da Duferco e Cesare De Piccoli (ieri a San Leonardo), per uno scalo in bocca di porto al Lido, l’unico sinora ad aver ottenuto il via libera dalla commissione Valutazione di impatto ambientale, ma che vede contrario il Porto e il vicino comune di Cavallino Treporti. «Allestiremo 60 seggi tra Venezia e Mestre e naturalmente lo scrutinio delle schede sarà pubblico, a partire dalle 20, in campo Santa Margherita», prosegue Cacciari, «poi il 24 settembre, ci sarà a Venezia una grande manifestazione nazionale, alla quale hanno già aderito No Tav della Val di Susa e Terra dei fuochi. Sarà una grande festa, se non insisteranno su un progetto deleterio come il Vittorio Emanuele, altrimenti sarà più… incisiva». «Bloccheremo le navi», chiosa Luciano Mazzolin. Sessantamila euro di multa. Il Comitato lancia al contempo anche una campagna di […]