I soldi per salvare le banche li trovano. Per le emergenze idriche in tutta Italia non ci sono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come ci ricorda Mario Pianesi di Un Punto Macrobiotico in una nota diffusa oggi nell’ambito del progetto “Un bosco in città”.

Il 50% della popolazione mondiale vive in condizioni di carenza di acqua” (Fonte: UNCCD – 2016).

La desertificazione minaccia il 50% delle terre coltivate sul Pianeta” (Fonte: ONU – 2016).

A causa della siccità, l’Europa deve fronteggiare rischi sempre più gravi a livello sanitario, economico e ambientale” (Fonte: Agenzia Europea dell’Ambiente – 2016).

Se questa è la situazione e se questo è il futuro che si presenta per il Pianeta e quello che ci aspetta, per l’Italia c’è poco da stare allegri.

In Italia se negli anni scorsi si fosse investito seriamente in bacini imbriferi e si avesse disseminato il territorio di invasi che accogliessero le acque piovane e non solo, oggi non saremmo a piangere per gli effetti della siccità che mette letteralmente in ginocchio l’agricoltura italiana.

Ci sono responsabilità ben precise e i vari governi che si sono succeduti dovrebbero essere chiamati a rispondere penalmente per i danni che hanno causato a tutta la collettività. I soldi per salvare le banche si trovano e sono soldi nostri e in più si dicono bugie quando si promette che saranno restituiti (quando e come ?).

Dove sono finiti i soldi per l’ambiente, per l’agricoltura, per uscire dall’emergenza idrica, per affrontare i problemi del post terremoto ? Lo ripetiamo per le banche e i “padroni del vapore” si trovano sempre.

per Vas Aps Onlus
Guido Pollice

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