Il convegno che ha riacceso i riflettori sul ristagno della riforma dei cartelloni pubblicitari a Roma

 

Nella splendida cornice della sala della Protomoteca del Comune di Roma in piazza del Campidoglio nel pomeriggio del 26 giugno 2017 si è svolto il convegno organizzato dalle associazioni “Verdi Ambiente e Società” e “Basta Cartelloni-Francesco Fiori”.

Ad ognuno dei partecipanti è stata consegnata all’atto della registrazione una cartellina contenente il programma del convegno, il comunicato stampa che ne ha motivato le ragioni, i sintetici profili di tutti i soggetti che a vario titolo hanno contribuito alla organizzazione dell’evento, un CD contenente tutte le slide relative ai temi in programma ed il numero della rivista Verde Ambiente che contiene l’articolo di Rodolfo Bosi dedicato alla storia ancora da finire di scrivere della riforma dei cartelloni pubblicitari a Roma.

Al convegno hanno partecipato quasi 100 persone, con una folta e variegata rappresentanza, fra cui in particolare:

Giacomo Sandri Presidente dell’Ente Parco di Veio che ha concesso il patrocinio al convegno;

Maurizio Gallo Direttore dell’Ente Parco di Veio;

Maurizio Gubbiotti Presidente dell’Ente Roma Natura che ha concesso il patrocinio al convegno;

Leonardo Costanzo capo staff dell’Assessore allo Sviluppo Economico Adriano Meloni;

Francesca Rivitti dello staff dell’Assessore;

Maria Angela Lollobrigida dell’Ufficio del Vice Presidente Vicario dell’Assemblea Capitolina Enrico Stefano;

Andrea Coia Presidente della IX Commissione Commercio del Comune di Roma;

Gemma Guerrini membro della Assemblea Capitolina;

Gianluca Giattino Dirigente della S.p.A. “Aequa Roma”;

Sandro Bartolucci Funzionario della Agenzia per la Mobilità;

Rodolfo Murra dell’Avvocatura Comunale;

– Domenico Rossi dell’Avvocatura Comunale;

– Magnosi Giampaolo dell’XI Gruppo “Marconi” del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale;

Luca Di Maio Dirigente del X Municipio, commissariato;

Nathalie Naim consigliere del I Municipio;

Lilli Sara consigliere del I Municipio;

Moretti Massimo consigliere del III Municipio;

Angela Tripputi consigliere dell’VIII Municipio;

Marta Leonori ex Assessore al Commercio del Comune di Roma;

Leslie Francesco Capone ex Segretario dell’Assessore Leonori;

Athos De Luca ex membro della Assemblea Capitolina;

Giuseppe Lobefaro ex consigliere provinciale;

Elio Rosati di Cittadinanzattiva Lazio;

– Roberto Corradini del Comitato Mura Latine;

Annabella D’Alia Presidente Comitato Mura di Porta Metronia;

Paolo Pezzotti del Comitato di Quartiere Villaggio Appio;

Pier Michele Strappini Presidente del Comitato per il Decoro del II Municipio;

Paolo Cartasso Presidente del Comitato di Quartiere Case Rosse 2014;

Tamiano Marcello Vice Presidente CNA Commercio Medie e Grandi Strutture;

Guido Pollice Presidente di “Verdi Ambiente e Società” (VAS) venuto appositamente da Milano per partecipare al convegno.

Il capo staff dell’Assessore Meloni Leonardo Costanzo e (di spalle) il presidente della Commissione Commercio Andrea Coia

(al centro) Marta Leonori

Prima di iniziare i lavori, che sono stati ripresi da TELEAMBIENTE (Media Partner di VAS) e VIA VAI, il portavoce di “Basta Cartelloni” Filippo Guardascione ha ringraziato le persone presenti: fra i ringraziamenti particolari ha citato anche i 19 rappresentanti delle associazioni di categoria Associazione Italiana Pubblicità Esterna (A.I.P.E.), Imprese Romane Pubblicitarie Associate (I.R.P.A.) e Società Pubblicitarie Associate Romane  (S.P.A.R.) delle ditte ad esse associate (A.P.A., ARS, CLEAR CHANNEL, ESOTAS, IGP DECAUX, IPAS, MORETTI PUBBLICITÀ, NEW POSTER, O.R.S.A., PATEO, SB ARCHITETTURA, S.C.I.).

La coordinatrice Anna Maria Bianchi (Presidente di Carteinregola) ha fatto sapere che, prima di dare inizio agli interventi in cui si è poi articolato il convegno, doveva dare la parola all’architetto Rodolfo Bosi per una breve introduzione necessaria per avere chiaro lo scenario di fondo entro cui inquadrare il percorso fin qui seguito della riforma dei cartelloni pubblicitari a Roma.

L’arch. Rodolfo Bosi ha fatto sapere che in base all’ultimo censimento che risale a settembre del 2015 sarebbero circa 28.000 gli impianti pubblicitari attualmente installati a Roma, tutti autorizzati dal Comune di Roma prima che nel 1992 entrassero in vigore il Codice della Strada ed il suo Regolamento di Attuazione, che hanno prescritto tutta una serie di distanze minime da rispettare.

Molti di questi impianti si sono trovati ad essere in violazione di tali distanze, che Bosi ha esemplificato in una serie di slide proiettate (impianti agli incroci, in curva, all’altezza di gallerie ed al confine di aree naturali protette).

Ha quindi precisato che questi 28.000 impianti fanno parte della cosiddetta “procedura di riordino” (chiusa il 9 maggio del 1997) secondo una precisa classificazione in schede (“R”, “S” o “SPQR”, “E” ed “ES”) che sono state poi riportate nella Nuova Banca Dati (N.B.D.) di cui il Comune di Roma si è voluto dotare nel 2009, per avere uno strumento di carattere prevalentemente tributario, dove ha permesso che venissero registrati anche gli impianti istallati abusivamente, ma autodenunciati previo pagamento del Canone Iniziative Pubblicitarie(C.I.P.): non essendo riconducibili alla procedura del riordino, questi impianti sono stati considerati del tipo “senza scheda” e sono dilagati dal 2009 in poi, determinando quel fenomeno che è stato chiamato “cartellopoli”.

Si calcola che alla fine del 2009 fossero più di 40.000 questi impianti “senza scheda” che hanno occupato più di 200.000 mq. di superficie espositiva e che sono stati coinvolti in incidenti stradali, anche mortali: è in questo scenario di fondo che è nata la reazione cittadina che ha costituito la genesi della riforma.

1 – Introduzione di Bosi

La coordinatrice Anna Maria Bianchi a questo punto ha fatto sapere che il programma prevedeva che a trattare come primo argomento “la genesi della riforma” fosse il Presidente della associazione “Basta Cartelloni” Franco Quaranta, che nella sua professione di insegnante è stato però obbligato a rimanere a scuola per correggere le prove scritte degli esami si maturità: lo ha sostituito Roberto Tomassi, che è stato fra i soci fondatori del Comitato Promotore delle delibera di iniziativa popolare, poi sfociata nella associazione “Basta Cartelloni.”

Avvalendosi delle slide man mano da lui stesso proiettate Roberto Tomassi ha ripercorso in ordine cronologico le tappe di questa genesi, dalla conferenza stampa presso la Sezione romana di Italia Nostra nel dicembre del 2009, alla nascita del blog Cartellopoli (1 febbraio 2010), alla nascita del Comitato Promotore della delibera di in iniziativa popolare (27 aprile 2010), di cui ha ricordato le iniziative, alla consegna delle oltre 10.000 firme (23 luglio 2010), alla nascita prima del blog “Basta Cartelloni” (21 ottobre 2010) e poi della associazione omonima dopo che l’Assemblea Capitolina ha bocciato la proposta di delibera di iniziativa popolare (21 novembre del 2011).

2 – Intervento di Roberto Tomassi

La coordinatrice Anna Maria Bianchi ha quindi dovuto far sapere che secondo il programma del convegno il 2° intervento sarebbe spettato al Dott. Francesco Paciello, che è attualmente Capo del Dipartimento Sport e Politiche Giovanili: il nulla osta al suo intervento diretto era stato dato per ben due volte dallo stesso Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro Adriano Meloni, ma all’ultimo minuto la Segreteria dell’ Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Daniele Frongia ha comunicato l’impossibilità del Dott. Francesco Paciello a partecipare al convegno, in quanto gravato da impegni urgenti ed indifferibili.

L’Assessore in persona Daniele Frongia ha confermato la circostanza, specificando che gli impegni del Dott. Francesco Paciello riguarderebbero due bandi di gara.

A nome di VAS e Basta Cartelloni Anna Maria Bianchi si è dichiarata vivamente dispiaciuta della indisponibilità del Dott. Francesco Paciello, perché ha vissuto in proprio da Dirigente del Servizio Affissioni e Pubblicità tutte le fasi della riforma, dalla Giunta di Alemanno fino al Commissariamento del Dott. Francesco Paolo Tronca, fasi che ora è stato costretto a raccontare Filippo Guardascione che ha proseguito in modo continuo anche con il 3° intervento di sua spettanza secondo il programma.

Con l’aiuto delle slide Filippo Guardascione ha “raccontato”, sempre in ordine cronologico, le prime due fasi della riforma, dalla 1° proposta del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (P.R.I.P.) della Giunta Alemanno (2 febbraio 2011), con le sue zone “A” e sottozone “B1”, “B2” e “B3” rimaste poi invariate, per un dimensionamento complessivo di 162.500 mq. di superficie espositiva (di cui 32.500 su suolo privato) fino alla sua bocciatura dopo le prescrizioni dettate dalla Regione in sede di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), dalla proposta unitaria di VAS e Basta Cartelloni (presentata il 3 maggio del 2013) al 1° provvedimento della riforma con la messa al bando degli impianti senza scheda, attuata dalla Giunta Capitolina (con la deliberazione n. 425 del 13 dicembre del 2013), dal percorso di partecipazione alle proposte di modifiche ed integrazioni del P.R.I.P. iniziato il 22 ottobre del 2013 e chiuso malamente il 15 aprile 2014 dopo ben 8 sedute della Commissione Commercio, dalla proposta del nuovo Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (30 aprile 2014) con un dimensionamento complessivo di 138.000 (di cui 110.400 su suolo pubblico) fino al suo iter (controdeduzioni della Giunta ai pareri espressi dai Municipi ed emendamenti dei gruppi politici) ed alla sua approvazione definitiva (30 luglio 2014) preceduta due giorni prima da una manifestazione di VAS e Basta Cartelloni i cui rappresentanti si sono presentati in aula Giulio Cesare con magliette rosse su sui dominava la scritta “Roma vuole il PRIP della Leonori”.

Con l’aiuto ancora delle slide Filippo Guardascione ha illustrato, sempre in ordine cronologico, anche il suo intervento che nel programma era dedicato alla azione delle associazioni (dalle osservazioni agli emendamenti alla proposta di P.R.I.P. ed al nuovo Regolamento di Pubblicità) elencando quante cose sono state poi definitivamente accolte (dagli impianti a messaggio variabile fino agli impianti di pubblica utilità ed alla introduzione dei due nuovi formati da mt. 1,20 x 1,80 e 3,20 x 2,40 (riservati agli impianti speciali per il servizio di Bike Sharing e per gli elementi di arredo urbano e servizi di pubblica utilità).

3 – Intervento di Filippo Guiardascione

La coordinatrice Anna Maria Bianchi ha lasciato quindi la parola all’Avv. Massimo Baroni a cui il programma assegnava il 4° intervento che avrebbe dovuto riguardare “l’azione dell’Avvocatura comunale contro i ricorsi a TAR e Consiglio di Stato”: Anna Maria Bianchi ha fatto sapere che l’ex avvocato dell’Avvocatura Comunale avrebbe fatto un intervento di più largo respiro che avrebbe riguardato “Il ruolo dell’Avvocatura Comunale negli anni di elaborazione ed attuazione del Regolamento Comunale AAPP“.

Al termine del suo intervento, che è stato un fiore all’occhiello del convegno, è stata proiettata una slide che dava il numero dei ricorsi amministrativi presentati dall’inizio della riforma al TAR ed al Consiglio di Stato da parte delle associazioni di categoria e delle ditte ad esse associate: ben 56 ricorsi in tutto, di cui 45 al TAR ed 11 al Consiglio di Stato.

Una slide successiva ha fatto sapere che i ricorsi sono stati tutti respinti, tranne quelli che hanno ottenuto lo spostamento al 20 maggio del 2015 della conversione degli impianti di mt. 4 x 3 in impianti di mt. 3 x 2 e l’annullamento di una parte dei criteri di redazione dei Piani di Localizzazione dei Mezzi e degli Impianti Pubblicitari (PiaLMIP) impropriamente dettati dalla Giunta Capitolina (secondo il TAR) e ribaditi tali e quali dal Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca nelle veci della Assemblea Capitolina.

4 – Intervento di Massimo Baroni

La coordinatrice Anna Maria Bianchi ha a questo punto fatto presente che era stato concesso di dare la parola per pochi minuti ad Athos De Luca che aveva chiesto di poter anticipare il suo intervento al dibattito perché per impegni personali sarebbe dovuto andar via subito dopo.

L’ex consigliere Athos De Luca ha chiuso il suo breve intervento con lo slogan che usava all’epoca e che si augura che si avveri con i Piani di Localizzazione, facendo entrare a regime impianti “piccoli, pochi e belli”.

La coordinatrice Anna Maria Bianchi ha quindi introdotto l’ultimo intervento del convegno che ha riguardato il procedimento di approvazione dei Piani di Localizzazione dei Mezzi e degli Impianti Pubblicitari (PiaLMIP) e che è stato trattato dall’architetto Rodolfo Bosi a cui ha dato la parola precisando che quest’ultimo intervento costituiva il cuore del convegno su cui poi si sarebbe aperto il dibattito, perché si tratta di un procedimento che ristagna ormai da un anno, anche se non soprattutto per causa delle problematiche che ne sono scaturite ed a cui occorre ormai trovare soluzione nell’ambito delle controdeduzioni da fare alle osservazioni critiche fin qui presentate.

L’architetto Rodolfo Bosi ha dapprima finito di “raccontare”, con l’aiuto sempre delle slide, la storia della riforma fino ad oggi, dai criteri di redazione dettati dalla Giunta Capitolina (30 dicembre 2014) alla consegna dei 15 Piani di Localizzazione (30 marzo 2015) con un dimensionamento complessivo ridotto di 75.000 mq. (rispetto ai 110.400 mq. del P.R.I.P.), dalle 6 conferenze dei Servizi con le tre Soprintendenze interessate concluse il 27 luglio 2015 dettando prescrizioni che hanno portato a ridurre ulteriormente il dimensionamento complessivo a 62.000 mq. circa fino alla adozione della proposta dei Piani di Localizzazione (13 ottobre 2015), dai 15 incontri pubblici fatti svolgere dal Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca fino alla proposta n. 27 della Giunta Capitolina (18 novembre 2016) di far prendere atto dalla Assemblea Capitolina del mancato rispetto dei 60 giorni entro cui approvare definitivamente i Piani di Localizzazione, della estrema lentezza che ci ha messo la Commissione Commercio per dare il suo parere favorevole (8 febbraio 2017) fino al convegno organizzato poco dopo da una associazione di categoria (21 febbraio 2015) per illustrare uno studio commissionato all’Università per rilevare ben 33 presunte “non coerenze” che hanno riguardato non soli i Piani di Localizzazione, ma anche il P.R.I.P., il nuovo Regolamento di Pubblicità e perfino i due cataloghi dei progetti-tipo degli impianti SPQR.

L’architetto Bosi ha messo in evidenza come l’Assessore Meloni in un comunicato pubblicato sul sito del Comune abbia preso in seria considerazione “le osservazioni contenute in uno studio universitario presentato durante un convegno a Roma”, fino al punto di far ritirare (18 maggio 2017) la proposta della Giunta n. 27/2016, per precisare poi in un 2° comunicato che gli “approfondimenti” tecnici sarebbero terminati i primi del corrente mese di giugno e che subito dopo sarebbe stata ricandelarizzata la proposta della Giunta.

5 – Intervento di Bosi. Parte prima

Dopo aver messo in risalto che alla fine di giugno i tempi non sono stati rispettati, l’architetto Rodolfo Bosi è passato a descrivere i contenuti essenziali di ogni Piani di Localizzazione, mettendone in evidenza gli aspetti critici legati alle ubicazioni dei futuri impianti previste per tipologie e “circuiti” in concorrenza fra di loro che nella loro promiscuità hanno lasciato insoddisfatti tutti gli “addetti ai lavori”.

Ha quindi passato in rassegna per esemplificazioni la maggiori critiche che sono state portate in occasione dei 15 incontri pubblici dalle associazioni di categoria e dalle ditte pubblicitarie ad esse associate (favoreggiamento eccessivo delle ubicazioni per il Bike Sharing, inattuabilità di molte ubicazioni, specie nelle strade secondarie) e che sono tutte rimaste a sé stanti senza nessuna risposta alternativa: per confronto ha elencato sempre per esemplificazioni le soluzioni concrete portate da VAS e Basta Cartelloni come “istanze” a tre precisi casi rilevati poi fra le “non coerenze” (ma senza nessuna risposta) nello studio dell’Università.

Ha quindi illustrato la proposta di VAS e Basta Cartelloni che dovrebbe assicurare la piena sostenibilità economica non solo al circuito del Bike Sharing ed al circuito degli impianti SPQR, ma anche al circuito degli impianti privati su suolo pubblico: ha chiuso il suo intervento precisando che la proposta non ha la pretesa di essere l’unica soluzione valida e che si apre al confronto di tutte le possibili alternative altrettanto valide.

L’architetto Rodolfo Bosi ha voluto finire di dare una informazione completa, facendo sapere le tappe che rimangono da percorrere dopo l’approvazione dei Piani di Localizzazione per arrivare alla fine ad indire bandi di gara per lotti territoriali di impianti e per circuiti, portando a conoscenza anche dei criteri dettati dalla Giunta Capitolina il 23 ottobre 2015 per avere diritto a partecipare ai procedimento di evidenza pubblica con cui assegnare la gestione decennale dei 2.471 impianti S.P.Q.R..

5 – Intervento di Rodolfo Bosi.Parte seconda

La coordinatrice Anna Maria Bianchi ha dato inizio al dibattito invitando a parlare per primo il Presidente della Commissione Commercio Andrea Coia, che dopo aver dato atto di quanto il convegno sia sceso nel dettaglio ha fatto presente di essere lì per rispondere alla domanda che ha dato il titolo al convegno.

Ha tenuto a precisare che il ritardo del licenziamento del “parere” favorevole della Commissione da lui presieduta è stato provocato da molti temi all’ordine del giorno dei lavori a cui ha dovuto dare la precedenza.

Ha quindi concluso affermando che le verifiche puntuali richiedono tempo, ma che “intendiamo portare avanti la riforma” senza insabbiarla ulteriormente.

E’ intervenuto a seguire il Presidente del Comitato per il Decoro del II Municipio Pier Michele Strappini .

Ha fatto presente che adesso è importante l’urgenza: ha lamentato l’istallazione secondo lui di nuovi impianti abusivi nel II Municipio, per cui l’urgenza è di chiudere prima che si verifichi una nuova “cartellopoli”.

È stata data quindi la parola a Massimiliano Tonelli, responsabile del blog “Cartellopoli” e del blog “Roma fa schifo”.

Senza mezzi termini ha definito “disgustoso” l’intervento del Presidente della Commissione Commercio Andrea Coia, specie se lo si vede sotto l’aspetto della notizia non riservata che ha voluto dare: la Commissione Europea si sta interessando del “caso Roma”, dal momento che è l’unica città capitale d’Europa che non si è ancora dotata di un servizio di Bike Sharing e sta cercando di individuare le cause che l’hanno impedito.

A questo punto l’architetto Rodolfo Bosi si è sentito in dovere di fare due precisazioni.

Da un lato ha tenuto a far presente che in occasione del convegno tenuto il 21 febbraio 2017 l’associazione di categoria che l’ha organizzato ha messo in risalto che le “non coerenze” rilevate dallo studio universitario non intendono minimamente ritardare il procedimento di approvazione dei Piani di Localizzazione.

Dall’altro lato ha fatto sapere che l’Assessore Adriano Meloni ha telefonato personalmente a Filippo Guardascione per fargli sapere tra l’altro la sua ferma intenzione di indire i bandi di gara entro la fine di quest’anno.

È intervenuto per ultimo Stefano Zuppello, segretario del consigliere comunale Stefano Fassina, di cui ha portato il saluto al convegno: ha fatto presente di essere stato Assessore al Commercio del XIII Municipio ed ha voluto porre l’accento su due cose.

La 1° cosa riguarda l’interrogazione urgente che il cons. Fassina ha fatto a Sindaca e Assessore al Commercio per stigmatizzare la disparità di trattamento messa in atto con l’approfondimento tecnico provocato solo da una associazione di categoria e dalle ditte ad essa associate e per chiedere se sia invece il caso di aprire un tavolo di confronto fra tutti i soggetti interessati.

La seconda cosa che ha tenuto a mettere in evidenza è che si deve far presto e bene.

 

Qui il servizio realizzato dall’agenzia TA News (per un errore del giornalista, la qualifica di Filippo Guardascione è sbagliata)

 

Qui quello realizzato da ViaVai

http://www.diarioromano.it/cartelloni-la-riforma-per-ora-non-riparte-ma-almeno-se-ne-parla/

 

 

 

 

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