Trump ha illegittimamente tolto i fondi alla ricerca energetica innovativa

 

Secondo il Government Accountability Office (Gao), il Dipartimento dell’energia (Doe) Usa ha incaricato i suoi funzionari di far sparire 91 milioni di dollari da un programma energetico che l’amministrazione Trump  aveva nel suo mirino rottamatore.

Il Gao, l’organismo che controlla i conti federali, ha detto che  «si tratta di una  chiara e deliberata violazione di una legge che richiede il rilascio di fondi già stanziati».

Questi fondi dell’anno fiscale 2017 sarebbero stati non erogati illegalmente all’Advanced research projects agency for energy (Arpa–E), un programma istituito nel 2009 dall’amministrazione di Barack Obama che fornisce fondi alle tecnologie energetiche in fase iniziale e creato per garantire che gli Usa mantenessero un vantaggio competitivo nello sviluppo di tecnologie energetiche emergenti.

Eddie Bernice Johnson, capogruppo democratico nella Commissione scienza, spazio e tecnologia ha detto: «Spero che l’Amministrazione ora capisca che le agenzie federali devono fornire stanziamenti legittimamente diretti ai programmi a cui sono dedicati, Non può si può tentare di chiudere un’agenzia o farla morire di fame per un programma che non si gradisce trattenendo fondi. E’ illegale e noi al Congresso non lo permetteremo.»

Nelle sue indagini, il Gao ha rilevato che il Doe ha violato l’Impoundment Control Act, che prevede che le agenzie stanzino il denaro previsto, a meno che non ci sia stata una dichiarazione da parte del presidente Usa che dica diversamente. 

Il Congresso aveva stanziato i fondi per il programma Arpa-E per il 2017 e Trump non aveva incaricato il Doe di non stanziare i fondi.

In una lettera  inviata alle commissioni del Senato e della  Camera Usa che hanno giurisdizione sul Doe, il consigliere generale del Gao, Thomas Armstrong, scrive che «le violazioni dell’Impoundment Control Act dipendono dal fatto che l’agenzia intendesse chiaramente non rispettare l’obbligazione della budget authority.

L’Arpa-E ha dichiarato di aver deliberatamente trattenuto l’obbligazione di 91 milioni di dollari nell’anno fiscale 2017, secondo le istruzioni del Dipartimento dell’energia».

Eppure, l’Arpa-E era nata come un’iniziativa bipartisan, istituita sul modello del Department of advanced research agency del Dipartimento della difesa Usa, de che è stata progettata per capire come poter sviluppare tecnologie made in Usa che forniscano vantaggi economici, per la sicurezza e ambientali. 

L’agenzia si concentra su progetti «ad alto impatto, ad alto rischio e alta remunerazione», in aree in cui è poco probabile che investano i privati. Nel suo bilancio ufficiale per l’anno fiscale 2018, l’amministrazione Trump ha proposto l’abolizione di Arpa-E e la Camera dei Rappresentanti ha seguito le sue indicazioni chiedendo anche  l’eliminazione del programma dalle spese per l’anno fiscale 2018.

Secondo Brad Townsend, direttore associato per l’innovazione energetica del  Bipartisan Policy Center’s Energy Project, «eliminare l’Arpa-E avrebbe conseguenze dannose a lungo termine. 

Anche se i livelli di finanziamento venissero  mantenuti, le domande che ci si porrebbero sul futuro dell’agenzia ne mineranno il successo. 

Per garantire questa certezza, i policymakers non dovrebbero solo autorizzare di nuovo a lungo termine l’Arpa-E, ma dare un finanziamento appropriato  più adeguato  al suo potenziale impatto».

ThinkProgress spiega che alla fine di aprile, Johnson aveva  scritto una lettera al segretario del Doe  Rick Perry chiedendogli il motivo per cui il Doe avesse avviato un ordinanza di “no contract action”  che prevedeva che non venissero erogati i fondi per sovvenzioni già approvate. 

Dopo, Johnson in seguito  chiese al Gao di indagare se l’amministrazione Trump stesse trattenendo i finanziamenti Arpa-E. In seguito vennero erogati i fondi fiscali 2016 per Arpa-E furono successivamente rilasciati.Lo staff del comitato di Johnson ha successivamente stabilito che il Doe avrebbe probabilmente trattenuto i fondi fiscali 2017 stanziati  dal Congresso per l’Arpa-E nel Consolidated Appropriations Act del 2017 . 

In una richiesta separata, Johnson ha chiesto al Gao di indagare su questa possibile trattenimento di fondi».

E’ così che il Gao ha scoperto che il Doe aveva reso indisponibili 91 milioni di dollari di finanziamenti per Aarpa-E. 

Il 28 novembre il Gao ha appreso che il consulente legale generale del Doe «ha immediatamente informato le parti interessate dei requisiti legali dell’Impoundment Control Act» e «Il dipartimento ha quindi preso provvedimenti per garantire che tutti i fondi venissero assegnati all’Arpa-E».

Ma il Gao fa notare che fino a che non è intervenuto l’Office of general counsel del Doe, il Dipartimento dell’energia non ha rispettato l’obbligo previsto dalla budget authority riguardo alla proposta di eliminazione dell’Arpa-E  avanzata da Trump nella cosiddetta” proposta di cancellazione” contenuta nella proposta di bilancio del Presidente.

Johnson  conclude: «Voglio ringraziare il Gao per aver intrapreso questa indagine. 

Sono lieto che, come risultato, questi 91 milioni di dollari saranno stanziati per promuovere il ruolo di fondamentale importanza che Arpa-E svolge a sostegno dell’ecosistema dell’innovazione della nostra nazione».

Un ruolo che non sembra interessare a Trump e alla sua banda di negazionisti climatici che, in nome della competitività “fossile”, stanno facendo retrocedere gli Usa in coda ai Paesi a più alta innovazione

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 14 dicembre 2017 sul sito online “greenreport.it”)

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