L’Arabia Saudita vuole isolare il Qatar con un canale marittimo

 

Secondo il giornale saudita Sabq, l’unione saudita degli investitori, composta da nove aziende, starebbe progettando di finanziare l’escavazione di un canale marittimo alla frontiera del Qatar, trasformando l’emirato in un isola e staccandolo dalla Penisola Arabica.

La notizia è stata  rilanciata da Ria Novosti/Sputnik e Pars Today e, secondo l’agenzia russa, «gli investitori aspettano il via libera da parte delle autorità saudite per dar inizio al progetto» che è stato reso noto proprio nel bel mezzo delle gravi tensioni tra l’Arabia Saudita e Qatar che condivide la sua unica frontiera terrestre proprio con il Regno saudita.

Nel giugno del 2017 l’Arabia Saudita ruppe, insieme a Emirati arabi uniti, Egitto e Bahrein, le relazioni diplomatiche con il Qatar e impose un blocco economico all’emirato colpevole di avere buoni rapporti con l’Iran e di condividere con Teheran enormi giacimenti offshore di petrolio e gas.

Inoltre i sauditi e i loro alleati accusano Manama di destabilizzare la sicurezza della regione di appoggiare il terrorismo. 

I tentativi di mediazione del Kuwait non hanno avuto successo.

I lavori per la realizzazione del canale – dei quali nessuno conosce l’impatto ambientale – dovrebbero essere completati in soli 12 mesi dall’approvazione ufficiale del progetto e l’opera dovrebbe essere lunga 60 Km, dalla città di Salwa fino all’area di Jur al Adid.

Il canale sarà largo 200 metri e profondo tra i 15 e i 20, quindi navigabile anche da parte di petroliere e navi da crociera, e verrà realizzato a un Km dalla frontiera con il Qatar, la zona adiacente all’emirato verrà utilizzata per la vigilanza e la protezione della frontiera nazionale saudita da possibili attacchi da parte del Qatar, geograficamente, demograficamente e militarmente un nano rispetto all’Arabia Saudita.

Si tratta di un progetto ambizioso che costerà circa 2, 8 miliardi di riyal (circa 747 milioni di dollari), ma che non ha solo intenti punitivi e geopolitici: Pars Today scrive che «secondo il progetto, sulle nuove rive del regno nasceranno località con spiagge private e cinque  principali alberghi.

Inoltre, nella zona del canale è prevista la costruzione di nuovi porti, l’apertura di due compagnie di crociera per la realizzazione di viaggi in altri Paesi del golfo Persico e un’area commerciale».

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 9 aprile 2018 sul sito online “greenreport.it”)

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