Roma, il “mistero” del condominio e della strada carrabile ai confini della Riserva Naturale Valle dell’Aniene

 

Il 12 marzo l’associazione “Insieme per l’Aniene” – che gestisce  i servizi nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene per conto di Roma Natura collaborando alla vigilanza ambientale  – aveva denunciato sulla sua pagina Facebook «uno “scempio edilizio in zona “Città Giardino” nel III Municipio di Roma, a ridosso della Riserva naturale Valle dell’Aniene».  

L’attivissima associazione (ri)segnalava che «all’inizio del 2017 nel tratto verde che va dal fondo di via Favignana a Piazza Monte Gemma, dove passa la dorsale della sentieristica ciclo-pedonale della Riserva Naturale Valle dell’Aniene tra Via Tiburtina e Via Nomentana, inserita nel Grande Raccordo Anulare Biciclette», era apparso un cartello per i lavori di ristrutturazione edilizia- facciate, rilasciato da Roma Capitale in data 19 dicembre 2016.

«La facciata – dicono quelli di “Insieme per l’Aniene”  – è la parete di sostegno, versante fiume, della Palazzina “C” del Condominio di via Cimone 93, un muro compatto con elementi di tufo».

Per l’esecuzione dei lavori, legittimi per una manutenzione eccezionale, sono stati tolti gli interdittori all’accesso delle auto, esistenti dalla fine del secolo scorso con la perimetrazione della Riserva Naturale gestita dall’Ente Parco Roma Natura e la realizzazione della sentieristica ciclo-pedonale.

Questa intricata vicenda nasce nel settembre del 2017, quando  alcuni abitanti di Monte Sacro si accorgono che su “Immobiliare.it”  viene pubblicizzata la vendita di appartamenti da un fantomatico Condominio via Monte Gemma S.N.C.  che risulta dotato di  accesso carrabile: “Nel cuore della Città Storica di Montesacro nella zona più ricercata della Città Giardino, sulla sponda del fiume Aniene con vista libera sul fiume e sul parco, immerso nel verde, vendiamo appartamenti nuovi, derivati da ristrutturazione radicale dell’intero condominio, ogni alloggio ha un balcone/terrazzo, un posto auto e una cantina, classe energetica A1, possibilità di personalizzare le finiture (signorili).

Facciata in pietra e ventilata e domotica in ogni ambiente”.

Un annuncio che viene poi rimosso.

Secondo i cittadini e “Insieme per l’Aniene” nello stradario di Roma  via Monte Gemma è definita “da   Piazza Monte Gemma alla campagna” a ridosso di un accesso alla Riserva naturale Valle dell’Aniene, dove ci sono altri interdittori al transito di autoveicoli.

Con 2 comunicazioni scritte, i Comitati di Quartiere e  “Insieme per l’Aniene” informano di queste “stranezze” il Comune di Roma, il Municipio III e l’Ente Parco Roma Natura e dicono che «l’Ente Parco precisa che non è stato richiesto alcun parere.

In base alla cartografia della Riserva posta su internet dall’Ente Parco (LR 29/97) l’intera area in questione si trova a ridosso del perimetro dell’area protetta.

Stupisce, comunque, come a Città Giardino, “città storica”, a prescindere dai vincoli della Riserva, sia stata concessa la realizzazione di nuovi appartamenti, di un nuovo condominio e di un nuovo accesso carrabile quando tutti gli abitanti conoscono le difficoltà nell’ottenere autorizzazioni all’installazione di piccole coperture o tende nelle loro proprietà».

Il 28 marzo scorso la situazione viene esposta – come dimostra un documentatissimo dossier – all’Assemblea della Commissione Trasparenza Capitolina e Comitati e associazioni chiedono chiarimenti al Comune di Roma.

Ma i lavori iniziano e sembrano procedere molto celermente e per “Insieme per l’Aniene” «l’impatto sull’area è devastante, e il futuro è peggio» e i cittadini I Cittadini del Municipio III – Città Giardino Montesacro denunciano  in una segnalazione inviata il 25 aprile che «un sentiero sempre stato ciclopedonale viene trasformato in una strada – non prevista dal Piano regolatore –  a servizio di un privato.

Inoltre quel sentiero è adiacente al percorso del GRAB, e nei mesi invernali quando il fiume straripa rappresenta l’unica via alternativa».

«In base al Piano Regolatore del Comune di Roma il sentiero che collega Via Favignana (strada senza uscita) a Via Monte Gemma (strada privata senza uscita), a ridosso della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, NON è carrabile, confina con la Riserva Naturale Valle dell’Aniene ed è inserito nel piano GRAB.

Nel progetto dei lavori è prevista la trasformazione del sentiero in strada carrabile con accesso da via Favignana, ad uso dei futuri condomini dei nuovi appartamenti e un’area di parcheggio per le loro autovetture antistante l’ingresso agli appartamenti stessi; a tal scopo negli ultimi mesi il sentiero è stato massicciamente disboscato e allargato, e sono stati depositati ingenti quantitativi di materiale inerte (brecciolino grosso) per rendere carrabile il passaggio, e rendendo impossibile il transito alle biciclette.

Inoltre un tratto di sentiero in prossimità di via Favignana è stato cementato» e fanno notare che «le modifiche della parete dell’edificio e dell’area antistante, stanno incidendo pesantemente sulla salute della Riserva Naturale.

Infatti il disboscamento della vegetazione lungo il sentiero ha trasformato radicalmente il micro-habitat confinante con la riserva, distruggendo l’area di nidificazione degli istrici lungo il versante fiume del sentiero».

Per realizzare parcheggio e transito carrabile agli appartamenti negli ultimi mesi il sentiero è stato massicciamente disboscato e allargato, e sono stati depositati ingenti quantitativi di materiale inerte (brecciolino grosso) per rendere carrabile il passaggio, rendendo impossibile il transito alle biciclette.

Inoltre le modifiche della parete dell’edificio e dell’area antistante stanno incidendo pesantemente sulla salute della Riserva Naturale: «Il disboscamento della vegetazione lungo il sentiero ha trasformato radicalmente il micro-habitat confinante con la riserva distruggendo l’areale delle tane degli istrici, ritornati da qualche anno lungo il versante fiume del sentiero».

Inoltre, «la palazzina C del condominio via Cimone 93, con accesso da via Cimone, è costituita da 5 piani.

La parte dell’edificio coinvolta nel progetto dei lavori corrisponde ai piani -1, -2, -3…., al di sotto dei garage e delle cantine dell’edificio stesso.

Trasformando radicalmente la parete versante fiume, disboscando la vegetazione presente, e aprendo un nuovo accesso su questo versante, l’edificio diventerà un palazzo di almeno 10 piani, un orrore urbanistico nel contesto paesaggistico della riserva Naturale Valle dell’Aniene», scrivono i cittadini nel loro dossier/segnalazione.

A maggio,  “Insieme per l’Aniene” ha inviato una istanza di riesame in autotutela all’ufficio edilizia che ha rilasciato il permesso di costruire, «in particolare: per quanto attiene alla realizzazione di un nuovo tratto di strada carrabile, intervento che risulterebbe essere realizzato a scomputo dall’operatore privato, nonostante si tratti di strada il cui tracciato non risulta previsto nel vigente piano regolatore generale; per quanto riguarda il soggetto titolare al permesso a costruire che nella cartellonistica di cantiere è prima indicato come Condominio Parziale via Monte Gemma SNC (come previsto dal documento rilasciato da codesto Dipartimento) ed ora è indicato in Condominio Parziale via Cimone 93 scala C». 

Infatti, l’ultima novità che ci viene segnalata da alcuni cittadini è che, successivamente alla audizione presso la Commissione Trasparenza di Roma Capitale, la cartellonistica del cantiere è stata sostituita: sono cambiati anche ditta appaltatrice e direzione lavori e cantiere e che responsabile della sicurezza, calcolatore statico, collaudatore in corso d’opera sono spariti.

I cittadini di Città Giardino, i tanti che frequentano la Riserva dell’Aniene, i ciclisti le Associazioni ed i Comitati di Quartiere impegnati nella tutela del territorio si chiedono se tutto questo sia regolare  e se sia un giusto prezzo da pagare, per la cittadinanza, il territorio e l’ambiente, per quella che definiscono «una ennesima speculazione immobiliare».

I cittadini chiedono tempestivi sopralluoghi e provvedimenti che non si sono ancora visti.

Forse sarebbe bene che il Comune di Roma e le altre istituzioni interessate si dessero da fare per dare le risposte a queste preoccupanti domande e per risolvere il “mistero” della strada e del condominio al confine di una Riserva naturale.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo l’11 giugno 2018 sul sito online “greenreport.it”)

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