La Next vince anche al Consiglio di Stato

 

La S.r.l. Next che si era aggiudicata il cosiddetto “bando dei gonfaloni” per poi vedersi rigettare la richiesta di rilascio delle autorizzazioni, aveva vinto il ricorso al TAR con cui aveva impugnato il diniego comunicato il 5 dicembre 2017 dal Dott. Luigi D’Aprano: con Sentenza n. 4796 del 6 marzo 2018 la Sezione Seconda Bis ha accolto il ricorso, condannando il Comune di Nettuno alla rifusione delle spese di lite, liquidate in 1.500,00 €.

Oltre alla rifusione delle spese di lite, il Comune di Nettuno ha dovuto pagare la parcella dell’Avv. Antonio Caputo con studio in Roma, quantificata in  € 10.040,21 € comprensivo di IVA, CPA e spese generali. 

Con nota invita via e-mail il 31.05.2018 il Dirigente dell’Area Economico Finanziaria Dott. Luigi D’Aprano ha espresso  l’opportunità e la necessità di proporre appello al Consiglio di Stato avverso la Sentenza n. 4796/18 del TAR Lazio.

Con Deliberazione n. 8 del 4 giugno 2018 il Commissario Straordinario Bruno Strati con i poteri della Giunta Comunale ha dato incarico di ricorrere al Consiglio di Stato nuovamente all’Avv. Antonio Caputo con la stessa parcella di € 10.040,21 €.

Con Ordinanza n. 4196 del 6 settembre 2018 la Sezione Quinta del Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare del Comune di Nettuno, condannandolo alla  rifusione delle spese di lite, liquidate in 1.500,00 €.  

Il danno erariale provocato dal Comune di Nettuno ammonta così complessivamente a 23.080,42 €, che qualcuno prima o poi denuncerà alla Corte dei Conti. 

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