Archivi Giornalieri: 18 Ottobre 2018
BRUXELLES – Qualsiasi rallentamento nell’iter legislativo della riforma del sistema europeo di valutazione del rischio nella filiera alimentare sarebbe “spiacevole”. Così un portavoce dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) commenta la notizia del rinvio alla prossima legislatura della decisione finale dell’Europarlamento sulla riforma della cosiddetta general food law proposta dalla Commissione, in cui è inclusa l’iniziativa sulla trasparenza del processo di autorizzazione dei pesticidi. La relatrice del provvedimento per l’Europarlamento, Renate Sommer (Ppe, Germania), ha infatti proposto – ottenendo l’accordo di tutti i gruppi politici tranne l’Efdd – che sia la nuova Eurocamera a finalizzare l’iter della riforma. Una mossa che di fatto rappresenta un rinvio sine die del provvedimento. “L’Efsa – prosegue il portavoce – ha perseguito da molti anni un approccio open sui dati e la riforma è un’opportunità per aumentare i nostri sforzi verso l’apertura dei dati. Sarebbe anche un segnale molto positivo per i cittadini se la risposta delle istituzioni all’iniziativa dei cittadini europei potesse essere promulgata prima delle elezioni del prossimo anno per il Parlamento europeo. Speriamo ancora che il Parlamento e il Consiglio trovino un modo per riavviare le discussioni su questo importante dossier“. (ANSA del 17 ottobre 2018, ore 15:58)
ROMA – Slitta di qualche giorno il responso finale del Ministero dell’Ambiente sul dossier Tap, che era atteso per mercoledì. Fonti del Ministero spiegano che i tecnici non riusciranno a dare entro oggi [17 ottobre 2018, ndr. ]il parere definitivo sulla correttezza dell’iter amministrativo del progetto, e che saranno necessari alcuni giorni. Gli uffici stanno ricontrollando tutto l’iter autorizzativo dei lavori, alla luce anche della nuova documentazione portata lunedì sera dal sindaco di Melendugno. Il primo cittadino del comune in provincia di Lecce, dove dovrebbe arrivare la tubazione sottomarina, aveva portato nuovo materiale su presunte irregolarità della Tap nel corso di un incontro lunedì sera a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte e i ministri del Mezzogiorno, Barbara Lezzi (M5S), e dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S). Oggi il ministro Costa, a margine di un evento a Roma, aveva detto che i suoi uffici stavano lavorando intensamente e che sperava di poter dare la risposta finale entro oggi. Il Ministero dell’Ambiente deve accertare in particolare se, al momento dell’autorizzazione ai lavori della Tap, era stata presa in adeguata considerazione la tutela della posidonia, alga protetta da normative europee. Il dossier Tap era già stato controllato dal Ministero la scorsa estate e non erano emerse irregolarità. Il Ministero dell’Ambiente ha convocato per giovedì mattina a Roma un incontro tecnico al quale parteciperanno il sindaco di Melendugno, Marco Potì, e due tecnici della commissione comunale progetto Tap. Oggetto dell’incontro sarà la valutazione della documentazione prodotta dal Comune salentino che ha anche presentato un dossier in cui vendono indicate le criticità sul progetto Tap rilevate dal Comune e che il Ministero dell’Ambiente ad oggi non aveva ancora visionato. (ANSA del 17 ottobre 2018, ore 16:08)
Cinquanta anni fa, per iniziativa del geniale economista e imprenditore italiano Aurelio Peccei e del direttore scientifico dell’Ocse Alexander King, nasceva il Club di Roma, primo think tank mondiale sullo sviluppo sostenibile. Poco dopo veniva pubblicato il celeberrimo Limits to Growth: 9 milioni di copie vendute, traduzioni in 36 lingue, il primo dei 40 rapporti che hanno scandito l’avverarsi di quella che sembrava una fosca profezia che è diventata il mondo del global warming e dei cambiamenti climatici. «In questo mezzo secolo – dicono oggi al Club di Roma – nonostante gli allarmi di esperti e studiosi si siano moltiplicati, il paradigma dello sviluppo economico basato sulla crescita infinita è ancora caro a politici ed economisti. Il risultato è che i quasi 8 miliardi di esseri umani oggi viventi hanno bisogno delle risorse prodotte da due pianeti Terra. La politica mordi e fuggi, che prende le sue decisioni solo rispetto al termine dei pochi anni che intercorrono tra una tornata elettorale e l’altra, e una filosofia economica nata nel ‘700, in un pianeta poco densamente popolato e sfruttato, stanno facendo prevalere interessi di parte su quelli comuni, nonostante esistano già oggi valide alternative nella finanza, nell’economia, nella produzione, nell’energia. Se non si cambia rotta, ora, il futuro può solo peggiorare in termini di guerre, povertà e perdita di interi habitat e specie». E a fornire un altro chiaro segnale che stiamo andando nella direzione sbagliata lo dà “Come On!”, l’ultimo rapporto del Club di Roma, nel quale si avverte che «gli umani e gli animali da allevamento costituiscono il 97% del peso di tutti i vertebrati viventi sulla Terra, buona parte del restante 3% (tutti i mammiferi, pesci, anfibi e rettili) oggi come oggi non ha molte probabilità di scampare all’estinzione». Sul pianeta Terra negli ultimi 50 anni le cose sono […]
Corruzione e malaffare finanche a due passi da noi nel nostro comune, guardatevi Milena Gabanelli su CorrieteTV, odio sociale (non solo di chi non ha i soldi verso quelli che ce li hanno, ma anche il contrario come è sempre accaduto), menzogne pilotate ad arte da media al soldo di élites di potere, diciamo tutta l’informazione mainstream, eppoi ancora razzismo, omofobia, xenofobia e proclami che fanno accapponare la pelle, o sentenze persecutorie come quella sul sindaco di Riace : “Lucano è libero ma non può più abitare a Riace. Revocati i domiciliari, ma il giudice stabilisce il divieto di dimora”, ovvero una espulsione intollerabile vera e propria, dalla propria città, a un uomo che ha fatto dell’accoglienza e dell’umanità la sua bandiera di lotta per la civiltà. Tutto questo sta accadendo in un paese allo sbando: il nostro, nell’indifferenza di buona parte della popolazione. L’Italia di oggi è una terra già avvezza al fascismo, una terra dove questo virus malefico non è stato mai debellato come ripeto da anni. Ma in questo paese, anche se non lo dice nessuno, si sta consumando anche una violenta lotta di classe, una lotta di classe non come se la immaginavano i comunisti storici tra un proletariato con una propria coscienza di classe e una borghesia ma, tra una plebe inferocita ed impoverita manipolata ad arte, nella quale è sprofondato anche il ceto medio e un ceto strano, ambiguo, non una vera borghesia, ma un’altra forma di plebe, feroce altrettanto, fatta da parvenù, arricchiti in maniera disonesta, fregando il prossimo. In questo ceto ci si può trovare di tutto: commercianti e ristoratori che non rilasciano scontrini fiscali, imprenditori e uomini d’affari che evadono il fisco, e a differenza della vecchia borghesia, tutti senza cultura, tutti che invocano un liberismo senza vincoli per continuare a prosperare in questo modo ai danni di […]
Roberto Bulgarini, capogruppo di maggioranza e consigliere del Partito Socialista Italiano al Comune di Manciano (GR) annuncia – con spreco di maiuscole e di puntini – sulla sua pagina Facebook: «PRESENTATA LA MOZIONE PER LA “DELUPIZZAZIONE” DEL COMUNE DI MANCIANO… un ringraziamento particolare ai compagni ed al Glorioso Partito Socialista Mancianese da oltre 125 anni fedele al popolo mancianese… dalla parte del Lavoro a difesa delle nostre tradizioni dei nostri Allevatori ed Agricoltori… la speranza é che questa Mozione passi in CONSIGLIO COMUNALE per dare poi il via ad un Azione Politica di Alto Livello… invitiamo tutti gli allevatori del Territorio di Manciano e della Maremma a partecipare in massa ad un Consiglio Comunale vero e pieno di contenuti… finalmente un atto di VOLONTÀ importante… non sappiamo dove potremmo arrivare ma di sicuro daremo battaglia…» Roberto Bulgarini La mozione sembra condivisa anche dalla minoranza di centro-sinistra, visto che un altro consigliere del PD, Giulio Detti, risponde al post di Bulgarini: «L’argomento è molto importante e serio. Spero che come capogruppo di maggioranza, tu la porti a breve in discussione in consiglio, magari come unico punto all’ordine del giorno, in modo da poterci confrontare sul tema. Suggerirei di fare questo consiglio in una sede più accessibile, magari al cinema. Al gruppo di minoranza farebbe molto piacere ci fosse partecipazione». Giulio Detti La vicenda in sé potrebbe essere comica, e qualche commento al post si chiede se «Siamo su Lercio» e – è il caso di dirlo – fioccano vignette di lupi paracadutati e paracadutisti, mentre qualcuno giura di averli visti paracadutare e assicura che il ripopolamento di lupi è in corso da 20 anni… C’è poi il fatto che un esponente di un partito che lotta per non estinguersi chieda di “delupizzare” un Comune da un animale che si è […]
Il Movimento No Tap, che non è un mistero che in Puglia alle ultime elezioni nazionali ha votato e fatto votare in massa per il Movimento 5 Stelle, oggi esprime in una nota «il suo profondo dissenso e sconcerto per quanto dichiarato dagli esponenti del Movimento 5 Stelle e dal Governo e per quanto riferito dal sindaco di Melendugno Marco Potí a seguito dell’incontro svoltosi a Palazzo Chigi» Il Movimento che si batte conto la Trans Adriatic Pipeline, la parte finale di un megagasdotto di 4.000 Km che dall’Azerbaijan approderà in Italia per trasportare il gas in Europa e completare il cosiddetto Corridoio Sud del gas, non nasconde la sua delusione e denuncia «all’opinione pubblica e alle istituzioni tutte, italiane e europee che in Italia è in atto un inaccettabile sospensione dello stato di diritto. Dopo la consegna agli organi di Governo di tutta la documentazione raccolta negli ultimi mesi contestualmente alla presentazione dei dossier che provano inconfutabilmente l’illegittimità politica e giuridica del progetto TAP, apprendiamo che l’esecutivo in carica continua a dichiarare pubblicamente l’esistenza di costi e penali per bloccare la realizzazione del gasdotto». I NO Tap denunciano ancora una volta che «alla richiesta formale di accesso agli atti presentata da cittadini e associazioni, tutti i ministeri hanno dichiarato di non possedere alcun dato. Le prove sono nelle nostre mani e nelle redazioni di tutti i giornali del Paese. A questo punto dovrebbe essere la magistratura a mettere una pietra tombale su questo progetto, quale organo preposto al rispetto della legge, dato che il potere esecutivo non è disposto ad assumersi la sua responsabilità politica». La rottura con il M5S nel quale i No Tap ponevano grandi speranze, sicuri che un governo e ministri pentastellati avrebbero messo una pietra tombale sul gasdotto, non potrebbe essere più eclatante e gli attivisti avvertono […]