Dopo che il ministero dello sviluppo economico ha preannunciato l’imminente discussione nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali, Lavori Pubblici, Comunicazioni, di un emendamento “blocca trivelle” al Decreto Semplificazione, il Coordinameto nazionale NO-Triv fa notare che «dell’emendamento non è stato reso disponibile il testo (definito “blindatissimo” da fonti giornalistiche); sicché sarà possibile esprimere una valutazione compiuta solo quando lo stesso sarà di pubblico dominio nella sua formulazione ultima». Ma gli anti-trivelle aggiungono che «stando alla lettera del comunicato diramato dal Mise, un emendamento così congegnato potrebbe correre il rischio di avere vita corta. Preliminarmente, facciamo presente che le attività upstream non rivestono più carattere strategico, di urgenza e indifferibilità, da tre anni a questa parte; esattamente da quando, nel Dicembre 2015, il Parlamento inserì una norma ad hoc nella Legge di Stabilità 2016, recependo il contenuto di uno dei sei quesiti No Triv depositati in Cassazione. L’aspetto concernente la pubblica utilità non fu preso in considerazione, allora, perché a rischio di censura da parte della Corte Costituzionale». ll Coordinamento ricorda che il Piano per la transizione energetica Sostenibile delle aree idonee (Ptesai) «si rifà concettualmente a quel Piano delle Aree abrogato dalla Legge di Stabilità 2016 per eludere uno dei sei quesiti referendari No Triv, in seguito rilanciato, sempre da No Triv, a più riprese e, in ultimo, insieme al “Pacchetto Volontà” e ad una nota indirizzata nei giorni scorsi al Ministro dell’Ambiente. Il Piano è stato anche oggetto di ben quattro disegni di legge presentati nel corso della precedente legislatura. Se ben articolato nel metodo e nei contenuti, si tratta di uno strumento utile e necessario nell’ottica della regolamentazione di un settore ad elevata impronta ecologica». Ma il sottosegretario Davide Crippa (M5S), ha evidenziato che «l’emendamento prevede ….. che, fino all’approvazione del Ptsai, con un termine massimo di tre anni, saranno sospesi […]