Decreto crescita, via libera della Camera. Ora il testo passa al Senato. Ecco tutte le novità

 

Dopo aver votato la fiducia sul decreto crescita con 288 sì, l’aula di Montecitorio l’ha approvato con 270 voti favorevoli, 33 contrari e 49 astenuti.

Il provvedimento passa ora all’esame del Senato per l’ok definitivo, che dovrebbe arrivare entro il 29 giugno. 

A sommare gli interi gruppi che si sono dichiarati contrari al decreto (111 Pd, 104 Fi, 33 Fdi, 14 Leu e 24 gruppo Misto) i no sulla carta sarebbero dovuti essere ben 286.

Insomma, il provvedimento passa anche grazie alle assenze delle opposizioni. 

Tra i punti principali lo scivolo di 5 anni per gli aspiranti pensionati; il salvataggio di Roma, grazie a un intervento dello Stato per 1,4 miliardi di euro; la riapertura dei termini per aderire alla rottamazione delle cartelle inviate dal fisco e del saldo e stralcio, con nuova scadenza fissata al 31 luglio 2019; l’estensione dell’accesso al fondo per il credito anche alle imprese in concordato preventivo, come Mercatone uno.

Raggiunto un compromesso invece sul no all’immunità penale e amministrativa del commissario straordinario, dell’affittuario o acquirente dell’Ilva di Taranto, nonostante dopo il  braccio di ferro tra Arcelor Mittal e ministero dello Sviluppo economico dei giorni scorsi.

Riapertura della rottamazione

Fino al 31 luglio si potrà aderire, pagando in un’unica soluzione al 30 novembre, o in 17 rate, la prima sempre il 30 novembre. Riaperto anche il saldo e stralcio.

Taglio Inail

Il taglio da 600 milioni delle tariffe Inail diventa strutturale ma solo dal 2023, con un ‘buco’ nel 2022.

L’Imu sui capannoni diventerà deducibile per intero dal 2023 e l’Ires sarà ridotta al 20%.

Gli ecoincentivi

Si allarga a tutte le moto, i motorini, le microcar e i ‘tricicli’ l’ecoincentivo per acquisti di elettrici o ibridi.

Possibile rottamare anche i mezzi di “familiari conviventi” e i vecchi motorini ritargati.

Moratoria sugli scontrini

I versamenti legati agli Isa slittano al 30 settembre.

Moratoria di sei mesi delle sanzioni sugli scontrini elettronici. 

Stretta sulla tassa di soggiorno

I Comuni verificano le presenze per la tassa di soggiorno attraverso i dati forniti per la pubblica sicurezza.

Stretta sugli affitti brevi, con i soggetti residenti in Italia e parte del gruppo responsabili della cedolare secca.

Arriva anche il codice unico per tutte le strutture.

Per chi non lo pubblica multe da 500 a 5000 euro.

Rimborsi delle banche 

Corsia preferenziale per i rimborsi sotto i 50mila euro.

Allentati i paletti di reddito, si amplia così la platea dei rimborsati.

Sconto fiscale per chi investe in fondi di investimento europei a lungo termine.

La Consob potrà fermare più facilmente i trader online abusivi, chiedendo agli operatori di ‘staccare’ la connessione internet.

Mercatone Uno

Sì estende la possibilità di accedere al fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, consentendo l’accesso anche a Mercatone Uno.

Nella lista dei possibili beneficiari vengono incluse le imprese “in concordato preventivo con continuità” oltre ai “professionisti parti offese in un procedimento penale pendente alla data di presentazione delle domande di accesso al fondo”.

Compromesso sul Salva-Roma

Passa allo Stato parte del debito storico della Capitale (1,4 miliardi) e arriva un fondo ad hoc dove far confluire gli eventuali minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell’attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane.

Aiuti per Alessandria, Catania e Campobasso.

Scivolo aziendale

Previsto un contratto di espansione per le aziende con più di 1.000 lavoratori. Potranno licenziare i più anziani dando uno ‘scivolo’ fino a 5 anni dalla pensione.

Si potrà anche ridurre l’orario agli altri e in cambio assumere.

Bonus cervelli e sport

Il bonus per il rientro dei cervelli comprende anche gli sportivi professionisti, ma nella versione light.

La misura prevede uno sconto del 50% sul reddito complessivo (mentre la norma generale esclude dalla tassazione, per i cervelli che rientrano in Italia, il 70% del reddito).

In cambio, i soggetti che accettano di tornare nel Belpaese a condizioni fiscali agevolate dovranno versare un contributo pari allo 0,5% della base imponibile.

Le entrate saranno destinate al “potenziamento dei settori giovanili”.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 21 giugno 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

 

 

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