Rossella Muroni presenta un progetto di legge per istituire il Parco Nazionale del Fiume Magra

 

Dopo il Forum dedicato al Parco del Fiume Magra, organizzato a fine giugno da Legambiente a Sarzana per fare il punto sul futuro dell’area insieme ad amministratori regionali e locali e alle associazioni del bacino idrografico, la deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni ha  raccolto la richiesta avanzata dal Cigno Verde  di superare l’attuale divisione tra Toscana e Liguria e di fare del Fiume Magra un Parco Nazionale e ha presentato una proposta di legge in tal senso.

«Il Magra, infatti, è a tutti gli effetti un bacino idrografico unitario anche dal punto di vista della qualità ecologica e della biodiversità – dice la Muroni – Il Parco comprenderà l’attuale territorio del Parco Regionale di Montemarcello-Magra-Vara in provincia di La Spezia, le Aree naturali protette di interesse locale sul fiume Magra in provincia di Massa-Carrara e i siti della rete Natura 2000 compresi sul bacino, verrà delimitato con decreto del Ministero dell’Ambiente e sarà finanziato per l’esercizio 2020 con 300 mila euro».

Secondo la deputata di sinistra, «istituire un parco nazionale aiuterà a realizzare sul Magra politiche unitarie e coerenti di tutela della biodiversità, gestione ambientale e difesa del suolo.

Rientrano in tali politiche anche quelle antincendio: con l’arrivo dell’estate torna la recrudescenza degli incendi boschivi che nel 2017 hanno mandato in fumo ben 35.000 ettari all’interno di ZPS, SIC, Aree protette nazionali e regionali.

Ma per mettere le Aree Protette in condizione di tutelare al meglio il nostro capitale naturale serve dotarle di una governance forte e concreta.

Per questo spero che il ministro dell’Ambiente sostenga la proposta di istituzione del Parco Nazionale del Fiume Magra e che da ora in poi il Mattm presti alle nostre Aree protette l’attenzione che meritano.

Temo tuttavia che dovremo aspettare la prossima maggioranza perché le politiche per i parchi non sembrano essere una priorità del governo giallobruno: tuttora perdurano la paralisi nelle nomine dei presidenti e il commissariamento di numerosi parchi nazionali».

Ma almeno la parte “gialla” del governo Salvini-Di Maio sembra essere favorevole alla proposta e il portavoce M5S alla Camera Roberto Traversi, membro della commissione ambiente, ha annunciato che «il MoVimento 5 Stelle raccoglie la proposta di Legambiente e la porterà in Parlamento, all’attenzione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa».

La capogruppo in Consiglio regionale del M5S, Alice Salvatore, aggiunge: «E’ un’ottima idea per tutelare la biodiversità del territorio e uscire dal pantano di incompetenza e immobilismo, quando non uno spudorato favorire le lobby dei cacciatori o dei costruttori, che governa tutte le politiche della Giunta Toti».

La Salvatore ha poi sottolineato «le potenzialità del Parco nell’ottica del rilancio dell’economia del territorio, dello sviluppo sostenibile e occupazionale».

All’iniziativa di Legambiente arriva anche il sostegno dei Verdi: «La nostra Liguria ha bisogno di più parchi e di meno cemento, Il coordinamento provinciale di Europa Verde/I Verdi plaude all’iniziativa tenutasi per chiedere la valorizzazione del territorio con il rafforzamento e la qualifica a Parco nazionale dell’attuale Parco di Monte Marcello Magra e Vara.

E’ innegabile l’importanza strategica e politica di una visione d’insieme volta alla salvaguardia e valorizzazione del territorio che si contrappone in maniera netta con chi addirittura vorrebbe cancellare i parchi perché a loro dire superflui e magari pensare poi a nuovi piani per ampliamenti volumetrie cementificazioni e chissà altro ancora.

Finalmente il territorio si vuole unire per rilanciarsi parlando di natura , salubrità e di ecosistema, visione questa per noi imprescindibile per pensare di avviare il prossimo futuro.

Di questo chiaramente politicamente ce ne facciamo garanti ovvero i Verdi non avranno mai alcun dialogo politico d’interazione con chi non promuove la tutela attiva del territorio e la sua difesa promuovendo rilanciando e sostenendo invece iniziative come questa di Legambiente che pubblicamente ringraziamo».

Andrea Germi, portavoce dei Verdi della Provincia di La Spezia, conclude: «Siamo per riprogettare e tutelare il territorio non sulla carta o a futili discorsi, ma partendo ad esempio da un elemento unificante d’integrazione delle politiche… il fiume Magra: tutto per la tutela della biodiversità, per la gestione ambientale e difesa del suolo, di fatto è solo vedere quello che realmente creato secondo natura ovvero un importante corridoio ecologico che svolge un rilevante ruolo di collegamento tra aree ed ecosistemi pensando poi di creare e potenziare dando forza a strategie chiare di interazione tra Parco Nazionale delle Cinque Terre (Patrimonio dell’Umanità Unesco); Parco Nazionale dell’Appennino Tosco/ Emiliano (Riserva della Biosfera Unesco ). “Parco Regionale delle Alpi Apuane (Global Geopark Unesco).

Insomma, pensare a porre le basi del futuro partendo dalle certezze che abbiamo , che potranno portare sviluppo compatibile e sostenibile, occupazione o incentivo all’apertura di aziende di green economy o non inquinanti e sicuramente anche culturalmente porre un pilastro portante per un prossimo futuro dove questo tipo di azioni contribuiranno anche alla lotta al cambiamento climatico vera emergenza dei giorni nostri».

 

(articolo pubblicato con questo titolo il 9 luglio 2019 sul sito online “greenreport.it”)

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