Alaska nel mirino di Trump: “Basta restrizioni”

 

Dopo aver invano tentato di comprare la Groenlandia dalla Danimarca, il presidente statunitense Donald Trump punta alla sua foresta: in Alaska basta restrizioni allo sfruttamento economico del territorio.

L’obiettivo del tycoon sarebbe quello di rimuovere le limitazioni in vigore, aprendo così a progetti energetici e minerari.

In pratica il capo della Casa Bianca vorrebbe allentare le restrizioni sul taglio e trasporto del legname imposte 20 anni fa sulla Tongass National Forest dell’Alaska, la maggiore foresta degli Stati Uniti. 

Nel mirino di Trump anche le norme che limitano la costruzione di nuove strade in quel territorio, e di conseguenza le possibilità di sviluppo industriale.

È il Washington Post a riportare la notizia, citando alcune fonti, secondo le quali il presidente, dopo una riunione nel suo Air Force One con il governatore dello Stato, avrebbe incaricato il segretario all’Agricoltura Sonny Perdue di eliminare le restrizioni al disboscamento nella grande foresta di Tongass.

Circa 68.000 chilometri quadrati situati nel sud-est dell’Alaska che fanno gola al presidente americano.

Secondo il Washington Post Trump ha un interesse personale e politico nella “gestione delle foreste”.

Era stata l’amministrazione democratica di Bill Clinton a mettere la maggior parte dei limiti legislativi al disboscamento di quel territorio, pochi giorni prima di lasciare l’incarico nel 2001.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 28 agosto 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

 

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