Pronto stoviglioteca? Arriva il noleggio di bicchieri e piatti che salva l’ambiente

 

LIVORNO. Avete una festa di compleanno in vista?

Se c’è la voglia di organizzare una cerimonia che strizzi l’occhio all’ambiente, da oggi si può, anche a Livorno “noleggiare” le stoviglie.

Per mettere al bando la plastica.

Per evitare piatti e posate monouso.

Per dare spazio a materiali perfettamente lavabili e riutilizzabili.

Per evitare sprechi e ridurre l’inquinamento.

Come?

Grazie alla “Stoviglioteca” di Alice Lenzi.

Sono stoviglie “usa e riporta”.

Si risparmia e si fa bene alla natura.

E in città l’idea della commessa 34enne laureata in Lingue fa subito breccia.

E conquista tanti livornesi.

«L’idea della stoviglioteca – spiega la giovane livornese – è nata leggendo il blog “Famiglie rifiuti zero”.

L’obiettivo che sta alla base della stoviglioteca è quella di evitare feste di compleanno in cui si accumula una marea di plastica inquinante».

PIATTI USA E RIPORTA

A Livorno è la prima “La Stoviglioteca di Livorno” quella di Alice Lenzi.

Alice, con la stoviglioteca, mette a disposizione un set di 70 coperti, 70 bicchieri, 70 posate in plastica perfettamente lavabile in lavastoviglie e, quindi, riutilizzabile.

Materiali colorati, che prendono il posto delle, spesso, anonime e dannose, stoviglie in plastica usate per i compleanni.

Alice viene contattata su Facebook: la pagina si chiama La stoviglioteca di Livorno, appunto.

«Le persone che mi chiedono la stoviglioteca – aggiunge Alice che ha due bambini e che, grazie anche al passato scout, si sente molto vicina alle tematiche ambientali – possono tenere il materiale per tre, quattro giorni.

Una volta utilizzato per feste e compleanni, le stoviglie mi vengono rese lavate, visto che si può buttare tutto in lavastoviglie».

SERVIZIO GRATUITO

Il servizio di stoviglioteca è gratuito.

E da agosto, quando è partito, ad oggi è stato richiesto da una decina di famiglie, per altrettanti compleanni.

Praticamente una famiglia a weekend ha richiesto le stoviglie “usa e riporta” della commessa livornese.

«Alcune persone che mi hanno chiesto le stoviglie – aggiunge Lenzi – hanno avuto piacere a lasciarmi una offerta, offerta che ho utilizzato per ampliare il kit: sono partita con 60 tra bicchieri, coperti e posate e, oggi, sono arrivata a 70 per ciascun materiale».

LA PRIMA A LIVORNO

L’idea della stoviglioteca è già piuttosto diffusa in Italia.

In Toscana, racconta Alice Lenzi, ci sono già diverse città in cui questo progetto è stato lanciato, a Pisa ci sono un paio di stoviglioteche.

A Livorno, invece, quella di Lenzi, è la prima ad essere promossa.

Dove sono tenute tutte le stoviglie?

«Tengo le stoviglie a casa – spiega –, e come punto d’appoggio uso il negozio per bambini Mago Merlino, che si trova in Coteto».

Oltre alla riduzione dei rifiuti, questo innovativo servizio, prosegue, permette alle famiglie che ne fanno richiesta, anche un risparmio economico.

Un occhio all’ambiente, quindi e un risparmio rispetto a quegli acquisti, invece, usa e getta.

E inquina mondo.

«Le famiglie – prosegue la giovane – sono molto soddisfatte: la differenza nel quantitativo di rifiuti si vede alla fine delle feste.

Sono partita ad agosto e, per tutto il mese, anche per tutto settembre, ho avuto parecchie richieste».
Su Facebook, alla pagina “La stoviglioteca di Livorno” , è possibile fare richiesta del kit.

Ma anche il passaparola sta funzionando molto nella diffusione dell’informazione.

«Quella ambientale – prosegue Lenzi – è una tematica che ho sempre sentito molto, anche grazie al mio passato scout.

Cerco di impattare il meno possibile, cerco di dare un contributo alla causa ambientale, nel piccolo».

L’obbligo per chi “noleggia” le stoviglie, è quello di riportarle perfettamente lavate.

Cosa pensa Alice Lenzi del movimento Friday For Future?

«Si tratta di una iniziativa interessante – chiude – Nata da giovani studenti e che si è allargata a tutta la cittadinanza.

Il fatto che tutto parta dai giovani è il segno che c’è voglia di riscatto e di cambiamento.

Spero che non ci si limiti solo alla organizzazione di manifestazioni, ma spero che la sensibilizzazione ambientale trovi attuazione nel concreto, nel quotidiano».

 

(Articolo di Rosanna Harper,  pubblicato con questo titolo il 25 ottobre 2019 sul sito online del quotidiano “Il Tirreno Livorno”)  

 

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