La biodiversità in Italia è sotto assedio, con oltre la metà delle specie e l’89% degli habitat protetti dalle Direttive Ue in cattivo stato.
E’ l’allarme lanciato dal WWF nel suo dossier “La biodiversità in Italia: status e minacce”, sulla base del report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente.
La ricetta per arrestare la perdita di natura, secondo l’organizzazione, è quella di dedicare una quota adeguata del Recovery Fund a investimenti seri in conservazione e ripristino degli ecosistemi degradati.
“L’assedio alla natura non ci permette di raggiungere gli obiettivi di conservazione previsti per il 2020 – Spiega Wwf Italia – eppure la biodiversità, ovvero la ricchezza e la varietà delle specie che vivono ed interagiscono in un dato territorio, è fondamentale per la nostra esistenza.”
“Tra le minacce principali – continua – al primo posto compare l’agricoltura, che mette a rischio ben il 68% degli habitat tutelati, seguita dallo sviluppo di infrastrutture e da specie aliene (che impattano oltre la metà degli habitat tutelati), a cui iniziano a sommarsi anche gli effetti sempre più sensibili dei cambiamenti climatici.”
(ANSA del 24 ottobre 2020, ore 16:52)