Il piano inviato da Draghi dimentica la biodiversità di Vittorio Emiliani “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza inviato dal governo Draghi alla Commissione europea ha ‘dimenticato’ la natura italiana”, con questo inizio tranciante inizia la lettera che la commissione Lipu-BirdLife Italia e BirdLife Europa hanno inviato alle autorità governative italiane ed europee per denunciare la “scarsità di interventi a favore della biodiversità italiana in contrasto con quanto stabilito dal Recovery Plan” accompagnando la denuncia con un dossier. Altre associazioni nei giorni scorsi hanno lamentato le carenze del Recovery Plan italiano rispetto alle esigenze ambientali del Paese, ma si tratta di associazioni che vorrebbero piantare ovunque pale eoliche e coprire di specchi fotovoltaici, come sta avvenendo, ad esempio, nella zona di Tuscania, interi pascoli fondamentali per il bestiame bovino, ovino e caprino. Nei quali, secondo gli Atlanti lasciatici dal grande economista e sociologo rurale, Corrado Barberis, scomparso di recente, abbiamo superato la Francia con oltre 400 fra formaggi freschi e stagionati, mozzarelle, caciotte e caciotte miste, ecc. La cifra stanziata per la transizione ecologica non raggiunge infatti – denunciano Lipu, BirdLife Italia ed Europa – il 37 per cento dei fondi complessivi richiesti quale quota minima dal Regolamento europeo, l’investimento per la biodiversità si ferma a 1,19 miliardi di euro sui 231 totali, corrispondenti allo 0,51 per cento. Orbene, questi fondi sono destinati alla “rinaturalizzazione” del fiume Po (360 milioni di euro), alla digitalizzazione dei parchi (100 milioni), a interventi sui sistemi marini e costieri (400 milioni) e alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extra-urbano (330 milioni). Troppo poco se pensiamo all’estesissimo patrimonio italiano della biodiversità o agli stanziamenti di Paesi paragonabili al nostro: la Spagna, evidenzia il documento, su 69,528 miliardi totali dedica alle opere di conservazione e restauro di ecosistemi e biodiversità ben 1,642 miliardi ai […]