Campagna Mangiasano 2022:domenica 19 giugno al Casello Giallo l’iniziativa di Milano Nel quadro delle iniziative nazionali promosse dall’ASSOCIAZIONE VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ (VAS), con un affascinante titolo “Senza sprechi con politiche del cibo sostenibili e di qualità. Diritto alla Terra e Sicurezza Alimentare”, domenica 19 giugno a partire dalle ore 16,30 a Milano nel cortile del CASELLO GIALLO in via Savona 5A si svolgerà un evento avente come tema conduttore MANGIASANO, campagna che si svolge da 10 anni su tutto il territorio nazionale. All’incontro parteciperanno, giornalisti, medici nutrizionisti, economisti e rappresentanti della produzione Alimentare.Presenti il Presidente Onorario di Vas Onlus Guido Pollice, la Presidente del del Consiglio del Municipio 6 Elisa Scarano, previsti interventi della Professoressa emerita della Facoltà di Agraria di Milano Claudia Sorlini; l’Assessore al Comune di Milano Pierfrancesco Maran; del coordinatore lombardo di Alleanza Civica Franco D’Alfonso; il coordinatore del Progetto EAT Lelio Morricone; del Consigliere della Cariplo Factory Carlo Magno e infine Paola Brambilla della Commissione di Beneficienza della Fondazione Cariplo. Particolare attenzione sarà data alla comunicazione del giornalista Donato Troiano di Gusto 24. L’Associazione Verdi Ambiente e Società da anni porta avanti iniziative a sostegno dell’agricoltura ecologica e della sicurezza alimentare, organizza mercatini di prodotti locali, promuove il recupero di sementi tradizionali e quindi della biodiversità.Un tema particolare sarà dedicato alla valorizzazione dei beni enogastronomici. Milano, 15 giugno 2022Francesco Tusino
Mangiasano
DI MARTA STRINATI, GREAT ITALIAN FOOD TRADE, 10 MAGGIO 2022 L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e l’aggravarsi della drammatica condizione in cui versano larghe fasce della popolazione mondiale come conseguenza della crisi ucraina sono esasperati da distorsioni dei sistemi alimentari note e mai sanate. Le stesse anomalie minacciano costantemente la sicurezza alimentare globale, intesa come accesso al cibo (food security). Al tema, iPES FOOD dedica un rapporto speciale dal titolo eloquente: ‘Un’altra tempesta perfetta?’. (1) Aumento dei prezzi alimentari, l’impatto della crisi ucraina La tragedia di morti, feriti, sfollati e della distruzione di quanto costruito in vite intere di lavoro si aggiunge alla fame come conseguenza sistematica della violenza. In Ucraina come in oltre 40 zone di conflitto attive nel mondo – Yemen, Siria, Afghanistan, Etiopia, Sahel, etc. – a discapito di più di due miliardi di persone, metà delle quali versa in condizioni di estrema povertà. Gli effetti del conflitto russo-ucraino si riverberano gravemente, tra l’altro, sui mercati agroalimentari globali. Al blocco delle esportazioni di grano ucraine e russe si sommano infatti le restrizioni all’export imposte in 20 Paesi. Per proteggere il mercato domestico dalle volatilità dei prezzi, ma anche per creare carenze temporanee e rincari. Rincari da fame L’aumento dei prezzi dei generi alimentari (e dell’energia e delle materie prime) che stiamo affrontando nelle economie avanzate sono in grado di esacerbare la fame in molte delle regioni più povere e vulnerabili del mondo. I prezzi del grano hanno raggiunto il picco in 14 anni a marzo, +20% rispetto a febbraio e +34% in un anno, secondo la FAO. Anche il mais ha raggiunto prezzi record, per previsioni di raccolto scarso. E l’impennata dei prezzi dei fertilizzanti – con lo stop di quelli russi e ucraini – acuisce la crisi per gli agricoltori ‘convenzionali’. (2) L’Africa più a rischio L’Africa è la regione più a rischio. Quasi il 40% […]
DI PATRIZIA DE RUBERTIS, IL FATTO QUOTIDIANO, 14 MAGGIO 2022 Ogni nuovo dato non fa che ribadirlo: il combinato disposto tra i rincari dell’energia e le difficoltà di reperimento delle materie prime finisce per influire sui prezzi al dettaglio, impattando anche sui beni alimentari con il costo del cibo ai massimi degli ultimi 11 anni. Ma ben presto, secondo la Fao, si raggiungerà il picco storico toccato a metà degli anni 70. Un allarme serio: non si tratta più di singoli prodotti, per quanto importanti, ma dei rincari delle stesse materie di base delle coltivazioni e della produzione globale che si ripercuotono lungo tutto la filiera.Secondo le rilevazioni sugli importi pagati dall’industria alimentare della grande distribuzione organizzata, i prezzi mostrano un aumento del +2,1% a marzo per la media dei 46 prodotti alimentari maggiormente consumati, con una crescita però che si porta al +10,9% se andiamo a guardare i prezzi medi del marzo 2021. I prezzi di cibi e bevande sono aumentati in media del 6,3% e in cima alla classifica stilata da Coldiretti ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, aumentati del 63,5%, la farina (+17,2%, trainata dagli aumenti del grano) e il burro (+15,7%). Rincari a doppia cifra anche per la pasta (+14,1%) con la corsa agli acquisti nei supermercati per fare scorte, seguita dalla carne di pollo (+12,2%). Non va meglio coi prezzi di verdura fresca ( +17,8%), frutti di mare (+13) e pesce fresco (+7,6%). In salita anche il latte in polvere per neonati con alcune marche che cominciano a scarseggiare: la produzione è ferma e si sta dando fondo ai magazzini.Questi aumenti rischiano di affamare sempre più le famiglie italiane, mentre l’inflazione ha già allargato la platea di quelle povere non più in grado di sostenere le spese essenziali. Volano non a […]
AGRICOLTURA. Dopo 15 anni, tutte le associazioni del biologico sono molto soddisfatte per il «Piano di azione» del governo che prevede quasi 3 miliardi di euro di finanziamenti DI LETIZIA ZAMALZI, EXTRATERRESTRE- IL MANIFESTO, 12 MAGGIO 2022 Piano d’azione nazionale per il biologico sarà approvato entro il 2022». Parola del sottosegretario all’Agricoltura Francesco Battistoni, intervenuto in chiusura del convegno organizzato lo scorso 10 maggio a Roma dalle associazioni del biologico, per celebrare la recente approvazione della legge. UN ANNUNCIO ACCOLTO con grande plauso dal settore, riunito per discutere con i rappresentanti della politica in merito alle azioni concrete che daranno gambe a un testo atteso da 15 anni, finalmente entrato in vigore ma in attesa di una strategia di attuazione. IL GOVERNO HA DUNQUE ACCOLTO la principale richiesta di Aiab, Assobio, l’Associazione per l’agricoltura biodinamica e Federbio di una veloce definizione del Piano d’azione previsto sia dalla legge sia dal Piano Strategico Nazionale della Pac in un momento decisivo visto che fino al 2027 saranno messe in campo una notevole quantità di risorse per favorire lo sviluppo del settore. Investimenti importanti che complessivamente ammontano a quasi 3 miliardi di euro, considerando i finanziamenti contenuti nel Fondo per il biologico, nel Pnrr e nel Piano strategico nazionale della Pac. L’EVENTO HA INOLTRE RAPPRESENTATO un’unanime alzata di scudi contro l’ennesimo attacco sferrato al biologico arrivato questa volta dalla multinazionale Syngenta, produttrice di agrofarmaci. Erik Fyrwald, l’Ad del colosso cinese, lunedì scorso ha auspicato una rinuncia all’agricoltura biologica per ottenere rese produttive maggiori soprattutto in risposta alla minaccia di una crisi alimentare globale provocata dalla guerra in Ucraina. Una speculazione secondo gli organizzatori per i quali invece il bio rappresenta proprio la direzione verso cui bisogna andare per uscire dalle crisi, siano esse sanitarie, ambientali, climatiche, economiche o geopolitiche. «IL BIOLOGICO – DICONO – E’ LA STRADA da […]
TORTURE ALLA SCUOLA DIAZ. La Corte europea ha respinto l’ultimo ricorso dei poliziotti condannati per falso dopo la “macelleria” nella scuola Diaz il 21 luglio 2001 (90 manifestanti feriti, 2 quasi in fin di vita). Ma la polizia e la politica italiane non hanno mai elaborato compiutamente quella lezione DI LORENZO GUADAGNUCCI, IL MANIFESTO, 8 MAGGIO 2022 Sette anni fa mise nero su bianco il vocabolo più scottante del caso Diaz: tortura. Stavolta scrive la parola fine su una vicenda che occupa già un posto di rilievo nella poco brillante storia delle nostre forze di polizia. La Corte europea per i diritti umani ha respinto l’ultimo ricorso pendente, e chissà se Gilberto Caldarozzi, Francesco Gratteri, Giovanni Luperi e gli altri funzionari condannati in via definitiva per la “notte dei manganelli” al G8 di Genova del 2001 speravano davvero di spuntarla così, all’ultimo tuffo, invocando la lesione del principio dell’equo processo, per la mancata riconvocazione in appello dei testimoni. La Corte europea, in sintonia con valutazioni già consolidate in Cassazione, ha respinto il ricorso, ma c’è qualcosa di ironico in tutto ciò, se pensiamo che al processo Diaz quasi tutti gli imputati (compresi i ricorrenti) scelsero di non testimoniare, avvalendosi – pur ricoprendo, alcuni di loro, incarichi di altissimo rango nella polizia di stato – della facoltà concessa a tutti gli imputati di non rispondere alle domande dei pm. Il processo Diaz – non dimentichiamolo – è stato difficile e tormentato per gli evidenti risvolti politici e istituzionali; un processo apertamente ostacolato dai vertici di polizia, con un’omertà di fondo (indicata a chiare lettere nella requisitoria dei pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini) e comportamenti a dir poco irriguardosi: l’invio di fotografie degli agenti pressoché inutilizzabili per eventuali tentativi di riconoscimento personale; la mancata decifrazione della quattordicesima firma (dalla grafia illeggibile) […]
DI DARIO DONGO, GREAT ITALIAN FOOD TRADE, 29 APRILE 2022 La Commissione europea nega l’esistenza di una crisi attuale sulle forniture di olio di girasole e afferma che vi sarà tempo, nella prossima stagione, per garantire etichette trasparenti anche in caso di sostituzioni con oli di colza o soia. L’organizzazione europea dei consumatori Foodwatch, nel frattempo, lancia una petizione affinché l’informazione su ingredienti, OGM e dichiarazione nutrizionale dei cibi sia garantita sempre e senza deroghe, come infatti stabilito dal reg. UE 1169/11. Parlamento europeo, olio di girasole ed etichette alimentari L’eurodeputato Jordi Cañas (Spagna, Ciutadanos, Renew Europe Group), nella propria interrogazione 11.3.22 alla Commissione europea, ha rilevato come la guerra in Ucraina stia causando ‘gravi conseguenze per tutti gli aspetti dell’economia europea’. (1) Fino all’apocalisse, aggiungiamo, se l’Europa seguisse le sue idee belligeranti. ‘La carenza di olio di girasole è un problema serio e immediato per l’UE, poiché l’Ucraina rappresenta il 90% delle importazioni di olio di girasole dell’UE’. (2) I prezzi dei ‘prodotti dolciari industriali (pasticcini, biscotti, torte, etc.)’ sarebbero in aumento, nella grottesca tesi del politicante, ‘poiché l’attuale quadro sull’etichettatura dei prodotti non è stato concepito per rispondere alle crisi di approvvigionamento’ e ‘l’UE esige che sia indicato il tipo di olio utilizzato in ogni prodotto’. Mentre il ‘cambio d’olio’ potrebbe avvenire addirittura ‘all’interno dello stesso lotto’. Falso. (3) Servirebbero quindi soluzioni armonizzate come ‘adesivi permanenti, etichette in sovrastampa, informazioni a scaffale del supermercato’. Commissione europea, nessuna crisi attuale su olio di girasole ‘La Commissione segue da vicino la situazione del mercato dei cereali e dei semi oleosi e il suo impatto sugli agricoltori e sulla sicurezza alimentare. Con una – produzione di semi oleosi nel 2021/22 di 30,2 milioni di tonnellate (in ripresa dopo un raccolto deludente nel 2020/21) e – importazioni che raggiungono già 1,4 milioni di tonnellate di olio di girasole (circa l’80% del suo fabbisogno abituale), il mercato dell’UE per i semi […]
DI DARIO DONGO, GREAT ITALIAN FOOD TRADE, 25 APRILE 2022 Il legislatore italiano ha varato la legge 30/2022, al dichiarato obiettivo di valorizzare le Piccole Produzioni Locali (PPL) nei settori agricolo, apistico, ittico e alimentare. Le PPL dovrebbero venire distinte attraverso un apposito logo e beneficiare di ‘procedure semplificate’ non meglio definite, a condizioni altrettanto indefinite. (1) Gli uffici legali dei ministeri coinvolti, come quelli di Camera e Senato, hanno però trascurato i presupposti di diritto UE. L’Armata Brancaleone colpisce ancora. Piccole Produzioni Locali. Quattro princìpi Le ‘Piccole Produzioni Locali’ (PPL) sono costituite da materie prime agricole e prodotti trasformati di origine animale o vegetale, purché realizzati in ‘quantità limitate’. E dovrebbero rispettare quattro princìpi: 1) salubrità. Niente di nuovo sul fronte occidentale, gli alimenti immessi nel mercato unico devono essere sicuri. Come prescritto dal General Food Law (reg. CE 178/02, articolo 14) e dal Pacchetto Igiene, (2) 2) localizzazione. I PPL derivano esclusivamente dalla ‘propria produzione primaria’ degli ‘imprenditori agricoli e ittici’ e venire commercializzati ‘in ambito locale’, 3) limitatezza. Si intende limitare la ‘possibilità di produrre e commercializzare esclusivamente ridotte quantità di alimenti, in termini assoluti’, 4) specificità. Ulteriori limiti, da definire con decreto MiPAAF, restringeranno le facoltà di produrre e commercializzare le piccole produzioni locali ‘esclusivamente’ ad alcune ‘tipologie di prodotti’ (legge 30/2022, articolo 1). Legge ‘in bianco’ La leggeparlamentare ‘in bianco’ delega il MiPAAF – di concerto con il ministero della Salute, dopo avere raccolto il parere della Conferenza Stato-Regioni – ad adottare, nei tre mesi dall’entrata in vigore della legge 30/2022 (avvenuta il 23.4.22), un decreto. O meglio un regolamento, ove disporre i criteri e le linee guida che le Regioni e Province autonome dovrebbero seguire per definire: – il ‘paniere PPL’, cioè l’elenco delle ‘tipologie dei prodotti’ da Piccole Produzioni Locali, i relativi ‘limiti quantitativi in termini assoluti’ e le modalità di […]
AGRICOLTURA. La crisi agricola provocata dal conflitto in Ucraina impone di riorientare i sistemi produttivi in un’ottica di transizione agroecologica (e biodinamica) DI MANLIO MASUCCI, EXTRATERRESTRE-IL MANIFESTO, 28 APRILE 2022 La guerra in Ucraina ha messo in evidenza la fragilità del sistema alimentare europeo. Una fragilità strutturale che si nascondeva dietro le lunghe filiere del commercio globale. E’ bastata una smagliatura nella fitta trama della geopolitica per mettere a nudo scomode interdipendenze economiche e potenziali strumenti di indebite pressioni politiche. Reclamare il diritto alla sovranità alimentare, all’autosufficienza agricola, all’economia circolare, alla resilienza, alla diversificazione delle colture e alla rigenerazione dei suoli non è mai stato un esercizio retorico fine a se stesso ma piuttosto una visione olistica di lungo periodo. OGGI, LA GUERRA IN UCRAINA PONE L’EUROPA E L’ITALIA di fronte a seri rischi nell’immediato ma anche a una serie di domande dalle cui risposte è necessario partire per uscire dalla crisi. L’economia di guerra, che da più parti si continua ad evocare, porta con sé un’opportunità epocale: quella di riorientare i nostri sistemi produttivi in un’ottica di transizione agroecologica, di sostenibilità ed equità. Nel caso del nostro paese, non sarà sufficiente affermare di voler mettere a coltura nuovi terreni fino a qui inutilizzati. Sarà necessario discutere le modalità e le finalità affinché quella che si presenta come un’opportunità per tutti, produttori, consumatori e ambiente, non diventi, ancora una volta, una mera occasione di speculazione per pochi. L’INNOVAZIONE IN TEMPI DI GUERRA POTREBBErappresentare la strategia migliore per apportare quei cambiamenti su cui la lobby industriale continua a frenare da tempo. A pensarla così sono sempre più operatori del settore che stanno elaborando proposte in linea con le recenti indicazioni della Commissione europea che ha raccomandato di rafforzare la resilienza e la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari. Mettere a coltura le aree di […]
DI DARIO DONGO, GREAT ITALIAN FOOD TRADE, 14 APRILE 2022 Il 31.3.22 la Commissione europea ha bocciato come ‘insufficiente’ il Piano Strategico Nazionale (PSN) per l’attuazione in Italia della nuova PAC. (1) La riforma della Politica Agricola Comune – già oggetto di vivaci critiche per la scarsità di supporto alla transizione ecologica (2) – è stata declinata ancor peggio dal MiPAAF. Il Commissario Janusz Wojciechowski ha chiesto perciò al governo italiano di consultare tutte le parti interessate – anziché limitarsi a seguire gli ordini del cerchio magico di Coldiretti, leggasi tra le righe (3) – e sottoporre il PSN a una revisione sostanziale, che deve estendersi alle misure previste dal PNRR. #VanghePulite. 1) Piano Strategico Nazionale PAC, bocciatura a Bruxelles Il Piano Strategico Nazionale (PNR) di attuazione della nuova PAC, inviato dal MiPAAF alla Commissione europea, è stato valutato inidoneo a raggiungere gli obiettivi comuni. Per una serie di carenze già denunciate, nella gran parte, dall’Associazione Rurale Italiana (ARI). In occasione delle sue comunicazioni al tavolo di partenariato, nonché in una nota inviata al Commissario europeo. (4) 2) INIQUITÀ SOCIALE E OPACITÀ 2.1) Ripartizione delle risorse finanziarie Le critiche più severe attengono alla ripartizione delle risorse finanziarie: – carenza di contributi per i piccoli produttori e l’agricoltura contadina, – difetto di risorse specifiche per le zone svantaggiate, – scarsa convergenza per riequilibrare l’ingiusta ripartizione dei contributi tra tutti gli aventi diritto, – scarsa trasparenza delle modalità con cui si propone di applicare il sostegno al reddito, – scarsa efficacia delle misure proposte per l’aiuto ai giovani, – poca chiarezza nelle cifre, in termini generali. 2.2) Condizionalità sociale e caporalato La condizionalità sociale – vale a dire l’idoneità a ricevere sussidi pubblici solo rispettando i diritti fondamentali – da attivare già a decorrere dall’1.1.23, secondo il Commissario europeo per l’Agricoltura è a sua volta del tutto inadeguata nella proposizione del governo italiano. ‘Considerato il tasso […]
AgriCorporateFinance Srl – la ‘portaerei finanziaria’ di Coldiretti e Federconsorzi 2 (1) – è l’ennesimo fiasco del cerchio magico di Coldiretti, come sempre a spese degli agricoltori e allevatori italiani. #VanghePulite. DI DARIO DONGO,GREAT ITALIAN FOOD TRADE, 15 APRILE 2022 1) AGRICORPORATEFINANCE, IL LANCIO ‘Il Punto Coldiretti’ annunciava con toni roboanti il 13.2.20 AgriCorporateFinance come ‘la Rete di Imprese promossa dalla Coldiretti che mira a fornire un supporto concreto allo sviluppo del made in Italy. L’ultima evoluzione nell’ambito della mediazione creditizia, finanziaria ed assicurativa, per un’offerta al contempo strutturata e completa, ma anche specializzata nel settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale, che spazia dal cerealicolo al caseario, dal comparto olivicolo a quello vitivinicolo, dalla pesca al miglioramento del bestiame.’ (2) Ricchi premi e cotillon, a parole. 1.1) Mediazione creditizia, finanziaria e assicurativa ‘AgriCorporateFinance nasce con l’intento di proporre una gamma di prodotti e servizi rivolti alle necessità finanziarie ed assicurative, alle esigenze di investimento aziendali, ma anche personali, cogliendo le sfaccettature delle diversificate richieste ed esigenze del cliente, dalla tutela del proprio patrimonio, a quella dei familiari e dei dipendenti. Tra i servizi altamente qualificati offerti alla nostra clientela ricordiamo: – l’assistenza per l’ottenimento di finanziamenti, di mutui ipotecari, l’anticipo della domanda di aiuto comunitario, l’anticipo dei contributi PSR, il leasing strumentale, energetico ed immobiliare, (…) – garanzie fidejussorie, attraverso i rapporti consolidati con i più rappresentativi Enti di garanzia pubblica, quali Ismea, Mediocredito Centrale, Cassa depositi e prestiti, (…)‘. (2) 1.2) Servizi specifici e ‘competitivi’ Le promesse altisonanti del cerchio magico di Coldiretti comprendevano l’offerta di: – ‘servizi specifici per le persone fisiche’ come ‘l’assistenza finalizzata all’ottenimento di mutui per l’acquisto dell’abitazione e quella per l’ottenimento di prestiti al consumo (auto, elettronica, altri beni durevoli), (…) – consulenza assicurativa, rivolta all’azienda e alla persona, con prodotti esclusivi per la copertura sul rischio derivante dalle avversità atmosferiche, sul bestiame, le polizze […]