Galletti, non sono amico dei termovalorizzatori

 

Il Ministro Galletti

Io non posso tollerare che abbiamo già pagato 40 milioni di euro per i rifiuti in Campania e stiamo pagando 120 mila euro al giorno. Non sono amico dei termovalorizzatori, sono invece nemico feroce della discarica. Ma oggi le Regioni non mi assicurano autosufficienza”.

Lo dice il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nel corso del suo intervento al Forum rifiuti di Legambiente parlando delle sanzioni Ue e dei possibili nuovi termovalorizzatori che dovrebbero assicurare una miglior gestione dei rifiuti.

”Non voglio mettere a rischio le tasse degli italiani per colpa di alcuni che non hanno mantenuto le promesse – spiega Galletti – voglio un piano da parte di tutte le Regioni che assicurino che c’è una gestione corretta; se vengono con piani già approvati, con degli atti, che vanno verso la differenziata in modo talmente spedito che non hanno bisogno di termovalorizzatori, bene. Ma devono avere un piano approvato: io non mi fido più delle promesse”.

”Abbiamo comuni con differenziata altissima e altri da vergogna – conclude il ministro – Basterebbe applicare le regole che ci sono già, non tollero che si continui a mandare i rifiuti in discarica”.

Il ministro prosegue poi ricordando il ”collegato ambientale” che ”può venire approvato in Senato a breve e penso che entro l’anno può essere approvato definitivamente”.

Quanto all’atteso provvedimento chiamato ‘Green act’, Galletti fa presente che rispetto al collegato ambientale ”parte da altri obiettivi, quelli che si raggiungeranno” alla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sul clima ”a Parigi e quelli che ci siamo dati due settimane fa a New York”.

Anche perché – prosegue – il ‘Green act’ ”non ha fretta di venire alla luce rispetto ai tempi che sono globali per avere un risultato globale”.

i tratta, rileva Galletti, di ”un provvedimento straordinario e non ordinario che riguarda tutto il governo; è un provvedimento trasversale, e non può non tenere conto dell’economia circolare e dei risultati della Cop di Parigi”. 

(ANSA dell’8 ottobre 2015, ore 17:47)

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