Allarme #glifosato, test delle urine al Parlamento Europeo

 

Siano pieni di glisofato

Un gruppo trasversale di 49 eurodeputati proveniente da 13 Stati membri differenti hanno scelto di fare analizzare le proprie urine dal “Biocheck Laboratorium” di Leipzig.

La finalità?

Scoprire se ci fossero tracce di glifosato.

Il risultato è stato sconcertante: il 100% dei campioni è risultato positivo.

Mediamente, i deputati hanno concentrazioni di diserbante 17 volte superiore al limite che – a livello europeo – dovrebbe essere contenuto nell’acqua potabile (0,1 microgrammi/litro).

Al test si sono sottoposti anche i portavoce del Movimento 5 Stelle in Europa Marco Zullo, Eleonora Evi, Dario Tamburrano e Rosa D’Amato.

Il risultato di un’azione di questo tipo (più simbolica che scientifica) chiarisce l’onnipresenza di una sostanza giudicata “probabilmente cancerogena” dallo IARC sul territorio europeo.

Essendo uno dei pesticidi più utilizzati al mondo, e avendo ricevuto dall’Europarlamento il via libera per altri 7 anni, attualmente è presente ovunque: cibo, birra, vino, prodotti biologici, ambiente in generale e, naturalmente, corpo umano.

Parlando a livello scientifico, invece, lo studio intitolato “Urinale 2015” – condotto in Germania tra il 2015 e il 2016 – è stato il più grande sondaggio a livello mondiale sulla contaminazione dal pesticida.

Sono stati raccolti oltre duemila campioni rilavando una presenza massiccia di glifosato nella popolazione.

Le rilevazioni parlavano di concentrazioni nelle urine da 5 a 42 volte i limiti di cui parlavamo sopra.

Terrorizzante la nota che vedeva i bambini con presenze di glifosato doppie rispetto agli anziani.

Il Movimento 5 Stelle in Europa non vuole fare allarmismo.

Solo garantire il principio di precauzione sancito dai Trattati, uno dei pilastri dell’Europa e caratteristica fondamentale del “Made In“.

Il PD a Bruxelles ha deciso di costruirsi l’alibi perfetto sulla materia, probabilmente per non fare uno sgambetto al produttore Monsanto o a qualche altra grande multinazionale e lobby.

Ma il Governo italiano può essere ancora determinante al tavolo dei comitati i prossimi 18 e 19 maggio, ovvero quello in cui i ministri di agricoltura, salute e ambiente (nell’ordine Martina, Lorenzin e Galletti) potrebbero comunque decidere di bloccare il glifosato su suolo italiano.

Non erano loro a parlare di un “piano glifosato zero” per il Bel Paese?

Bene, è il momento di attuarlo.

Almeno fino a quando il principio di precauzione non sarà pienamente rispettato.

Nei prossimi giorni alcuni portavoce a Roma si sottoporranno al test, cercando di coinvolgere anche il resto del Parlamento italiano.

Nel frattempo, per la cronaca, Dario Tamburrano ha presenza nelle urine di glifosato pari a 1,01 microgrammi per litro, Rosa d’Amato per 0,93, Eleonora Evi per 2,1 e Marco Zullo per 0,96.

Il video-denuncia dei portavoce Dario Tamburrano, Rosa D’Amato, Marco Zullo ed Eleonora Evi:

Video denuncia glisofato

 https://www.facebook.com/5stelleeuropa/videos/1706505136275154/

 

 (Articolo pubblicato con questo titolo il 13 maggio 2016 sul sito del Movimento 5 Stelle Europa)

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