Brexit: il voto degli inglesi

Brexit

C’è poco da stare allegri anche se c’era da aspettarselo.

In burocratese si può dire che si sia verificato “il combinato e il disposto” dove per combinato sta la politica europea prona alla logica dei Paesi più forti e la loro subalternità alla finanza mondiale e per disposto sta l’atteggiamento degli inglesi, oscillante tra il populismo e il revanscismo di un Impero coloniale che non c’è più.

Cosa succederà ora?

Il rischio di una immancabile crisi, è che questa ricada sui ceti popolari (quelli inglesi per primi) e sugli stati più deboli a cominciare dalla Grecia per finire all’Italia.

E’ necessario che il nostro Paese e il nostro governo non solo alzino la voce ma si sgancino dalla morsa di Francia e Germania ed attuino una politica coraggiosa, che significa colmare le disuguaglianze sociali, difendere i consumi, colpire con forza le evasioni fiscali, tassare i ricchi, avere a cuore il nostro territorio e difenderlo dalle speculazioni, ridare speranza ai nostri giovani (senza promesse vuote), individuando il patrimonio artistico e culturale, la difesa del mare, dei fiumi e dei laghi come settori determinanti non solo per l’occupazione giovanile.

Guido Pollice

Presidente e Legale Rappresentante

Ass. Verdi Ambiente e Società VAS Onlus

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