COORDINAMENTO REGIONALE TOSCANO dei COMITATI per il NO nel REFERENDUM COSTITUZIONALE Il Manifesto dei 183 sindaci toscani per il Si è un documento importante per la qualità dei firmatari e per il ruolo che essi esprimono nelle comunità locali. Pur con il massimo rispetto per la funzione che essi svolgono, non possiamo esimerci dall’esprimere un severo dissenso. La principale obiezione che si può muovere al manifesto riguarda il suo tono “patriottico”. Si tratta, però, di patriottismo di partito: i sindaci cantano le lodi dell’azione riformatrice del capo del partito al quale appartengono, facendo prevalere l’esigenza di schieramento, su una realistica valutazione dei contenuti della riforma. Questo porta il documento ad attribuire alla riforma pregi e virtù che non esistono, a costo di piegare la verità ad interessi di partito. È lecito avere opinioni diverse sui temi della democrazia parlamentare, del rapporto fra l’esecutivo ed il Parlamento e fra il governo centrale e le autonomie locali, sui limiti del bicameralismo perfetto, ma quando si approva una riforma delle istituzioni bisogna spiegare ai cittadini quali sono gli effetti reali, invece di mascherarli. Lasciamo perdere le banalità sulla semplificazione del procedimento legislativo (che viene semplificato tanto che si passa da una norma di 9 parole sul procedimento di formazione delle leggi ad una di 440 parole) e della riduzione dei costi della politica (chiediamoci quanto ci costano gli sprechi di Palazzo Chigi), il problema vero, se si giudica la riforma dal punto di vista delle autonomie territoriali è questo: la riforma valorizza o piuttosto schiaccia le autonomie locali, riportando nella competenza esclusiva dello Stato materie di specifico interesse regionale come il governo del territorio? Possono le autonomie locali tutelare l’interesse della popolazione ad un ambiente salubre, se, grazie alla riforma, non potranno più mettere becco nelle scelte del governo centrale in materia di impianti inquinanti, trivellazioni del territorio, infrastrutture strategiche, etc.? L’associazione di Medici per l’Ambiente in […]