Vezio De Lucia non è solo uno dei più grandi urbanisti italiani ma è anche la memoria storica di Roma, del suo territorio, della sua trasformazione sotto gli appetiti dei potenti, della sua anima. Vezio De Lucia Cosa pensa dell’attuale giunta capitolina, crede che Virginia Raggi sia nel posto giusto? Intanto se c’è, è meglio che resista. Credo sia presto per dare un giudizio definitivo, mi pare che la stampa si stia scatenando contro al di là del dovuto. Certo però, dato che uno degli elementi che lo caratterizzavano era l’impegno prioritario alla trasparenza, ci si sarebbe aspettati dal M5S, soprattutto a Roma, l’adesione al precetto evangelico «Sì sì, no no, il resto viene dal maligno». E invece non è così purtroppo: non vediamo prese di posizione nette e coerenti rispetto agli impegni presi prima. Questa incertezza, questa ambiguità e reticenza legittimano chi osserva che il movimento sta andando verso l’equiparazione con gli altri partiti. Sulle Olimpiadi invece sono stati coerenti. E me ne compiaccio, aspettiamo però di vedere gli atti formali. Ha dei dubbi sul No a Roma 2024 da parte della sindaca? Nessun dubbio, ma credo che siano sottoposti a pressioni inaudite. Tutta la stampa italiana, tranne poche eccezioni, continua a ritenere che ci sia spazio per un cambiamento del progetto per la candidatura, ed è una posizione sostenuta anche da sinistra. Perfino dal mio amico Paolo Berdini. D’altronde per il no alle Olimpiadi Stefano Fassina, candidato sindaco di Sinistra Italiana, si è avvalso della sua consulenza durante la campagna elettorale. Paolo Berdini sostiene però soprattutto che si possa tentare di sfruttare l’occasione per far finanziare le opere di cui la Capitale ha bisogno. Se è così è bene, afferma l’assessore all’Urbanistica, altrimenti niente Olimpiadi. Lei non crede che in questo senso potrebbero essere trasformate in un’opportunità? […]