Al posto tuo. Come i cacciatori hanno fregato gli ambientalisti

 

volpe

I nostalgici di X-Files (serie televisiva degli anni novanta) ricorderanno sicuramente la scena in cui la dottoressa Dana Scully, appena dopo aver accolto nella notte l’agente speciale Fox Mulder, riceve una telefonata dallo stesso che le dice: “Scully sono io. Dove sei?

In effetti Dana aveva appena commesso l’errore di introdurre in casa propria un cacciatore di taglie alieno.

A quanto pare la capacità di assumere le sembianze altrui è una particolarità dei cacciatori in generale, e non solo alieni.

L’art. 14 della Legge 157/92 [1] (“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”) stabilisce che “Le regioni… ripartiscono il territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata… in ambiti territoriali di caccia, di dimensioni subprovinciali…” (comma 1).

Nella zona delle Alpi gli ambiti territoriali di caccia prendono il nome di comprensori alpini.

In seguito la Provincia (che fa le veci della Regione) nomina un organo direttivo per ciascun ambito territoriale di caccia scegliendo i rappresentanti tra le tre associazioni maggiormente riconosciute a livello nazionale o regionale, con la seguente ripartizione: 3 rappresentanti delle associazioni venatorie, 3 rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, 2 rappresentati delle associazioni di protezione ambientale e infine 2 rappresentanti della Provincia esperti in materia di programmazione faunistico-venatoria (comma 10).

Medesimi concetti sono recepiti anche dalla Legge regionale veneta 50/93 [2].

È proprio l’organo di gestione di ogni ATC che ha in mano le redini della fauna selvatica in quel determinato territorio, in quanto:

“Il Comitato direttivo promuove e organizza le attività di ricognizione delle risorse ambientali e della consistenza faunistica, programma gli interventi per il miglioramento degli “habitat”, provvede all’attribuzione degli incentivi anche finanziari ai proprietari e ai conduttori dei fondi rustici per:

a) la ricostituzione di una presenza faunistica ottimale nel territorio;

b) le coltivazioni per l’alimentazione naturale dei mammiferi e degli uccelli, soprattutto nei terreni messi a riposo a seguito degli interventi previsti dal regolamento CEE 1094/88 e successive modifiche ed integrazioni; 

c) il ripristino di zone umide e di fossati; 

d) la differenziazione delle colture; 

e) la messa a dimora di siepi, cespugli e alberi adatti alla riproduzione della fauna selvatica; 

f) la tutela dei nidi e dei nuovi nati di fauna selvatica nonché dei riproduttori; 

g) la tabellazione, la difesa preventiva delle coltivazioni suscettibili di danneggiamento, la pasturazione invernale degli animali in difficoltà, la manutenzione degli apprestamenti di ambientamento della fauna selvatica.” (art. 21 co. 8 L.R. Veneto 50/93)

Dunque gli animali selvatici sono, di fatto, soggetti al potere dei comitati direttivi degli ATC, nominati e incaricati dalla Provincia.

In seguito, “ogni cacciatore, previa domanda all’amministrazione competente, ha diritto all’accesso in un ambito territoriale di caccia o in un comprensorio alpino compreso nella regione in cui risiede e può avere accesso ad altri ambiti o ad altri comprensori anche compresi in una diversa regione, previo consenso dei relativi organi di gestione.” (art. 14 co. 5 L. 157/92)

Ecco che i cacciatori diventano soci di uno o più ambiti territoriali di caccia: l’ATC individua oltreché uno spazio fisico anche una struttura associativa (art. 21 co. 2 L.R. Veneto 50/93).

È subito evidente la sproporzione che c’è tra cacciatori e protezionisti: cacciatori 3 rappresentati nell’ATC, ambientalisti 2.

Ma negli ATC padovani (e con tutta probabilità in innumerevoli altri italiani) la situazione è molto peggiore di quella sopra descritta:

  • con Decreto prot. n. 18429 del 12 febbraio 2008, l’allora Presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin, nominò il Comitato Direttivo dell’A.T.C. PD3.

I “due rappresentanti designati dalle strutture locali delle Associazioni di protezione ambientale” rispondono al nome di Bertan Walter e Scremin Loris.Bertan Walter figura tra i componenti della Giunta di Federcaccia Padova[3] ed è Presidente di Sezione della Federcaccia di Trebaseleghe (PD) [4].

Scremin Loris figura come Vice Presidente della Sezione ACV (Associazione Cacciatori Veneti) di San Martino di Lupari (PD)[5];

  • con Decreto prot. n. 18415 del 12 febbraio 2008, l’ex Presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin, nominò il Comitato Direttivo dell’A.T.C. PD2, indicando come “due rappresentanti designati dalle strutture locali delle Associazioni di protezione ambientale Stella Oscar, Soffia Francesco”.

Oscar Stella è Presidente di Federcaccia Padova [6], Vice Presidente di Federcaccia Veneto [7] e Presidente di Sezione della Federcaccia di Cervarese S.Croce (PD) [8].

Soffia Francesco è nella Giunta di Federcaccia Padova [9];

  • con Decreto prot. n. 0016781/2012 del 31 gennaio 2012, l’allora Presidente della Provincia di Padova Barbara Degani, ha nominato il Sig. Ottorino Scquizzato “componente del Comitato Direttivo dell’Ambito Territoriale di Caccia PD3, in rappresentanza delle Associazioni di protezione ambientale ed in sostituzione del dimissionario Sig. Loris Scremin.”

Ottorino Scquizzato è stato indicato dall’Associazione “Ambiente e è vita”, associazione che partecipa alle kermesse venatorie dell’Associazione Cacciatori Veneti [10];

  •  con Decreto prot. n. 0063619/14 del 6 maggio 2014, l’ex Vice Presidente della Provincia di Padova Mirko Patron, ha nominato il Comitato Direttivo dell’Ambito Territoriale di Caccia PD1, indicando come rappresentanti delle Associazioni di protezione ambientale Zanon Ervè e Nalon Chiara.

Zanon Ervè è Presidente di Sezione della Federcaccia di Cadoneghe (PD) [11] [12] [13].

Cosa a proposito dei commissariati ATC PD4 [14] [15] e PD5?

  •  Con Decreto di Reg. 73 del 14 giugno 2016, l’attuale Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo ha nominato Leonardo Martinello Commissario dell’Ambito Territoriale di Caccia PD4.

Leonardo Martinello è politico di professione e responsabile nazionale del settore caccia per l’UDC (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro).

È noto per le sue dichiarazioni a favore della caccia in deroga in Veneto e sono sue le parole: «Bisogna attivarsi perchè già da domani i cacciatori riprendino (errore suo NdR) la caccia a storno, pispola, fringuello e peppola. L’UDC è pronto a sostenere qualsiasi provvedimento che dia certezze ai cacciatori sulla caccia in deroga..»[16][17][18];

  • con Decreto prot. n. 0116911/14 del 28 agosto 2014, l’ex Vice Presidente della Provincia di Padova Mirko Patron ha nominato Mario Bacchin Commissario dell’A.T.C. PD5.

Mario Bacchin compare nell’organigramma di Federcaccia Padova tra i componenti del Consiglio[19], è stato proposto come “federcacciatore emerito 2006”[20] ed è Presidente di Sezione della Federcaccia di Correzzola (PD) [21].

Cosa a proposito dei 2 rappresentanti degli enti locali (Provincia) esperti in materia di programmazione faunistico-venatoria e previsti per legge (art. 14 co. 10 L. 157/92 e art. 21 co. 5 lett. d) L.R. Veneto 50/93) nel consiglio direttivo di ogni ATC?

  •  con Decreto prot. n. 18415 del 12 febbraio 2008, l’ex Presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin, nominò il Comitato Direttivo dell’A.T.C. PD2, indicando come “due rappresentanti della Provincia esperti in materia di programmazione faunistico-venatoria Filippi Luigi e Gomiero Mariano”.

Gomiero Mariano compare nell’organigramma di Federcaccia Padova tra membri del Collegio dei Revisori dei Conti[22];

  •  con Decreto prot. n. 0063619/14 del 6 maggio 2014, l’ex Vice Presidente della Provincia di Padova Mirko Patron, ha nominato il Comitato Direttivo dell’Ambito Territoriale di Caccia PD1, indicando come “due rappresentanti della Provincia esperti in materia di programmazione faunistico-venatoria Bison Giorgio, Bison Nevio”.

Nevio Bison è Presidente della Sezione di Federcaccia a Grantorto (PD)[23] e di Giorgio Bison abbiamo lungamente parlato qui https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/05/21/inchiesta-sul-recupero-della-fauna-selvatica-a-padova-un-clamoroso-caso-di-conflitto-di-interessi/: Presidente della Federazione Italiana Della Caccia nella sezione comunale di Villafranca Padovana (PD), membro “UCIM” (“UNIONE CACCIATORI ITALIANI MIGRATORISTI”) nonché Presidente del Centro recupero fauna selvatica “Il Gheppio” di Villafranca Padovana [24], l’unico ancora esistente dopo la chiusura della LIPU Padova, lasciata affondare senza finanziamenti, senza strutture, senza convenzioni e senza considerazione [25].

Come sta in piedi tutto questo?

Ne abbiamo già accennato qui “Biologo sbugiarda Federcaccia Padova, al resto ci pensa il GrIG“: tra le Associazioni di Protezione Ambientale riconosciute [26] dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare troviamo i nomi di “Ekoclub International” e di “Ambiente e/è Vita”.

Si tratta di associazioni che si autodefiniscono ambientaliste che mettono “l’uomo al centro del sistema ambiente” [27] e che fanno capo ad associazioni venatorie come Federcaccia, Associazione Cacciatori Veneti e così via.

La “centralità dell’uomo rispetto all’ambiente” è, per un’associazione ambientalista propriamente detta, una contraddizione in termini.

Sono state costituite appositamente allo scopo di sottrarre spazio alle vere associazioni ambientaliste, occupare posti di potere, entrare nelle commissioni, partecipare alle audizioni in qualità di associazioni di protezione ambientale, intercettare fondi e finanziamenti, entrare in possesso e gestire aree naturali protette, provocare confusione sui mezzi di comunicazione e nell’opinione pubblica riguardo gli orientamenti e le prese di posizioni ambientaliste, ecc.

Lo stesso sistema viene declinato in molti modi: anche “Il Gheppio” di Villafranca Padovana, gestito interamente da cacciatori, è denominato “Associazione Ornitologica di Volontariato” quasi fosse un’altra Lega Italiana Protezione Uccelli (per modo di dire…).

Questo sistema di dominio e possesso esclusivo della fauna selvatica padovana, dalla culla alla tomba, è perfettamente collaudato e vede coinvolti tutti, dai vertici istituzionali fino al cacciatore comune.

Tutta la fauna selvatica padovana passa per le mani dei cacciatori, e solo per le loro.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Veneto

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[1] http://www.lalupusinfabula.it/Approfondimenti/testo-legge-157-caccia.htm

[2] https://www.regione.veneto.it/static/www/agricoltura-e-foreste/LR_9_dicembre_1993_n_50.pdf

[3] http://www.federcacciapadova.it/organigramma.asp

[4] http://www.federcaccia.org/sezioni_comunali.php?idp=PD&nomep=Padova

[5] http://www.associazionecacciatoriveneti.it/comuni.asp?page=2&prov=2

[6] http://www.federcacciapadova.it/organigramma.asp

[7] http://www.federcaccia.org/regione_struttura.php

[8] http://www.federcaccia.org/sezioni_comunali.php?idp=PD&nomep=Padova

[9] https://www.facebook.com/federcacciapadova/posts/671093192981713

[10] http://www.associazionecacciatoriveneti.it/news_dett.asp?news=73&page=9

[11] http://www.federcaccia.org/sezioni_comunali.php?idp=PD&nomep=Padova

[12] http://www.federcaccia.org/news_show.php?idn=3396

[13] http://www.federcacciapadova.it/sezioni_comunali.asp

[14] http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/06/14/news/caccia-ambito-commissariato-le-doppiette-protestano-1.13661796

[15] http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/06/20/news/leonardo-martinello-guida-l-ambito-di-caccia-pd4-1.13695658

[16]http://www.bighunter.it/tabid/207/mid/729/newsid729/4043/dnnprintmode/true/Default.aspx?SkinSrc=%5BG%5DSkins%2F_default%2FNo+Skin&ContainerSrc=%5BG%5DContainers%2F_default%2FNo+Container

[17] http://www.faunalibera.it/?id=caccia_in_deroga

[18] http://www.andreazanoni.it/it/news/post/ecco-il-cosiddetto-teorema-zanoni.html

[19] http://www.federcacciapadova.it/organigramma.asp

[20] http://www.federcaccia.org/federcacciatori_emeriti.php

[21] http://www.federcaccia.org/sezioni_comunali.php?idp=PD&nomep=Padova

[22] http://www.federcacciapadova.it/organigramma.asp

[23] http://www.federcaccia.org/sezioni_comunali.php?idp=PD&nomep=Padova

[24] http://www.ilgheppio.org/wp/contatti/

[25] http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/05/16/news/la-lipu-libera-i-rapaci-e-chiude-l-ospedale-dove-curava-i-volatili-1.13484363

[26] http://www.minambiente.it/pagina/elenco-delle-associazioni-di-protezione-ambientale-riconosciute-0

[27] http://www.ambientevita.it/caccia,20,274.html

 

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