Ogm, Mipaaf invoca astensione al voto ma Italia vota Si

 

Il 27 gennaio 2017 si è tenuta una riunione del Comitato permanente e del Comitato di regolazione in seno all’Unione europea per prorogare l’autorizzazione per il Mon810 e per autorizzare ex novo i mais Bt11 e TC1507, gli OGM delle maggiori multinazionali dell’alimentazione: Pioneer e Bayer/Monsanto.

Nonostante l’impegno no OGM espresso in questi anni dal Parlamento e dal Governo, l’Italia ha espresso, in Europa, voto positivo.

Per questo motivo la portavoce del M5S in Senato Elena Fattori, da sempre in prima linea nella lotta agli OGM, ha presentato un’interrogazione alla quale oggi il Ministero dell’Agricoltura ha dato risposta.

Premesso che sono tre i ministeri che decidono in maniera congiunta sui destini legati all’introduzione in commercio e coltivazione degli OGM (Ambiente, agricoltura e Salute), il vice Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali, Andrea Olivero, ha espresso unicamente la posizione del MIPAAF.

In pratica il Ministero delle politiche agricole, ha fatto sapere che in virtù del decreto legislativo 227 e del precedente decreto ministeriale del 2015 di divieto di coltivazione di OGM su territorio nazionale, la questione posta in sede di comitato nella Commissione Europea, non riguarderà il nostro paese dove la coltivazione dei nuovi OGM rimarrà vietata.

Il ministero ha proposto per questo motivo il voto di astensione, proposta evidentemente disattesa in quanto l’Italia ha votato favorevolmente agli OGM.

Ora tutto dipenderà dal prossimo comitato di luglio dove il MIPAAF ha dichiarato di voler mantenere il voto di astensione come linea politica.

Un atto decisamente grave in un organo collegiale, come quello dei comitati tecnici, dove servono numeri e proporzioni di voto molto restrittive per approvare o respingere una proposta e anche un solo voto ha un peso enorme“, specifica il M5S.

Si ricorda che in caso di mancato raggiungimento di una maggioranza qualificata, la palla passerebbe alla Commissione Europea che potrà decidere in maniera arbitraria“.

Mentre trovo quasi coerente il voto di astensione, in sede europea, da parte di un Paese come l’Italia che è OGM free, ci preoccupa molto il voto positivo e questo scollamento tra ministeri che sottolinea come le pressioni pro OGM agiscano a dispetto della forte volontà popolare e parlamentare” dichiara la Sen. Elena Fattori alla fine della seduta di risposta all’interrogazione e aggiunge:” Lasciare infatti che sia la Commissione Europea a decidere vuol dire aprire le porte alle grandi lobbies OGM, lasciando il cerino in mano ai singoli governi che legifereranno secondo convenienza economica e politica del momento“.

 

(Articolo di Agricolae, pubblicato con questo titolo l’8 marzo 2017 sul sito online “Il Velino”)

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