Ricorso contro il decreto Sblocca Italia sugli inceneritori: si è svolta l’udienza sulla richiesta di istanza cautelare

 

Su questo stesso sito il 28 gennaio 2017 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il Movimento LEGGE RIFIUTI ZERO per l’ECONOMIA CIRCOLARE e VAS ottengono il primo risultato del ricorso al TAR contro il Decreto attuativo dello SBLOCCAITALIA sugli inceneritori”, che dava notizia della Ordinanza n. 1367 del 26 gennaio 2017 con cui la Prima Sezione del TAR ha ingiunto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di produrre entro 40 giorni una semplice ma “dettagliata relazione” ed ha fissato al 22 marzo 2017 la nuova udienza per la trattazione della sospensiva cautelare (vedi http://www.vasonlus.it/?p=42593)

Al di fuori dei termini di tempo utili per depositare la relazione richiesta, il 18 marzo 2017 è stata depositata una nota che il 15 marzo il Ministero dell’Ambiente ha trasmesso all’Avvocatura Generale dello Stato, che evidentemente non ha ritenuto di fare propria.

Dalle ore 9,00 di stamattina davanti alla sede del TAR di via Flaminia è stato organizzato un presidio nazionale per attendere che l’Avv. Antonello Ciervo relazionasse sullo svolgimento dell’udienza non aperta al pubblico.

Verso le ore 10,30 l’Avv. Antonello Ciervo ha fatto sapere che l’Avvocatura Generale dello Stato, benché presente prima dell’udienza, non si è poi presentata quando la Sezione Prima del TAR ha dato inizio alla seduta.

Oltre all’Avv. Antonello Ciervo in rappresentanza dell’associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) e del Movimento LEGGE RIFIUTI ZERO che hanno promosso il ricorso n. 14990/2016, all’udienza si è presentata l’Avv. Carmela Auriemma che si è costituita ad adiuvandum a nome e per conto del Comitato Donne 29 agosto di Acerra e delle Mamme per la salute e l’ambiente di Venafro, interessate dagli inceneritori che si vorrebbero realizzare nel loro territorio.

L’Avv. Ciervo ha fatto presente ai partecipanti al presidio che in questi casi l’eventuale Ordinanza del TAR sulla richiesta di sospensiva dovrebbe avvenire entro 24-48 ore, a meno che la Prima Sezione del TAR decida di rimettere alla Corte di Giustizia Europea il compito di decidere sulla Violazione e/o falsa applicazione della Direttiva 2008/98/CE sulla “gerarchia dei rifiuti”, che è parte non secondaria del ricorso.

C’è quindi da aspettare fino a domani o a dopodomani.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

 

 

 

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