Rosario Fiorentino: caro Isaia Sales non sono d’accordo sulla tua analisi del fenomeno camorra

Articolo tratto da “PoliticaInPenisola”.
Oggi ho letto con attenzione l’articolo a firma di Isaia Salesla guerra di camorra del tutti contro tutti “ pubblicato sul quotidiano “Il Mattino “ di domenica 04 giugno 2017 . Un articolo o commento monco, privo di elementi essenziali di analisi scientifica di cosa è avvenuto negli ultimi 20 anni a Napoli ed in Campania, fuorviante.

Gli omicidi di camorra sono strutturali ed organici a questo territorio. Non è da oggi che lo Stato ed i cittadini sono spettatori di un vero e proprio massacro di adepti, capi e gregari ma anche di tanta gente che subisce la prepotenza quotidiana in ampie zone dove l’assenza dello Stato ormai è conclamata da anni.
Su tutto il territorio campano ed in special modo sulle aree dove si destrutturano nuove alleanze, nuove famiglie e nuovi equilibri e dove purtroppo la faccia del malaffare assomiglia sempre di più a quella delle Istituzioni e della politica. Questo è il cambiamento avvenuto nelle camorre ed è qui che la politica e le istituzioni democratiche fanno una pessima figura. Dove si assiste e non da oggi ad una caduta di azione repressiva degna di questo nome.

Dove manca una adeguata azione investigativa che attacchi i patrimoni e non si conoscono le famose informative che davano spunto investigativo. Domandiamoci il perché? L’analisi storica dell’Ottocento oppure lo scontro tra cutoliani e nuova famiglia fanno parte dei libri di storia che servono tanto ma non basta più e non sono in grado di spiegare fenomeni di intrecci e simbiosi politica camorra economia legale e criminale.

Non si tratta di anarchia, ma di spostamenti di poteri e controllo del territorio di aree omogenee di degrado ed aree ad elevato sviluppo economico e quindi interessati al riciclo di denaro provenienti dal traffico di attività illecite comprese le mazzette che oramai dilagano. Le nostre fonti di informazione ci dicono che stiamo messi male. Caro Isaia Sales i cittadini hanno bisogno di ben altro.

Referente regionale

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