Archivi Giornalieri: 9 Maggio 2018
Guido pollice, Presidente di Vas, ha inviato a nome di tutta l’associazione un messaggio di solidarietà e di affettuosa vicinanza a Giovanni Impastato, fratello di Peppino e a tutti gli amici e compagni che si apprestano a ricordarlo in molte manifestazioni prima fra tutte quella di Cinisi. Ecco un bel ricordo da RaiNews http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/40-anni-fa-uccisione-di-peppino-impastato-una-vita-contro-la-mafia-a645d945-c804-460b-8330-3181c95e2bab.html Un ricordo di Guido Pollice durante un incontro dell’Anpi Niguarda a Milano https://www.youtube.com/watch?v=FDEvbAQ1faw
Un’associazione chiede all’Agenzia del Demanio la concessione dell’isola di Poveglia per un periodo limitato, pari a sei anni, perché intende realizzare un progetto di recupero di aree abbandonate, sia pure limitatamente alle parti non edificata e a due piccoli edifici. A tal proposito, si rende disponibile a impegnare anche una consistente somma di denaro per svolgere le necessarie attività, integrate anche dall’intervento volontario degli associati. L’Agenzia del Demanio, però, dopo aver consultato la Direzione generale, rifiuta il rilascio della concessione in ragione della necessità di valutare insieme alla neocostituita giunta comunale quale destino delineare per il bene oggetto dell’istanza. La Direzione regionale veneta dell’Agenzia, infatti, aveva prospettato alla Direzione generale centrale di Stato la possibilità di manifestazioni di interesse all’acquisto da parte di altri soggetti e aveva chiesto se non fosse opportuno procedere attraverso l’emanazione di un bando aperto. A sua volta la Direzione generale centrale di Stato dell’Agenzia, evidentemente anch’essa incerta sul da farsi, aveva suggerito l’opportunità di svolgere prima una consultazione con la neocostituita giunta comunale per prendere la decisione finale e quindi l’opportunità di rifiutare la concessione per non pregiudicare esiti alternativi dell’assegnazione dell’isola. Cosa ha deciso il giudice Ebbene, il giudice amministrativo dichiara illegittimo il rifiuto per difetto di motivazione. Osserva, infatti, il giudice che le ragioni addotte dall’Agenzia appaiono solo apparenti dal momento che il temporaneo uso della richiesta avanzata dall’associazione non preclude qualunque destinazione alternativa dell’isola, soprattutto se si considerano i tempi ordinari delle procedure di privatizzazione ma anche delle altre procedure che richiedono l’emissione di un bando. D’altra parte, osserva il giudice, anche ad ammettere che un impiego alternativo possa essere perseguito nelle more dell’esercizio della concessione, nulla avrebbe comunque impedito all’amministrazione di agire in via di autotutela e quindi riprendere possesso del bene per realizzare altri obiettivi. Pertanto, la motivazione addotta del rifiuto non pare davvero essere capace di esprimere una coerente logica spiegazione […]
BRUXELLES – La settimana prossima l’Italia e altri cinque Paesi, tra cui Germania, Francia e Gran Bretagna, potrebbero essere deferiti alla Corte di Giustizia Ue per aver violato le norme europee antismog. La decisione, che per quanto riguarda l’Italia dovrebbe riferirsi al superamento dei limiti di Pm10, attesa da molti mesi è stata rimandata più volte, ma secondo quanto apprende ANSA potrebbe essere adottata dal collegio dei commissari mercoledì prossimo per essere annunciata giovedì 17 maggio. La Commissione sarebbe pronta a deferire in Corte sei dei nove paesi convocati d’urgenza a Bruxelles alla fine dello scorso gennaio a causa delle ripetute violazioni della normativa Ue sulla qualità dell’aria, in particolare dei limiti di biossido di azoto (NO2) e di particolato (Pm10). Con l’Italia dovrebbero esserci Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria e Romania. Convocati il 30 gennaio dal commissario Ue all’ambiente Karmenu Vella, i Paesi (oltre a questi 6 anche Spagna, Slovacchia e Repubblica ceca) avevano illustrato le misure che intendevano prendere per ridurre i livelli di emissioni inquinanti nell’aria dei centri urbani. Per alcuni di questi, come la Spagna, sembra che la situazione sia migliorata negli ultimi mesi. Per gli altri la Commissione potrebbe procedere al primo deferimento in Corte. (ANSA dell’8 maggio 2018, ore 11:34)
Il 4 maggio 2018 si è svolta la Conferenza Stampa organizzata per illustrare lo straordinario risultato ottenuto con l’Ordinanza n. 4574 del 24 aprile 2018 con cui il TAR Lazio, ha rimesso alla Corte di Giustizia Europea il giudizio di merito sulle questioni pregiudiziali sollevate nel ricorso (proposto dalle associazioni VAS e Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare) sulle evidenti difformità tra le norme europee (Direttive 2008/98/CE e 2001/42/CE) e quanto stabilito nella Legge 133/2014 ex Sblocca Italia. Si riportano di seguito i cinque video integrali degli interventi alla Conferenza Stampa. Relazione generale di apertura di Massimo Piras https://www.youtube.com/watch?v=3tn67YLxy6I&t=272s Relazione giuridica del prof. Federico Pernazza https://www.youtube.com/watch?v=g3CCP4GaFF8&t=36s Relazione giuridica del prof. Antonello Ciervo https://www.youtube.com/watch?v=NkirTVOA5XI Relazione giuridica dell’avv. Carmela Auriemma https://www.youtube.com/watch?v=FTBCX-VNUgE&t=26s Relazione tecnica dell’ing. Piergiorgio Rosso https://www.youtube.com/watch?v=82_IoUzezbw Al termine della Conferenza Stampa è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni presenti il testo di una mozione al parlamento italiano, per l’annullamento del DPCM 10.8.2017, ed al parlamento europeo per il supporto politico alla sentenza in itinere, consegnata ai rappresentanti alla Camera dei gruppi LeU e M5S.
Fermiamo l’Ecocidio in Europa’ (‘End Ecocide in Europe’) è una iniziativa di un gruppo di cittadini impegnati in tutta Europa volta a introdurre un nuovo crimine all’interno dell’Unione Europea e oltre: l’Ecocidio (ecocide). Eco-cidio deriva dal greco oikos che significa casa e dal latino caedere che significa distruggere, demolire, uccidere: ecocidio si può intendere dunque come la distruzione della nostra casa. Essenzialmente, l’ecocidio è la distruzione estensiva o il danno a ecosistemi che sta devastando persone in tutto il mondo, ma la sua definizione legale é: “L’Ecocidio è la distruzione estensiva, il danno o la perdita di ecosistemi di un dato territorio da parte di agenti umani o altre cause ad un livello tale da compromettere seriamente il pacifico godimento degli abitanti di questo territorio”. Fra gli esempi di ciò che potrebbe potenzialmente costituire Ecocidio si citano: – sabbie bituminose di Alberta, (riconosciuto come il progetto più dannoso per il pianeta, è il primo in classifica, noto anche come ‘dirty oil’ (olio sporco) in inglese a causa dei suoi effetti dannosi (se le espansioni previste procedono, le sabbie bituminose causeranno la perdita di vasti tratti di foresta boreale e torbiere equivalenti all’area dell’Inghilterra); – la fratturazione idraulica, comunemente nota come fracking, che è una tecnica utilizzata per estrarre idrocarburi come il gas naturale e il petrolio dal terreno; -lo spianamento delle montagne che è una tecnica di estrazione mineraria (giacimenti di carbone interi vengono rimossi dalla cima di una montagna, collina o cresta rimuovendo il suolo che li ricopre); – spopolamento delle api – dal 2008 è evidente che il pesticida clothianidin (o clotianidina) costituisce una minaccia mortale per le api ( questo pesticida agisce sul sistema centrale nervoso non solo degli insetti che intende uccidere ma anche tutti gli altri, come per esempio le api). VAS ha aderito alla […]
È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 12 febbraio 2018 il primo elenco degli alberi monumentali d’Italia (decreto M.I.P.A.F. – Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale 19 dicembre 2017, n. 5450), predisposto ai sensi dell’art. 7 della legge 14 gennaio 2013, n. 10 sull’incremento del verde pubblico e del relativo decreto attuativo del 23 ottobre 2014. L’elenco si suddivide in due parti: la prima riguarda gli alberi monumentali il cui procedimento di individuazione è stato completato, la seconda è relativa agli alberi monumentali il cui procedimento di individuazione è in corso di definizione. Ben 2.407 alberi monumentali del Bel Paese, una vera ricchezza straordinaria e unica naturalistica, paesaggistica, storico-culturale. Il più vecchio risulta S’Ozzastru, l’Olivastro, un esemplare di Olivo selvatico (Olea europaea) che vive a Santu Baltòlu di Karana, in Comune di Luras (SS). Dovrebbe avere più di 4.000 anni. Fra i più imponenti, la Quercia di Pinocchio o Quercia delle Streghe, un magnifico esemplare di Roverella (Quercus pubescens) di 600 anni, a Gragnano, nel territorio comunale di Capannori (LU). Conoscerli, amarli, difenderli è una scelta di civiltà. elenco degli alberi monumentali d’Italia (prima parte (procedura completata) Abruzzo – aggiornato al 19/12/2017 (17.12 KB) Bolzano – aggiornato al 19/12/2017 (13.67 KB) Campania – aggiornato al 19/12/2017 (170.14 KB) Friuli – aggiornato al 19/12/2017 (77.14 KB) Liguria – aggiornato al 19/12/2017 (21.61 KB) Marche – aggiornato al 19/12/2017 (25.85 KB) Piemonte – aggiornato al 19/12/2017 (39.43 KB) Sardegna – aggiornato al 19/12/2017 (89.52 KB) Toscana – aggiornato al 19/12/2017 (46.8 KB) Umbria – aggiornato al 19/12/2017 (14.21 KB) Veneto – aggiornato al 19/12/2017 (22.25 KB) Basilicata – aggiornato al 19/12/2017 (52.25 KB) Calabria – aggiornato al 19/12/2017 (58.46 KB) Emilia Romagna – aggiornato al 19/12/2017 (63.08 KB) Lazio – aggiornato al 19/12/2017 (48.76 KB) Lombardia – aggiornato al 19/12/2017 (59.94 KB) Molise – aggiornato al 19/12/2017 (13.41 KB) Puglia – aggiornato al 19/12/2017 (18.07 KB) Sicilia – […]