Archivi Giornalieri: 18 Giugno 2018
Diretta Streaming dell’Assemblea di sabato 16 giugno 2018 nella sede di Arci con gli interventi dei giuristi, il successivo intervento tecnico di Massdimo Piras e quello del Presidente di VAS Guido Pollice (al minuto 2:00:50) nonché degli ospiti istituzionali e delle sei associazioni nazionali aderenti alla Campagna #SbloccaItaliaGameover. Vincenzo Bisbiglia, giornalista del Fatto Quotidiano che ha moderato l’assemblea con Vincenzo Bisbiglia e Massimo Piras Massimo Piras coordinatore nazionale del Movimento e promotore del ricorso al TAR Lazio prof. Federico Pernazza, capo studio legale del Movimento prof. Antonello Ciervo, l’avvocato che ha costruito il ricorso del Movimento l’avv. Carmela Auriemma, legale del Comitato Donne 29 agosto di Acerra NA e delle Mamme salute ed ambiente di Venafro IS il prof. Paolo Maddalena, ex presidente emerito della Corte Costituzionale Guido Pollice, presidente nazionale VAS onlus Angelo Consoli, presidente ass. CETRI-TIRES e portavoce europeo di Jeremy Rifkin Filippo Sestito, commissione ambiente nazionale ARCI prof. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente fondazione UniVerde portavoce dell’ass. Konsumer Italia Carmine Piscopo, assessore del Comune di Napoli Vincenzo Campo, sindaco M5S di Pantelleria con Massimo Piras Elly Schlein, europarlamentare gruppo sinistra unita Claudia Zuncheddu medico ISDE di Cagliari e portavoce per Zero Waste Sardegna con Vittorio Ballestrazzi, Bernardino Piras eMarcello Paolozza Paolo Berdini, urbanista Sandra Poppi e Vittorio Ballestsrazzi del Comitato Salute ambiente di Modena con Angelo Consoli e Alfonso Pecoraro Scanio
Il caso Aquarius, tra le altre polemiche, ha fatto riemergere quella sul ruolo delle navi delle ong che nel Mediterraneo si occupano di soccorrere i migranti in difficoltà. La sequela di accuse mosse da una certa frangia politica a queste organizzazioni è lunga e riassumibile in poche parole: fanno affari grazie ai migranti. Eppure, guardando ai bilanci delle ong contro cui tanto la Lega, quanto il M5s puntano il dito, quello che emerge è che di soldi pubblici delle povere casse italiane per i soccorsi non vi è neppure l’ombra. E che, facendo qualche calcolo basato sui bilanci del ministero del Tesoro, solo nel 2017 il lavoro di queste ong, finanziato da privati, ha consentito un risparmio ai contribuenti italiani di quasi 1 miliardo di euro. Ma vediamo come. I soccorsi Nel 2017, su 114.286 migranti soccorsi in mare, le ong ne hanno accolti sulle loro imbarcazioni 46.601, poco più di un terzo. Oltre il 60% è stato soccorso dalla Guardia costiera, dalla Marina militare, Guardia di Finanza e altre unità militari, oltre che navi mercantili. Guardando i dati degli ultimi 3 anni, quello che emerge è che i soccorsi delle ong non hanno aumentato il numero dei migranti sbarcati sulle nostre coste: tra il 2016 e il 2017, infatti, questo numero è crollato da 178mila a 114mila, più di 60mila in meno. E il numero di persone soccorse dalle ong è rimasto intatto: 46.796 nel 2016 e 46.601 nel 2017. A testimonianza che i fattori di spinta all’emigrazione via mare nel Mediterraneo sono altri. Ma non solo: il combinato disposto di aiuti delle ong e riduzione delle partenze, ha consentito alle unità del governo italiano e dell’Ue di ridurre le operazioni, con un evidente risparmio per le casse pubbliche. Per i soccorsi sono stati spesi 780 milioni nel 2017 contro gli […]