I Lunedì di Pollice – Puntata n. 47

 

 

La prossima settimana per gli ambientalisti ricorre un importante appuntamento e data da ricordare la nascita del Club di Roma ?

Il 17 e il 18 ottobre si terrà a Roma una manifestazione per ricordare il 50° anniversario della fondazione del Club di Roma. Gli anni sessanta, mezzo secolo fa, erano turbolenti, di tensioni fra le potenze nucleari, di guerre per le materie prime e di rapido aumento della popolazione soprattutto nei paesi appena liberati dal colonialismo.

Aurelio Peccei, uno degli intellettuali più attenti al destino dell’umanità, decise di riunire a Roma un gruppo di studiosi e imprenditori, costituitisi poi in Club di Roma, al fine d studiare la “difficile situazione” dell’umanità e di cercare dei rimedi e incontrando esperti di vari paesi.

Vogliamo allora ricordare che lo studio di Forrester si tradusse in un libro ?

Ecco si tratta di una pubblicazione importante, curata dagli allievi del ricercatore americano, che apparve in tutti i paesi nel giugno 1972, esce in concomitanza con la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano di Stoccolma col titolo “I limiti dello sviluppo” che nella sua conclusione ci dice, in un pianeta di risorse limitate, l’aumento della popolazione e la crescita della produzione agricola e industriale e dei conseguenti inquinamenti e impoverimento delle riserve di risorse naturali, non avrebbe potuto continuare a lungo. La soluzione andava cercata nel raggiungimento di una situazione di equilibrio in cui cibo e beni materiali fossero prodotti in modo da non danneggiare, con gli inquinamenti, l’ambiente naturale e la salute di una popolazione stazionaria.

Dopo l’intuizione della pubblicazione dei “Limiti dello sviluppo” come si è evoluto il lavoro di Peccei ?

Col passare del tempo gli avvertimenti del Club di Roma furono accantonati e il gruppo continuò il suo lavoro, anche dopo la morte di Peccei avvenuta nel 1984. Ecco il 17 e 18 ottobre si celebra a Roma il 50° anniversario della sua fondazione con la pubblicazione di un nuovo rapporto che suggerisce vari possibili rimedi come l’uso di energia solare, il riciclo dei prodotti usati, la progettazione di prodotti a vita lunga, in modo da far durare di più le risorse naturali scarse.

Il Club di Roma ha continuato le sue attività e la pubblicazione di vari altri libri, come il recentissimo “Come on” (pubblicato da Giunti editore), che hanno illustrato molte proposte di azioni sociali e tecnologiche con cui allontanare o almeno attenuare i danni ambientali e l’impoverimento delle risorse naturali; uso di energia solare, riciclo dei prodotti , progettazione di prodotti duraturi, eccetera.

A 50 anni dal 68, possiamo dire che l’ecologia e l’ambientalismo stanno ancora cercando una strada ma sopratutto un nuovo leader ?

La differenza fra ricchi e poveri è aumentata; le montagne dei crescenti rifiuti della società dei consumi avvelenano i campi, esplodono le città sovraffollate, i rumori di guerra si moltiplicano e cresce il commercio delle armi, al punto da spingere il papa Francesco a scrivere una enciclica “ecologica” e ad avvertire continuamente che il mondo, specie quello dei ricchi, deve cambiare.

Come aveva scritto Peccei nel 1972, la “situazione dell’umanità è difficile” e può migliorare con coraggio e lungimiranza. Chi sa che qualche uomo politico, magari di sinistra, leggendo il libro sui “Limiti” non sia indotto a interrogarsi su un progetto di sviluppo umano piuttosto che di “crescita” di beni materiali e di soldi ?

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