Senza riacquisire il parere della Commissione Ambiente, che era stato negativo, Zingaretti rinomina gli stessi due Presidenti decaduti perché si sono offerti di decurtarsi lo stipendio

 

Dal 3 luglio 2018 sono scadute tutte le cariche degli organi degli Enti di gestione di 13 aree naturali protette istituite dalla Regione Lazio, dal Presidente ai membri dei Consigli Direttivi: questi ultimi debbono essere a tutt’oggi ancora insediati.

La nomina dei Presidenti, prima ancora che dei membri dei Consigli Direttivi, che andavano comunque insediati a partire dal 4 luglio 2018, ricopre una particolare importanza per il fatto che sono i “rappresentanti legali” del rispettivo Ente, a cui deve essere quindi assicurata la continuità di questa rappresentanza: così non è stato.

Fino a che non è entrata in vigore la legge regionale n. 7 del 22 ottobre 2018, che obbliga ora alla scelta anche dei Presidenti previo avviso pubblico, il procedimento che porta al decreto di nomina di ognuno dei Presidenti dei 13 Enti di gestione è partito da uno schema di decreto che predispone l’Assessore all’Ambiente Enrica Onorati con la indicazione di un unico candidato per ogni Ente, di cui non vengono chiarite a monte le motivazioni che hanno portato a questa scelta univoca ed unilaterale.

Ai sensi del 3° comma dell’art. 55 dello Statuto della Regione Lazio, sullo schema di decreto proposto dall’Assessore all’Ambiente è obbligatorio acquisire il parere preventivo della VIII Commissione Ambiente.

Il 6 luglio 2018 è iniziato l’iter del procedimento con la designazione dei candidati a Presidenti, non si sa in base a quali criteri, ma solo il successivo 23 luglio l’Assessore all’Ambiente ha predisposto la proposta degli schemi di decreto relativi però soltanto a 9 aree naturali protette, che il successivo 27 luglio ha inviato al Presidente del Consiglio Regionale che a sua volta il 31 luglio 2018 li ha trasmessi alla VIII Commissione Ambiente, per l’acquisizione del parere.

Il 17 settembre 2018 la VIII Commissione Ambiente ha espresso parere favorevole agli schemi di decreto relativi ai parchi naturali dell’Appia Antica, dei Castelli Romani, di Bracciano Martignano, dei Monti Aurunci, dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e dei Monti Simbruini, nonché della riserva naturale di Nazzano-Tevere Farfa: i rispettivi Presidenti sono stati nominati dal Governatore Nicola Zingaretti con altrettanti decreti emanati il 28 settembre 2018, pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 82 del 9 ottobre 2018. (vedi http://www.vasroma.it/su-questo-stesso-sito-il-18-settembre-2018-e-stato-pubblicato-un-articolo-dal-titolo-lazio-m5s-maggioranza-zingaretti-non-tiene-su-nomine-parchi-che-dava-notizia-del-parere-favore/).

Nicola Zingaretti

Il successivo 31 ottobre 2018 la VIII Commissione Ambiente ha espresso parere favorevole ad  altri 3 schemi di decreto relativi agli Enti dei parchi naturali di Veio e dei Monti Lucretili e della riserva naturale di Monte Navegna e Monte Cervia, per i quali l’Assessore all’Ambiente ha proposto rispettivamente i nomi di Gianni Giacomini, Barbara Vetturini e Giuseppe Rossi. (vedi http://www.vasroma.it/in-commissione-ottava-ok-ai-decreti-di-nomina-dei-presidenti-di-una-riserva-e-due-parchi/)

Con decreti T00287 e T00288 del 23 novembre 2018 (pubblicati sul supplemento n. 1 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 99 del 6 dicembre 2018) il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha provveduto a nominare come Presidenti Giuseppe Rossi e Barbara Vetturini.

Non ha provveduto a tutt’oggi a nominare Gianni Giacomini come Presidente dell’Ente Parco di Veio, perché la sua candidatura è stata da più parti fortemente osteggiata per la mancanza assoluta nel suo curriculum dei requisiti prescritti dalla legge.

Sembra che lo stesso interessato abbia ritirato la sua candidatura. (vedi http://www.vasroma.it/in-stand-by-la-nomina-a-presidente-del-parco-di-veio/)

Il 17 settembre 2018 la VIII Commissione Ambiente ha espresso invece parere negativo ai 2 schemi di decreto relativi all’Ente “Roma Natura” ed alla  “riserva naturale “Monti Cimini – riserva naturale del Lago di Vico”, che riproponevano rispettivamente i nomi dei Presidenti uscenti Maurizio Gubbiotti e  Daniela Boltrini.

I due suddetti pareri negativi, benché solo consultivi e quindi non vincolanti, hanno comunque indotto il Governatore Nicola Zingaretti a soprassedere nell’immediato alla loro nomina.

Ma con nota prot. 800640 del 13 dicembre 2018 l’Assessore all’Ambiente Enrica  Onorati ha trasmesso la comunicazione del sig. Maurizio Gubbiotti con allegata relazione sull’attività svolta, nella quale, tra l’altro, lo stesso ha espresso la propria disponibilità ad una decurtazione dell’indennità annua lorda spettante al Presidente (che è del 30% di quella spettante ad ogni singolo consigliere regionale), proponendo la riduzione al 25%: con una strana quanto sospetta coincidenza, nello stesso giorno ha comunicato con nota prot. n. 800654 del 13 dicembre 2018 che altrettanto ha fatto anche la dott.ssa Daniela Boltrini.

Enrica Onorati

L’Assessore all’Ambiente ha considerato allora che la proposta di rinuncia da parte di entrambi ad una stessa quota parte dell’indennità spettante al Presidente dell’Ente abbia rappresentato un elemento di sostanziale novità rispetto al testo dello schema di decreto da lei precedentemente presentato, per cui ha inteso procedere alla ricandidatura sia di Maurizio Gubbiotti che di Daniela Boltrini, apportando di fatto una modifica a quanto proposto il precedente 23 luglio 2018 con i due schemi di decreto già esaminati e bocciati dalla VIII Commissione Consiliare.

A quel momento però era entrata in vigore la legge regionale n. 7 del 22 ottobre 2018, che  ha modificato il comma 1 dell’art. 14 della legge regionale n. 29/97 introducendo una procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione dei presidenti dei parchi e delle riserve naturali.

Al riguardo l’Assessore all’Ambiente ha dato atto che alla data di designazione dei 2 suddetti nominativi il 1° comma dell’art. 14 non aveva subito alcuna modifica in ordine alla procedura di individuazione dei Presidenti ed ha pertanto deciso di proseguire l’iter così come da lei stessa avviato: ha ritenuto quindi di sottoporre al riesame della VIII Commissione consiliare, alla luce dei principi sopra richiamati e delle mutate condizioni, le 2 proposte di schema di decreto di nomina di Maurizio Gubbiotti e della dott.ssa Daniela Boltrini, redatte il 21 dicembre 2018, ma inviate il 2 gennaio 2019 al Presidente del Consiglio Regionale che l’8 gennaio 2019 le ha fatte trasmettere alla VIII Commissione Ambiente.

Ai sensi del 1° comma dell’art. 88 del Regolamento dei Lavori del Consiglio Regionale, approvato con deliberazione di Consiglio Regionale n. 62/2001, il Presidente del Consiglio Regionale deve trasmettere alla Commissione Consiliare Permanente “lo schema di ogni altro provvedimento da sottoporre al parere preventivo delle Commissioni consiliari”.

Il successivo 2° comma dispone che “la Commissione … rende il proprio parere entro la seconda settimana successiva alla assegnazione”: ne deriva che la VIII Commissione Ambiente avrebbe dovuto esprimere nuovamente il proprio parere entro e non oltre il 22 gennaio 2019.

La suddetta disposizione è stata disattesa dalla VIII Commissione Ambiente quando ha espresso parere negativo 17 giorni dopo la data di assegnazione: è stata invece applicata alla lettera dall’Assessore all’Ambiente Enrica Onorati che – appena tre giorni dopo la scadenza del termine delle due settimane – con nota prot. n. 62758 del 25 gennaio 2019 ha deciso di procedere al completamento dell’iter amministrativo dei due schemi di decreto di nomina da lei predisposti il 21 dicembre 2018.

Con decreti T0008 e T00010 del 29 gennaio 2019 il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha così nominato Maurizio Gubbiotti e Daniela Boltrini Presidenti rispettivamente dell’Ente “Roma Natura” e della “riserva naturale “Monti Cimini – riserva naturale del Lago di Vico: i 2 decreti sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 12 del 7 febbraio 2019.

Sono stati così insediati i Presidenti di 11 Enti di gestione dei parchi e delle riserve naturali istituite dalla Regione Lazio.

Mancano a tutt’oggi all’appello le nomine dei Presidenti dei seguenti Enti Parco che dal 3 luglio del 2018 continuano ad essere senza rappresentanza legale:

– parco regionale di Veio;

– parco regionale Riviera di Ulisse.

Per questi due Enti Parco sorge spontaneo l’interrogativo se per la scelta dei rispettivi Presidenti si debba adottare un procedimento di evidenza pubblica, così come prescritto dalla modifica apportata con la legge regionale n. 7 del 22 ottobre 2018,  oppure si debba rispettare il principio tempus regit actum, secondo cui l’atto amministrativo deve tener conto della situazione di fatto e di diritto esistente al tempo della sua adozione, vale a dire che deve essere applicata la normativa vigente al momento dell’adozione del provvedimento, che però – pur non obbligando espressamente ad un procedimento di evidenza pubblica – nemmeno lo esclude.

A tal riguardo si mette in evidenza che fino al 2010, data di inizio dei Commissariamenti di tutti gli Enti Parco e della totale discrezionalità “politica” nelle scelta delle singole figure dei Commissari Straordinari, per la scelta dei Presidenti degli Enti Parco la Regione Lazio ha sempre adottato un procedimento di evidenza pubblica come attesta il seguente avviso pubblico proprio del 2010.   

Si tratta in definitiva della solita “scelta politica” che pur di insediare chiunque si voglia nel rispetto del cosiddetto “manuale Cencelli”, in modo prepotente e di certo non assolutamente trasparente, arriva ad interpretarsi la normativa vigente in materia con stratagemmi e cavilli giuridici che rasentano il paradossale.

Dal momento che dalla data di entrata in vigore della legge regionale n. 7 del 22 ottobre 2018 ad oggi non risulta essere stato pubblicato nessun avviso pubblico che invitasse a presentare autocandidature per la Presidenza del Parco di Veio e del Parco Riviera di Ulisse, se ne deve concludere che per veder rispettato l’obbligo di un “previo avviso pubblico” per la scelta dei Presidenti degli Enti Parco bisognerà aspettare lo scioglimento dell’attuale Consiglio Regionale e l’insediamento del prossimo Governatore con la rispettiva prossima Giunta, dal momento che a questa maggioranza di governo, con il tacito assenso di tutta l’opposizione, non interessa più di tanto nemmeno insediare le Comunità del Parco ed i Consigli Direttivi.

L’Assessore Enrica Onorati non sembra avere ancora avviato le procedure per la nomina dei 4 membri aggiunti ad ogni Comunità del Parco, ai fini anche del loro insediamento, senza il quale non è possibile procedere alla designazione di 2 dei quattro membri di ogni Consiglio Direttivo: per la designazione degli altri due membri, che spetta invece al Consiglio Regionale, ai primi del mese di agosto del 2018 è stato attivato un procedimento di evidenza pubblica con l’invito a presentare designazioni entro il 10 settembre 2018: a distanza ormai di ben 5 mesi non si sa nulla del seguito di questa procedura e non c’è nessun consigliere regionale che solleciti che venga messa all’ordine del giorno dei lavori la deliberazione relativa a queste designazioni.

 

  

 

 

 

 

 

 

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