In Italia ogni giorno sono consumati 14 ettari di suolo

 

Il consumo di suolo in Italia continua a crescere, pur segnando un importante rallentamento negli ultimi anni: tra il 2016 e il 2017 le nuove coperture artificiali hanno riguardato circa 5.200 ettari di territorio, in media poco più di 14 ettari al giorno.

Un calcolo che vede circa 2 metri quadrati di suolo persi irreversibilmente ogni secondo.

Lo si afferma nel rapporto annuale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), formato dalle Arpa regionali e dall’Ispra, presentato stamani a Roma.

Dopo aver toccato anche gli 8 metri quadrati al secondo degli anni 2000, e il rallentamento iniziato nel periodo 2008-2013 (tra i 6 e i 7 metri quadrati al secondo), il consumo di suolo si è consolidato negli ultimi tre anni, con una velocità ridotta.

Il sensibile rallentamento – osserva lo studio – è probabilmente dovuto all’attuale congiuntura economica, più che a una reale aumentata sensibilità ambientale verso le problematiche della conservazione del suolo.

Il sensibile rallentamento e probabilmente dovuto all’attuale congiuntura economica più che a una reale aumentata sensibilità ambientale verso le problematiche della conservazione del suolo“, precisa il rapporto.

Le frane avvenute in Italia negli ultimi 900 anni interessano complessivamente il 7,9% del territorio nazionale, un’area di circa 23.700 km quadrati.

Sono state censite 620.808 frane, in un periodo di riferimento che 1116 al 2017.

Le tipologie di movimento più frequenti, classificate in base al tipo di movimento prevalente, sono gli scivolamenti rotazionali/traslativi (31,9%), i colamenti rapidi (14,9%), i colamenti lenti (12,7%), i movimenti di tipo complesso (9,5%) e le aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi (8,9%).

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 27 febbraio 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

 

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