Ex Ilva: Costa, non è normale ripetersi del blocco

 

ROMA – Dopo le segnalazioni del fumo nero in uscita dall’altoforno 4 di Arcelor Mittal, ex Ilva, a Taranto “ci siamo immediatamente attivati con Ispra.

Si è trattato di un blocco emergenziale dell’impianto” spiega il ministro Sergio Costa su Fb.

Per i tecnici il ripetersi del blocco “non può essere considerato normale“.

Richiesti ad Arpa i dati della qualità dell’aria.

Per questi eventi, osserva Costa, “non esiste una prescrizione ad hoc.

Stiamo lavorando per porre rimedio a 20 anni di Far West normativo sulla pelle dei tarantini“.

Ma per cambiare – continua il ministro dell’Ambiente Costa nel suo post su Facebook – queste leggi, come abbiamo detto al tavolo a Taranto mercoledì scorso, dobbiamo procedere con la Valutazione del danno sanitario integrato in funzione preventiva con il ministro della Salute Giulia Grillo. e, in base ai dati che emergeranno, lavorare sulle prescrizioni dell’Aia. Aia che potrebbe essere riaperta – sottolinea Costa – se la Regione Puglia rivedesse il piano localizzato della qualità dell’aria.

Comunque, anche in assenza di questo, procederemo con la valutazione del danno sanitario preventivo, che i cittadini di Taranto chiedono da molti anni“.

Una drastica riduzione delle emissioni diffuse di polveri – conclude il ministro – sarà, peraltro, assicurata dalla copertura completa dei parchi minerari, i cui tempi sono stati anticipati con l’addendum ambientale, e come previsto entro il 30 aprile sarà rispettato il primo step: la chiusura del 50% dei parchi minerari, la parte più vicina al Tamburi.

Quindi tra pochi giorni saranno fermate le polveri verso questo quartiere cosi martoriato.

Noi il 24 giugno saremo in città per il check sui primi due mesi di lavoro.

Ci vediamo lì“.

 

(ANSA del 28 aprile 2019, ore 15:57)

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