L’Europa e l’Italia colpite dalla prima ondata di caldo dell’anno

 

La World meteorological organization (Wmo) dedica un’analisi speciale a quel che sta succedendo nel nostro continente: «Molte parti dell’Europa stanno vivendo la prima ondata di caldo dell’anno a causa delle masse d’aria calda provenienti dall’Africa, stabilendo nuovi record di temperatura mensili per giugno e portando con sé un afflusso di polvere sahariana».

La Wmo avverte che «è prematuro attribuire un’ondata di calore insolitamente precoce ai cambiamenti climatici, ma questo è coerente con gli scenari climatici che prevedono eventi di caldo più frequenti, estesi e intensi in quanto le concentrazioni di gas serra portano a un aumento delle temperature globali».

Quel che è certo è che, a partire dal 26 giugno diversi Paesi europei, tra i quali Italia, Austria, Francia, Polonia e Svizzera, hanno emesso allerte arancioni (e in alcune regioni rosse) per un’ondata di caldo intensa che dovrebbe durare fino alla fine del mese.

In Nord Africa l’allarme era già scattato la scorsa settimana, quando il caldo si è propagato dal Sahara verso nord e in alcuni luoghi della regione sono state registrate  temperature in gran parte superiori a 40° C, tanto che, come conseguenza del caldo estremo, sono state sollevate serie preoccupazioni riguardo al benessere dei calciatori che partecipano alla Coppa d’Africa in corso  in Egitto.

Alla Wmo ricordano che «i servizi meteorologici e idrologici nazionali in Europa sono tra i principali pionieri degli allarmi precoci per il riscaldamento, lavorando a stretto contatto con le autorità nazionali e locali per i piani di azione per la salute e il caldo, per proteggere le vite. 

Questi sistemi hanno efficacemente attivato gli sforzi di protezione civile in tutta la regione».

Il primo Paese europeo ad essere stato colpito dal caldo intenso è stata la Spagna, ma le alte temperature si sono poi gradualmente diffuse negli altri Paesi dell’Europa centro-occidentale.

Il 25 giugno l’European regional climate monitoring centre Wmo, gestito dalla Deutscher Wetterdienst, ha emesso un Climate Watch , annunciando «temperature superiori alla norma per la prossima settimana su vaste aree dell’Europa».

secondo il centro regionale Wmo di Offenbach (Germania), in Europa centrale le temperature dovrebbero essere comprese tra 3 e 6° C al di sopra della media a lungo termine e tra  gli 1 e 3° C sopra la media rispetto alle aree rimanenti. 

Nell’area sono previste temperature massime giornaliere superiori ai 30° C e in alcune zone supereranno i 35° C.

Deutscher Wetterdienst e Wmo hanno avvertito che «la siccità può accompagnare l’ondata di caldo in alcune aree, specialmente nell’Europa orientale, mentre frequenti temporali, localmente con grossa grandine, sono attesi nell’Europa centrale e sud-orientale. 

Ci sarà il rischio di stress da calore per le persone vulnerabili e di incendi».

l’European regional climate monitoring centre Wmo fornisce informazioni  che orientano in modalità pre-operativa i servizi meteorologici e idrologici nazionali, che sono responsabili dell’emissione di allerta e consigli nel proprio territorio.

E Meteo-France ha lanciato un allarme per le temperature tra il 26 e il 28 giugno che infatti stanno superando i 40° C, così come già avvenuto in parte della Spagna. 

Intanto si registrano molti record per le temperature notturne di giugno, compreso a Nizza, dove le temperature notturne del 24 e 25 giugno non sono mai scese sotto i 25° C.

Nonostante Matteo Salvini a maggio dicesse che il riscaldamento globale non esiste perché faceva freddo (ora stranamente tace…) in Francia negli ultimi 34 anni il numero di ondate di caldo è raddoppiato e, secondo Meteo-France, si prevede che raddoppierà di nuovo entro il 2050.

E guardando la carta della Wmo si capisce che questo sta succedendo e succederà ancora di più anche in Italia, proprio come dicevano gli scienziati ai quali non credono i climatologhi da bar sport Salvini e Trump.

Deutscher Wetterdienst ha fatto notare che «il 25 giugno 51 stazioni di osservazione hanno registrato i nuovi record di temperatura di giugno e che 39 stazioni hanno misurato temperature superiori a 35° C. »

L’agenzia meteorologica tedesca ha annunciato un nuovo record delle temperature nazionale per giugno:  il 26 giugno una stazione meteorologica di Berlino ha registrato 38,6° C.

Secondo il servizio meteorologico e idrologico nazionale ZAMG, in Austria ormai è già il giugno più caldo mai registrato, con 4,5 gradi centigradi in più rispetto alla media a lungo termine e più dell’ondata di caldo del 2003 che fece centinaia di morti in Europa.

Anche Meteo-Suisse ha  annunciato i nuovi record delle temperature a giugno .

L’ondata di caldo che sta colpendo l’Europa fa seguito a ondate di caldo estremo in Australia, India, Pakistan e parti del Medio Oriente verificatesi nel 2019 e la Wmo annuncia che «altre ne seguiranno durante l’estate dell’emisfero settentrionale.

Gli eventi di caldo uccidono migliaia di persone ogni anno e spesso scatenano eventi secondari come incendi e guasti alle reti elettriche.  

Tra il 2000 e il 2016 il numero di persone esposte in tutto il mondo a ondate di caldo è aumentato di circa 126 milioni. 

L’urbanizzazione fa parte del problema.

I coli di caldo, la disidratazione, le malattie cardiovascolari e altre malattie correlate alla temperatura sono i principali rischi per la salute».

Per questo la Wmo sta  intensificando l’azione congiunta con l’Organizzazione mondiale della sanità per cercare di affrontare i rischi per la salute causati da condizioni climatiche estreme, comprese le ondate di caldo e l’inquinamento atmosferico, con particolare attenzione alle aree urbane.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 27 giugno 2019 sul sito online “greenreport.it”)

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