McDonald’s alle Terme di Caracalla, i residenti a Bonisoli: «Un nuovo fast food al Pantheon, ora basta»

 

Mentre dal ministero dei Beni culturali arriva lo «stop» al McDonald’s davanti le Terme di Caracalla, si apre un secondo caso al Pantheon: a pochissimi metri dal Tempio di Agrippa, infatti, si stanno completando i lavori per un nuovo fast food.

Così ieri mattina, da una parte il Mibac bloccava il progetto molto contestato di un McDrive in via Baccelli (dove c’era il vivaio Eurogarden); dall’altra un sopralluogo fra rappresentanti della Soprintendenza e del I municipio cercava di districare il mistero dell’apertura di un nuovo McDonald’s sulla piazza del Pantheon, all’angolo con la Salita de’ Crescenzi.

La denuncia è arrivata dall’Associazione abitanti centro storico con una lettera, firmata da Viviana Piccirilli Di Capua al ministro Alberto Bonisoli: «Vista la sua attenzione alla vicenda del fast-food a Caracalla – scrivono i residenti – desideriamo sottoporle quanto sta avvenendo in piazza della Rotonda: sono in corso lavori all’interno di un grande locale (ex banca) per realizzare un nuovo McDonald’s. Riteniamo molto grave che ciò possa avvenire in un contesto dove la ristorazione è già preponderante».

L’annuncio dei lavori è su una vetrina laterale, dove, però, l’ente appaltante è stato coperto da un pezzo di scotch.

Al termine di questa prima ricognizione l’assessore al Commercio del I Municipio Tatiana Campioni spiega che «si tratta del trasferimento di una licenza all’interno della stessa piazza. È vincolata, e perciò non sono consentiti trasferimenti se non all’interno dello stesso luogo.

Adesso è stata “sospesa” dall’Ufficio commercio richiedendo all’Ufficio tecnico un controllo per capire se il trasferimento sia possibile».

Viviana Piccirilli attacca: «Basta nascondersi dietro la burocrazia: bisogna cominciare ad avere il coraggio di alzare la voce, la Capitale necessita di tutela.

Questa è un’area monumentale, al di là del “vincolo sì, vincolo no” di ogni palazzo».

E sempre ieri il Consiglio del I Municipio ha approvato un atto per chiedere alla Regione che il centro storico di Roma ed i quartieri consolidati della città storica (Prati, Coppedè) siano inseriti nel Piano Paesistico «in approvazione, che per ora li esclude senza alcun valido motivo», fa sapere Nathalie Naim (I Municipio)

(Articolo di Lilli Garrone, pubblicato con questo titolo il 1 agosto 2019 sul “Corriere della Sera”)

 

 

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