Merlani (Ance): «Piano paesistico regionale, regole chiare anche sulle aree senza vincoli»

 

Esprime «cauto ottimismo» Domenico Merlani, 54 anni, presidente di Ance Lazio, sul Ptpr (Piano territoriale paesistico regionale) approvato in Giunta dopo 12 anni dalla sua adozione.

Quali sono gli aspetti positivi per il settore edile?

«Una cornice di riferimento chiara, che definisce il perimetro entro il quale possiamo muoverci».

È normale che ci sia voluto tanto tempo?

«In Italia tutto è possibile… Certo, in un Paese che aspira a essere competitivo l’eccesso di norme e le lungaggini amministrative non favoriscono gli investimenti».

Siete stati coinvolti nella fase di discussione?

«Premesso che il Piano non può accontentare tutti, negli ultimi giorni abbiamo riscontrato maggiore attenzione alle nostre richieste da parte della Regione».

Cosa avete chiesto?

«Di evitare ulteriori restrizioni che allungassero l’iter di approvazione dei progetti».

Il Mibac sta pensando di impugnare il Piano, a fronte delle 445 osservazioni delle quali la Pisana non ha tenuto conto.

«Immagino siano state stralciate in mancanza di pubblicità sufficiente, per evitare ricorsi.

La Regione avrà optato per la soluzione meno rischiosa…».

Molte associazioni considerano il provvedimento troppo blando ai fini della tutela.

«Al contrario il Piano è stato spalmato anche sulle aree non vincolate con un parere d’indirizzo che le amministrazioni locali, in autonomia, possono scegliere se osservare o meno motivando la decisione».

 

(Intervista di Maria Egizia Fiaschetti, pubblicata con questo titolo il 6 agosto 2019 sul sito online del “Corriere della Sera”)

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