“Vietato il transito alle auto”: in California sorgerà il ponte solo per animali

 

ORMAI è già qualche anno che P-22 si è conquistato la fama a Hollywood.

Prima ancora del grande schermo, dove nel 2017 è stato celebrato con il documentario “The cat that changed America”, è diventato il puma più famoso degli States attraversando due highway senza pagare il pedaggio.

Da anni si fa notare attorno all’abitato di Los Angeles ogni volta che sconfina dal Griffith Park, eletto a sua residenza.

A lui, seguito passo passo grazie al radiocollare, sono state anche dedicate pagine su Facebook e vari profili su Twitter dove ogni volta che lascia qualche traccia o riesce ad attraversare l’autostrada si tira un sospiro di sollievo per la sua incolumità.

E’ proprio quell’arteria ipertrafficata, dicono gli esperti, ad avere relegato il puma solitario negli ultimi lembi di natura schiacciati tra le spiagge di Malibu, le Montagne di Santa Monica e quel parco non lontano dalla città degli Studios.

La sua specie rischia di scomparire entro 15 anni e non è neppure l’unica a dover fare i conti con il via vai di auto e tir che attraversano la California su quelle 10 corsie che “hanno tagliato fuori un intero ecosistema“, ha spiegato all’Associated Press Beth Pratt, a capo della National Wildlife Federation.

Ma presto per coyote, cervi, lucertole, serpenti e altri animali che popolano l’area si aprirà un nuovo varco: sulla famigerata U.S.101 sorgerà, grazie soprattutto a donazioni private, un cavalcavia dedicato.

Nello Stato dove anche Elon Musk ha creato il suo tunnel per le macchine, il passaggio salva-vita permetterà alla fauna selvatica di scavalcare la highway e altri snodi a 61 metri di altezza.

Il ponte da 87 milioni di dollari dovrebbe essere completato entro il 2023, secondo le stime dell’ingegnere Sheik Moinuddin, project manager del Dipartimento dei Trasporti della California.

Sarà costruito soprattutto di notte e, assicurano, non causerà alcuna interruzione al traffico della 101. 

Ogni giorno sono circa 300 mila le auto che percorrono quel tratto dell’autostrada ad Agoura Hills, cittadina circondata dal mosaico di riserve naturali che saranno finalmente collegate dal cavalcavia vietato ai mezzi di locomozione.

Lì i residenti sono abituati a vedere passare tarantole, gatti selvatici e coyote nel proprio cortile, oltre a poter godere di sentieri e ciclabili per osservare la fauna con vista sull’Oceano Pacifico.

Intanto il “Brad Pitt dei puma”, come è stato soprannominato P-22, a modo suo sta contribuendo al progetto: è lui il testimonial dallo sguardo inimitabile che posa con Hollywood sullo sfondo nel poster per la raccolta di fondi.

Il “Wildlife Crossing at Liberty Canyon” sarà largo 50 metri e ricoperto da una selva di alberi e arbusti così che la fauna passerà inosservata sulle teste degli automobilisti che sfrecciano a tutta velocità.

In teoria gli animali non si accorgeranno di essere su un ponte“, immagina ottimista Clarck Stevens, l’architetto a capo del progetto che intende restituire parte di quell’habitat sottratto agli animali dall’asfalto.

Sicuramente, avranno più chance di incontrarsi e quindi di riprodursi, oltre che di procacciarsi cibo.

In America non è il primo ponte costruito dall’uomo per la natura.

Lo scorso ottobre in California è stato inaugurato un altro passaggio dedicato solo agli animali di Temecula e dintorni, a circa 97 km da San Diego.

Mentre quello che attraversa la Trans-Canada Highway all’interno del Banff National Park di Alberta, sulla Prince Edward Island, viene spesso attraversato da orsi e alci.

(Articolo di Gaia Scorza Barcellona, pubblicato con questo titolo il 20 agosto 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas