Smantellamento del PTPR del Lazio per punti: la Regione pretende di rifare con il MIBAC un accordo che ha già sottoscritto nel 2013

 

Dopo che la legge regionale n. 24/1998 ha previsto l’approvazione entro il 1999 di un unico Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), determinandone la procedura e i contenuti, la Giunta Regionale con deliberazione n. 5814 del 3 novembre 1998 ha approvato lo schema di un “Accordo di collaborazione” con l’allora MIBACT che è stato sottoscritto il 9 febbraio 1999.

In attuazione di tale accordo tutta l’attività nella fase di redazione è stata supportata da un Comitato Tecnico Scientifico appositamente istituito con deliberazione della Giunta Regionale n. 5586 del 23 novembre 1999 e nominato con decreto del Presidente della Giunta della Regione Lazio n. 84 del 14 febbraio 2000, formato dal Direttore della Direzione Territorio e Urbanistica, dai Direttori delle Direzioni Regionali interessate, dai rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da docenti dell’Università Roma 3.

Il PTPR così redatto è stato adottato con deliberazione della Giunta Regionale n. 556 del 25 luglio 2007, poi integrata con  deliberazione n. 1025 del 21 dicembre 2007.

Successivamente alla adozione del PTPR con D.Lgs. n. 42 del 22 febbraio 2004 è stato emanato il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, il cui art. 143 è stato poi sostituito dal D.Lgs. n. 62 del 26 marzo 2008 che al 2° comma ha reso obbligatoria, attraverso il meccanismo dell’intesa/accordo l’elaborazione congiunta del piano paesaggistico da parte delle Regioni e del Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo per le aree sottoposte a vincolo paesaggistico.

L’attività di copianificazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, già avviata in sede di redazione del PTPR, è proseguita anche successivamente alla sua adozione ed ha  visto coinvolte le Soprintendenze competenti nelle tematiche emerse nella fase di efficacia del piano in regime di salvaguardia con la costituzione di un tavolo tecnico.

Sono state inoltre poste in essere varie attività, finalizzate al raggiungimento dell’accordo sui contenuti del Piano: in particolare è stata avviata la verifica della individuazione dei beni di interesse archeologico, finalizzata alla integrazione, rettifica e/o eliminazione delle aree e dei beni di interesse archeologico individuati a vario titolo nel PTPR adottato.

Tra gennaio 2011 a dicembre 2012 sono state affrontate preliminarmente alcune criticità segnalate dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Roma e individuate come ostative alla prosecuzione del lavoro congiunto sul Piano, da parte Direzione Regionale del MIBAC: l’attività inerente la risoluzione di tali criticità ha assunto particolare rilievo e ha condotto nel quarto trimestre del 2012 alla predisposizione della documentazione necessaria alle proposte di dichiarazione di notevole interesse pubblico di sette nuove aree site nel Comune di Roma e nella convocazione, il 9 gennaio 2013, della Commissione Provinciale preposta alla protezione delle bellezze naturali della Provincia di Roma.

La commissione, ha concluso i lavori in data 6 marzo 2013 con la decisione sulle sette proposte di dichiarazione di notevole interesse pubblico, pubblicate, ai sensi degli articoli 139 e segg. del Codice, dal 9 settembre 2013: le proposte approvate definitivamente dalla Giunta Regionale costituiscono ora parte integrante del PTPR.

E’ stata, inoltre, a marzo del 2012, sottoposta all’attenzione dei partecipanti al tavolo tecnico una bozza del documento “Procedure e criteri per l’istruttoria e la valutazione delle osservazioni al PTPR”.

In definitiva l’attività concretamente svolta in collaborazione con il Ministero successivamente alla adozione del PTPR e fino a dicembre 2013, ha permesso di evidenziare le principali tematiche da affrontare congiuntamente nella fase preordinata all’approvazione.

In ottemperanza alle disposizioni del Codice che hanno reso obbligatoria la “copianificazione” per i

beni paesaggistici, è stato sottoscritto l’11 dicembre 2013 il “Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio e Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo per la tutela e la valorizzazione del paesaggio laziale” e relativo disciplinare, sulla base dello schema approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 447 del 10 dicembre 2013 (pubblicata sul SO n. 1 del BUR n. 104).

Il protocollo d’intesa ha preso atto dello stato di formazione del piano paesaggistico regionale, così come adottato ne 2007, ed ha definito il percorso per la conclusione della copianificazione paesaggistica, ai fini del raggiungimento dell’accordo di cui all’articolo 143 del “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.

Allo scopo è stato istituito un apposito Comitato tecnico che sulla base del protocollo d’intesa a partire dal 6 febbraio 2014 al 16 dicembre 2015 si è riunito periodicamente in forma plenaria per ben 20 sedute ed ha contestualmente lavorato in sottocommissioni per tematismi specifici, pervenendo alla produzione di documenti di validazione della ricognizione, delimitazione e rappresentazione dei beni paesaggistici, e soprattutto alla valutazione congiunta sulle proposte di controdeduzione alle osservazioni accolte e parzialmente accolte e ad un conseguente primo adeguamento del testo normativo nonché a precisazioni della disciplina di tutela.

È stata raggiunta alla fine una generale condivisione dei contenuti del Piano con la sottoscrizione il 16 dicembre 2015 del “Verbale di condivisione dei contenuti del Piano Paesaggistico della Regione Lazio, adottato con DD.GG.RR. nn. 556 e 1025 del 2007, come modificato ed integrato a seguito del lavoro istruttorio svolto congiuntamente, in attuazione protocollo d’Intesa tra Regione Lazio e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la tutela e la valorizzazione del paesaggio laziale, ai fini della prosecuzione dell’iter di approvazione del piano paesaggistico“.

Si è arrivati così agli inizi di quest’anno, quando alla X Commissione Urbanistica è stata assegnata la proposta di deliberazione consiliare n. 26 del 4 gennaio 2019,  di approvazione del PTPR,  e con legge regionale n. 1 del 13 febbraio 2019 è stato deciso il 20° rimando della approvazione definitiva del PTPR al 14 febbraio 2020 dopo che ne era stata avviata nel frattempo la sessione urbanistica .

Il 25 gennaio 2019 l’iter di definitiva approvazione del PTPR è stato avviato dal Presidente della X Commissione Urbanistica Marco Cacciatore con l’audizione dell’Assessore  all’Urbanistica Massimiliano Valeriani e della direttrice regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica Manuela Manetti, che quel giorno  ha portato a conoscenza della istruttoria, con tutto il percorso della fase pubblicitaria (con deposito del PTPR e la presentazione delle osservazioni), che è stata valutata dal MIBACT in base al “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, da lei definito «di rango superiore», mettendo in atto una copianificazione applicata in un tavolo dove il MIBACT – assieme alla Regione – ha fatto le sue controdeduzioni a tutte le osservazioni presentate al MIBACT.

Dopo aver precisato che c’era a quel momento un unico testo delle Norme Tecniche del PTPR, che sono state concordate nel tavolo di copianificazione, l’Arch. Manetti ha fatto sapere che, dopo  aver firmato nel 2013 il Protocollo d’intesa con il MIBACT, l’atto successivo è la firma definitiva dell’Accordo, dopo il quale non ci sarà più possibilità di modifiche del PTPR, in quanto le sue norme scattano dopo la firma di tale Accordo.

Quel giorno è intervenuto per primo il cons. Emiliano Minnucci (PD), per far presente fra l’altro che «siamo nel ventennale pieno», visto che il primo “Accordo di collaborazione istituzionale” con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali è stato sottoscritto il 9 febbraio 1999.

Allo stesso riguardo il cons. Eugenio Patané (PD) ha tenuto a far presente che, siccome è certo che il PTPR è un atto di copianificazione ed il MIBAC interviene sui suoi contenuti, si ha «una spada di Damocle sulla approvazione definitiva».

Il cons. Eugenio Patanè è successivamente intervenuto per affermare che un conto è la modalità di copianificazione e un conto è l’intesa sui contenuti copianificati: ha espresso al riguardo la sua preoccupazione citando la sentenza che c’è stata da parte del Consiglio di Stato sul caso Toscana.

L’avvio della sessione urbanistica sul PTPR è stato preceduto da un incontro sul PTPR con i  consiglieri regionali organizzato dalla cosiddette “forze produttive” del Lazio che si è tenuto il 22 gennaio 2019.

Quel giorno è intervenuto il cons. Enrico Panunzi (PD) per chiedersi provocatoriamente: «Che succede se il Consiglio Regionale non approva le controdeduzioni del MIBACT?».

Ha concluso il suo intervento con la seguente affermazione: «Stabilire come il Consiglio Regionale vorrà l’approvazione: il MIBACT facesse poi quello che vuole».

Questa sua volontà di non voler riconoscere le controdeduzioni effettuate nel 2015 assieme al MIBACT è venuta poi allo scoperto il 15 luglio 2019,  quando la X commissione Urbanistica ha approvato a maggioranza, con il solo voto contrario della consigliera Gaia Pernarella (M5S) e l’astensione del Presidente Marco Cacciatore, nove emendamenti alla proposta di deliberazione consiliare n. 26 del 4 gennaio 2019, a 1° firma sua e dei consiglieri del Pd Emiliano Minnucci e Enrico Forte.

Compatti sul voto favorevole i capigruppo di centrodestra Fabrizio Ghera (FdI) e Antonello Aurigemma (FI) che hanno ringraziato Panunzi.

«No a testi di sola natura tecnica», ha detto Aurigemma rivendicando la scelta politica di scegliere il piano adottato nel 2007 ed a quel momento vigente invece di quello frutto di un’intesa con il MIBACT nel 2015.

Uno degli emendamenti fa riferimento espresso a 445 osservazioni che sono state respinte in sede di controdeduzioni dalle competenti Soprintendenze, ma che avevano invece avuto una valutazione positiva formulata da parte degli uffici regionali e che per tale ragione propone di non condividere.

Al riguardo il MIBAC ha espresso una sua critica, ventilando l’ipotesi di impugnare la delibera consiliare di approvazione del PTPR.

Come ormai noto, nella notte a cavallo tra il 1° ed il 2 agosto 2019 la Giunta Regionale ha presentato ben 4 sub-emendamenti: il D/12 ha riguardato la riscrittura della deliberazione consiliare di approvazione definitiva del PTPR, che ancora non si è in grado di conoscere, ma da cui sembra essere stato cancellato in riferimento alla 445 osservazioni riesumate.

Al riguardo infatti l’Assessore all’Urbanistica Massimiliano Valeriani il 5 agosto 2019 ha assicurato facendo la seguente dichiarazione: Quanto all’eventuale impugnazione del Piano da parte del Mibac, Valeriani ricorda che «il ministro Bonisoli temeva un’approvazione unilaterale e non concordata, ma così non è stato, perché le 445 osservazioni critiche sono state tutte tolte. Dunque  non c’è più nessun elemento di dissidio».

L’Assessore Valeriani non fa sapere che il sub-emendamento D/10 ha riguardato la riscrittura di tutte le Norme del PTPR, che hanno riguardato il testo controdedottto con il MIBACT nel 2005 e che è stato in molte parti modificato ed integrato addirittura in violazione palese della legge regionale n. 24/1998 e dello stesso “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.

Riguardo alla presunta mancanza di elementi di dissidio con il MIBAC, il 7 agosto l’ufficio stampa del Ministero ha fatto sapere che «esiste un protocollo d’intesa tra Zingaretti e l’ex ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, firmato nel 2013, che rafforza tale intento di co-pianificazione tra i due enti» ma che «purtroppo, invece, dobbiamo constatare che tale collaborazione non c’è stata e addirittura, dopo 5 giorni dall’approvazione, questo Ministero ancora non è in possesso del testo votato in consiglio regionale» per cui «al momento non c’è altra via che impugnare il Piano in questione».

L’Assessore Valeriani è tornato a replicare alle accuse del MIBAC affermando che «abbiamo approvato un piano che contiene tutte le prescrizioni e tutti i passaggi concordati con il ministero.

Non c’è nulla di unilaterale, assolutamente zero.

…..Lo ripeto, il piano è assolutamente coerente con le prescrizioni del Mibac, con tutti gli aggiornamenti legislativi che ci sono stati in questi anni».

Riguardo alla suddetta affermazione non si può non mettere in risalto che la riscrittura delle Norme del PTPR non è affatto “coerenete” con le prescrizioni dettate dal MIBAC nel 2015 in sede di controdeduzioni. 

L’Assessore Valeriani sostiene per di più che l’approvazione del PTPR «non è stata decisa in maniera unilaterale perché il Ptpr è stato copianificato ed il Consiglio regionale ha poi dato mandato alla direzione competente di provvedere ad attuare la procedura necessaria alla sottoscrizione di un accordo».

A tal ultimo riguardo si fa presente che il 6° ed ultimo articolo del Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2013 è relativo al cado di un “aggiornamento e modifiche del protocollo d’intesa” che però riduce al solo caso di «adeguamento … per intervenute modifiche alla normativa citata in premessa o a seguito della promulgazione di nuove disposizioni legislative in materia di tutela del paesaggio».

Le modifiche apportate alle Norme del PTPR così come controdedotte nel 2015 non sono nella maniera più assoluta equiparabile solo ad un adeguamento “a seguito della promulgazione di nuove disposizioni legislative in materia di tutela del paesaggi”, dal momento che arrivano a violare più volte la normativa vigente in materia.

L’Assessore Valeriani ha parlato di «porre in essere atti necessari per la stipula dell’accordo con il Ministero» che deve comunque esser fatto sulla base del Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2013 e del suo disciplinare di attuazione: dal momento che quello che vorrebbe l’Assessore Valeriani si configurerebbe a tutti gli effetti come un nuovo Accordo che di discosta da entrambi ed anzi appare in contrasto con essi, il MIBAC non dovrebbe accettare nella maniera più assoluta di rimangiarsi le Norme del PTPR che ha avallato in sede di controdeduzioni.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

 

 

 

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