Rifiuti, i tecnici del ministero dell’Ambiente d’accordo con la Regione: a Roma serve una discarica

 

Una discarica di servizio per Roma.

Anche i tecnici del ministero dell’Ambiente sembrano essere d’accordo con la strada tracciata dalla Regione Lazio.

Ieri nel corso di un incontro con gli uffici di Roma Capitale e Regione sullo stato di attuazione dell’ordinanza antiemergenza del governatore Zingaretti, hanno espresso, secondo quando riportato dall’agenzia di stampa Dire, la necessità di realizzazione un impianto per lo smaltimento degli scarti del trattamento. 

Una necessità già prevista nel Piano regionale rifiuti 2019/2025, che sta per approdare nella commissione competente e poi in aula tra la fine dell’anno e l’inizio del 2020.

I tecnici del ministero quindi si esprimono a favore. 

Difficile d’altronde essere contrari.

Il 1 gennaio chiuderà la discarica di Colleferro dove Roma sta mandando la stragrande maggioranza degli scarti dei rifiuti trattati.

Servirà un altro impianto.

La sindaca Virginia Raggi ha sempre rispedito al mittente l’ipotesi.

Non lo ha fatto invece – e il parere dei tecnici lo conferma – il ministero in quota M5s Sergio Costa.

Che ha parlato di “sito di stoccaggio temporaneo” evitando accuratamente la parola “discarica“. Ma, terminologia a parte, ha comunque dato ragione a Zingaretti, sottolineando la necessità di una soluzione alternativa per i rifiuti da individuare sul territorio di Roma. 

In tutto questo la città resta in attesa della proroga all’ordinanza regionale del 5 luglio scorso.

Regione, Comune e Ministero sono a lavoro per definire i dettagli.

Il dispositivo messo in piedi per affrontare l’emergenza rifiuti romana di inizio estate, tra prescrizioni ad Ama e obblighi per gli impianti regionali ad accogliere l’immondizia della Capitale, dovrà essere replicato.

Altrimenti sarà difficile evitare una seconda crisi in tutto simile a quella già affrontata mesi fa. 

Addirittura in questo momento a Roma non basta nemmeno il supporto di tutti gli impianti di trattamento regionali per mettersi al sicuro del tutto.

Perché se da una parte gli “spazi” messi a disposizione di Ama sono sovrabbondanti per 1.000 tonnellate, tuttavia la municipalizzata capitolina ne ha bisogno del doppio per le prossime tre settimane per potere anche togliere i cumuli di immondizia presenti in alcuni casi nelle strade e svuotare la fossa del tmb di Rocca Cencia per provvedere alla sua manutenzione. 

Il nuovo accordo siglato tra Regione Lazio e Regione Abruzzo, che darà modo ad Ama di inviare a trattamento in due tmb di quella regione circa 10mila tonnellate di ‘tal quale’ fino a fine anno, e quello in dirittura d’arrivo con le Marche (circa 20mila) apriranno alla municipalizzata quegli spazi negli impianti che le permetteranno di stare tranquilla. Almeno fino a fine anno. 

(Fonte Agenzia Dire)

(Articolo pubblicato con questo titolo il 26 settembre 2019 sul sito online “Roma Today”)

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