Il Consiglio di Stato conferma per la terza volta la sospensione della caccia in Puglia

 

COMUNICATO STAMPA

Per la terza volta  il Consiglio di Stato (sezione terza) con  ordinanza pubblicata  oggi 18/10/2019 ha accolto l’appello cautelare dell’Associazione VAS (verdi ambiente e società) onlus-aps , rappresentata e difesa dall’avv. prof. Daniele Granara,   che sospende il calendario venatorio nella regione Puglia, sospendendo gli effetti della deliberazione della Giunta Regionale Pugliese n° 1558 del 2 agosto 2019 e di quella successiva n°1560 del 26 agosto 2019.

Da notare che questa volta in giudizio oltre alle associazioni venatorie, è intervenuta ad opponendum l’ASSOARMIERI.

Per VAS ciò la dice lunga quali interessi si muovono oltre ai cosiddetti sportivi armati.

Ora attendiamo con fiducia il verdetto del Consiglio di Stato in udienza pubblica per la decisione  definitiva sul nostro ricorso.

Si allega l’Ordinanza 

Il presidente di Vas  sen Guido Pollice

 

 

L’intera vicenda – Con Ordinanza cautelare n. 376 del 20 settembre 2019 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, sede di Bari, non ha accolto l’istanza cautelare del ricorso presentato da ”Verdi Ambiente e Società” (VAS) concernente l’approvazione e le successive modifiche del calendario venatorio regionale 2019/2020 nella Regione Puglia pubblicato con delibera della Giunta regionale n. 1560 del 26 agosto scorso.

VAS ha presentato appello al Consiglio di Stato  con il ricorso n. 8064, con cui ha presentato istanza cautelare che la Sezione Terza ha accolto con decreto n. 5077 del 4 ottobre 2019, sospendendo fino al 24 ottobre prossimo l’avvio della stagione di caccia.

Le Aziende Faunistiche Venatorie ‘Fiorè e ‘Frigolè hanno fatto richiesta di revoca della sospensione del calendario venatorio della Regione Puglia al Consiglio di Stato, che con decreto n. 5088 dell’8 ottobre 2019 l’ha rigettata  confermando la sospensione del calendario venatorio della Regione 2019/2020 almeno fino al 17 ottobre, giorno fissato per  l’udienza di merito inizialmente fissata per il 24 ottobre.

Il Consiglio di Stato ha chiarito che il decreto cautelare emesso il 4 ottobre non sospende per intero il calendario venatorio, che avrebbe comportato la interdizione assoluta all’esercizio della caccia, ma «nelle sole parti» oggetto di appello.

Nel dettaglio restano sospesi la caccia alle specie Moriglione e Pavoncella che Ispra ritiene specie a forte criticità di rischio, la posticipazione al 29 gennaio della chiusura della caccia al Tordo e alla Cesena, l’uso del piombo nella caccia agli ungulati, Cervidi e Bolidi, l’addestramento cani da caccia durante i mesi di febbraio e marzo.

Per il resto la Regione potrà riaprire la stagione di caccia

Con deliberazione  n. 1805 del 10 ottobre 2019 la Giunta regionale della Puglia ha modificato il calendario venatorio, consentendo la ripresa della caccia per la stagione in corso, all’indomani delle precisazioni del Consiglio di Stato che ha indicato per quali specie ed attività il calendario resta al momento sospeso in via cautelare.

Il 14 ottobre 2019 VAS ha impugnato il provvedimento con motivi aggiunti avanti al TAR, che non ha accolto la richiesta di sospensiva rimandando la sua pronuncia al prossimo 23 ottobre: “Il Presidente del Tar di Bari – I sez. – con decreto n. 405/2019, non ha concesso la sospensione – ha spiegato in una nota la Regione – e ha fissato l’udienza collegiale di discussione dell’istanza cautelare per il giorno 23 ottobre“.

VAS ha allora fatto nuovamente appello al Consiglio di Stato che con Ordinanza n. 5249 del 18 ottobre 2019 ha accolto l’istanza cautelare.

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