Il governo tedesco: i soffiatori e aspiratori di foglie sono fatali per gli insetti già in declino

 

Rispondendo a un’interrogazione della parlamentare dei Grünen Steffi Lemke, il governo tedesco ha criticato l’utilizzo dei soffiatori per foglie, in particolare sui prati, le aree verdi e altre aree aperte.

Nella risposta data ai Verdi dal ministero dell’ambiente tedesco si legge che «nello strato di lettiera sul terreno vivono numerosi piccoli animali, come vermi, insetti, ragni o piccoli mammiferi che, rimuovendo il fogliame, possono perdere il loro habitat e la loro base alimentare.

L’utilizzo dei soffiatori e aspiratori di foglie può anche essere considerato fatale per gli insetti che vivono nel fogliame» e questo potrebbe avere anche «effetti sugli uccelli in cerca di nutrimento e di piccoli animali nello strato di foglie».

Tenendo conto dei risultati di diverse ricerche, il governo federale tedesco raccomanda quindi «di non utilizzare affatto questi dispositivi da parte dei privati e di utilizzarli nel settore pubblico solo se il loro utilizzo è indispensabile.

Oltre all’impatto negativo diretto sulla biodiversità (del suolo), devono essere prese in considerazione anche le emissioni sonore».

Inoltre, il ministero dell’ambiente sottolinea un aspetto sanitario che sconsiglia i soffiatori per foglie: «Oltre ai batteri del suolo, possono essere diffusi anche i patogeni contenuti negli escrementi dei cani. 

Questo può causare rischi per la salute delle persone che vivono intorno all’area, ma in particolare per coloro che lavorano con l’apparecchiatura».

Un rischio confermato da prelievi ufficiali dell’aria dopo l’utilizzo di soffiatori.

Dopo la risposta del governo federale il Bund für Umwelt und Naturschutz (BUND) chiede che non solo i privati, ma anche le amministrazioni pubbliche smettano di utilizzarli.

Silvia Bender, responsabile protezione specie del BUND evidenzia che «i soffiatori e aspiratori per foglie non sono solo assordanti e inquinano l’aria attraverso i loro motori a scoppio, ma danneggiano gravemente anche la biologia del suolo.

Oltre alle foglie e agli insetti e ai ragni vengono aspirati ed eliminati i semi delle piante che vengono distrutti.

Comunque, i dispositivi sono superflui, raccomandiamo quindi ai proprietari terrieri e ai Comuni di rinunciare urgentemente ai soffiatori e agli aspiratori delle foglie e invece di rastrellare e rastrellare».

Ma il governo tedesco, pur riconoscendo che esiste il problema ha risposto alla Lemke che «attualmente non sono previsti regolamenti legali», ma la deputata verde ribatte invocando il principio di precauzione: «Ne sappiamo troppo poco a proposito della ricchezza di animali e piante, specialmente nel terreno.

Ci vogliono ancora più ricerche per chiarire di cosa ha bisogno un suolo sano».

La parlamentare dei Grünen, che è anche responsabile conservazione del gruppo verde al Bundestag, è ancora più preoccupata dopo la pubblicazione dello studio “Arthropod decline in grasslands and forests is associated with landscape-level drivers” pubblicato recentemente su Nature da un team di ricercatori guidato dalla Technische Universität München: «I risultati di questa ricerca sono drammatici. 

Abbiamo ricevuto un chiaro avvertimento: le estinzioni delle specie ci colpiscono più velocemente del previsto. 

La biodiversità necessita di un programma di aiuti di emergenza. 

Il governo federale deve avviare ora un’inversione di tendenza nella protezione delle specie. 

Il governo federale fa riferimento solo al suo Aktionsprogramm Insektenschutz che non è molto efficace.

Le misure annunciate non rendono giustizia alla crisi dell’estinzione delle specie: mancano azioni determinate sui pesticidi, per il glifosato e si consentono una serie di esenzioni.

Il governo federale non affronta i problemi fondamentali: la politica agricola europea, in quanto principale leva nella protezione della biodiversità, rimane intatta. 

Deve farla finita con i miliardi di sussidi per la distruzione della natura in agricoltura. 

Altrimenti il ​​governo federale non sarà in grado di fermare l’estinzione delle specie di uccelli e insetti».

Eppure il piano d’azione tedesco per la protezione degli insetti annunciato a settembre prevede un investimento impensabile in Italia: 100 milioni di euro e punta a rafforzare le normative ambientali e di limitare l’uso dei pesticidi, compreso il glifosato che in Germania sarà completamente vietato entro il 2023.

L’indicazione del ministero dell’ambiente tedesco sui soffiatori di foglie è l’ultima mossa per proteggere gli insetti.

E’ sempre più chiaro che siamo di fronte a un’emergenza insetti che potrebbe avere contraccolpi impensabili sull’intera rete del vivente: lo studio “More than 75 percent decline over 27 years in total flying insect biomass in protected areas”, pubblicato nel 2017 su  Plos One da un team di ricercatori olandesi, tedeschi e britannici dimostrava che nelle aree protette tedesche gli insetti in soli 30 anni erano diminuiti del 75%.

Lo studio “Worldwide decline of the entomofauna: A review of its drivers”, pubblicato a febbraio su Biological Conservation da Francisco Sánchez-Bayo (universittà di Sydney) e Kris A.G. Wyckhuys (università del Queensland, Chrysalis – Hanoi, Accademia cinese delle scienze agricole) ha evidenziato che in tutto il mondo il 40% delle specie di entomofauna «sta subendo tassi drammatici di declino».

Ce ne dimentichiamo molto spesso, gli insetti costituiscono la maggior parte delle creature che vivono sulla terra e forniscono servizi ecosistemici essenziali per molte altre specie, compresi gli esseri umani.

Però, negli ultimi anni, molti altri studi hanno dimostrato che singole specie di insetti, come le api, hanno subito enormi cali, in particolare nelle economie sviluppate.

(Articolo pubblicato con questo titolo il 15 novembre 2019 sul sito online “greenreport.it”)

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