Monopattini liberi, la protesta contro multe e sequestri

 

Qualche monopattino che sfrecciava davanti al ministero dei Trasporti, a Roma in piazza di Porta Pia, presidenti di municipio, un senatore e un deputato.

Legambiente ha organizzato questa mattina un presidio per chiedere la libera circolazione dei monopattini, dopo i recenti sequestri e le multe soprattutto a Torino e Verona.

Gli ambientalisti vogliono porre l’attenzione sullo stallo del decreto, approvato lo scorso giugno dal primo governo Conte, con il quale si demandava alle città di avviare la sperimentazione.

Ad oggi soltanto sei città hanno deliberato per aprire alla micromobilità elettrica, indicando con la segnaletica in quali zone possono circolare, mentre si sono registrati i passi indietro di Milano e, appunto, Torino.

Secondo Legambiente, il decreto pone troppi limiti alla circolazione dei mezzi elettrici leggeri e lascia diverse questioni aperte.

Chiediamo – ha detto Edoardo Zanchini, vicepresidente dell’associazione ambientalista – che i monopattini elettrici e tutti i mezzi di micromobilità che rientrano nei limiti di potenza e velocità fissati dal decreto siano equiparati alle bici e alle bici elettriche per le regole di circolazione su strada“.
Il senatore Pd Tommaso Nannicini ha annunciato un emendamento da inserire in legge di bilancio, per aprire alla micromobilità elettrica: “È una misura a costo zero – ha osservato – non dovrebbero esserci problemi ad approvarla con un consenso ampio“.

Luciano Nobili, deputato di Italia Viva da sempre impegnato nella promozione della micromobilità elettrica, ha invece annunciato un emendamento per chiedere un finanziamento per i Comuni: “Spesso le amministrazioni non hanno i soldi per dotarsi della cartellonistica prevista dal decreto, bisogna sostenere le iniziative per ridurre traffico e inquinamento“, ha osservato.

Sulla spinta delle società per il noleggio, che hanno svolto attività di lobby presso le amministrazioni, dei monopattini si è parlato molto nell’ultimo periodo e la vendita è aumentata.

Secondo un sondaggio realizzato da Swg per uno dei colossi del noleggio, Lime, per il 92% degli utilizzatori reali e potenziali intervistati i monopattini sono un mezzo ecologico e smart, comodo per velocizzare gli spostamenti e ridurre il traffico e, per oltre 3 intervistati su 4, decisamente più simile alle biciclette che ai motorini.

Sempre secondo il sondaggio, l’85% del campione ritiene che il monopattino dovrebbe essere equiparato in tutto e per tutto alle biciclette a pedalata assistita e che il suo utilizzo (64%) dovrebbe essere incoraggiato.

Tuttavia gli intervistati (il 10%) hanno osservato che l’incertezza delle nuove norme rappresenta un ostacolo all’utilizzo dei monopattini.

Alcuni assessori comunali ai trasporti hanno anche sollevato dubbi sulla pericolosità di questi mezzi, ai quali non sono abituati né i pedoni, né gli automobilisti.

La nostra richiesta che vengano equiparati alle bici – osserva in proposito Zanchini – fornisce subito dei riferimenti normativi nel codice della strada.

Starà poi alle singole città decidere di vietarne la circolazione per ragioni di sicurezza nelle strade con più traffico o nelle aree pedonali più frequentate.

Nelle maggiori città europee come Berlino, Barcellona, Parigi o Bruxelles i monopattini si sono dimostrati un ottimo mezzo per coprire l’ultimo miglio verso i mezzi pubblici e ridurre così traffico e inquinamento“.

(Articolo di Cristina Nadotti, pubblicato con questo titolo il 28 novembre 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas