Indios Brasile respingono ddl su sfruttamento delle riserve

 

SAN PAOLO, 7 FEB – L’Associazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib) ha respinto il ddl presentato in Parlamento dal presidente Jair Bolsonaro per regolamentare le attività economiche nei territori delle loro comunità, stigmatizzando “le espressioni di odio e razzismo viscerale del governo concentrate in questo progettto“.

Bolsonaro ha detto che il ddl è un suo “sogno” da molti anni, e per questo è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale che lo ha portato alla presidenza.

Secondo l’Apib, invece, “il sogno del governo consiste in realtà nell’aiutare gli interessi economici che appoggiano le candidature progovernative, anche se questo significa violentare i nostri diritti fondamentali“.
Formalmente, il progetto del governo punta a dare un regolamento legale di applicazione a due articoli della Costituzione brasiliana (176 e 231), che autorizzano le attività economiche nei territori indigeni, fissando regole specifiche per le necessarie consultazioni con le comunità locali, l’iter parlamentare che si dovrà seguire per le autorizzazioni e gli indennizzi dovuti agli indigeni.

Il ddl, però, non prevede che le comunità indigene possano porre il loro veto sui progetti economici.

Presentando il ddl, Bolsonaro ha detto che “l’indio è un essere umano come noi, ha un cuore, un’anima, sentimenti, necessità e desideri, ed è tanto brasiliano quanto noi“, una dichiarazione respinta con forza dall’Apib, secondo la quale “questa vile affermazione non fa che riprodurre la vision etnocentrista degli invasori europei, che hanno massacrato milioni dei nostri fratelli“. 

 

(ANSA del 7 febbraio 2020, ore 15:39)

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