Operazione Spada, i commenti: on. Raffaele Nevi, Pierluigi Rainone, l’avvocato Massimo Proietti

 

Fra i commenti alla sentenza di assoluzione  del processo Spada quello dell’onorevole Raffaele Nevi (Forza Italia).

“Mi sono deciso ad esprimere un pensiero sul processo Spada dal momento che da qualche ora leggo molti commenti e prese di posizione di grande soddisfazione per l’assoluzione di Leopoldo Di Girolamo, Stefano Bucari e di altri imputati che sono stati assolti IN PRIMO GRADO (il garantismo ci impone di aspettare eventuali altri grado di giudizio) nel processo Spada.

Sembrerà incredibile – scrive l’on.Nevi –  ma me ne rallegro anche io per almeno tre motivi:
1) non godo mai delle altrui disgrazie;

2) forse anche loro hanno capito, al contrario di quello che hanno sostenuto per anni, che la magistratura può sbagliare e può anche fare danni e quindi un sano garantismo è la migliore ricetta da mettere in campo sempre e non solo quando si è coinvolti;

3) la Città ne esce sicuramente meglio di come era stata descritta.

A chi però gioisce e dice che questa assoluzione dimostrerebbe che hanno amministrato bene la Città mi verrebbe da chiedere se stiano sognando.

Forse hanno dimenticato, o cercano di rimuovere, che a causa della loro gestione il Comune di Terni è in dissesto finanziario e questo ha provocato una tassazione ai massimi livelli per i cittadini.

Questo purtroppo è un fatto passato in giudicato, la condanna dei cittadini anche e quindi almeno un po’ di misura nelle dichiarazioni non sarebbe male.

In conclusione voglio invece pubblicamente rivolgere un attestato di profonda vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte che sicuramente hanno sofferto moltissimo in questi anni e spero che i tanti magistrati bravi che ci sono nel nostro Paese traggano, anche da questa vicenda come da tante altre che hanno riguardato molti esponenti di Forza Italia, la conclusione che bisogna stare attenti a formulare accuse pesanti soprattutto nei confronti di chi amministra la cosa pubblica.

Come per tutte le cose importanti, che riguardano anche la vita di persone che non c’entrano nulla, ci vuole maggiore prudenza ed equilibrio”.

Pierluigi Rainone (Segretario Circolo Verdi, Ambiente e Società Terni)

Questa data verrà ricordata dai ternani visto che ha segnato la parola fine rispetto a una delle inchieste con maggior impatto politico nella storia di Terni

L’ex Sindaco Leopoldo Di Girolamo e  altri 18 indagati  sono  stati assolti dal Tribunale di Terni dai capi di imputazione che venivano loro   contestati (relativi a presunte turbative negli appalti sul verde pubblico ed altre materie)

Non parlerò  del lato giuridico riguardante questa inchiesta (non sono un giurista) ma mi soffermerò sul lato politico (sono un politologo nonché appassionato di politica)

L’inchiesta in oggetto iniziò  nel 2016 ma raggiunse il suo apice nel maggio 2017 allorché, con uno spiegamento di forze dell’ordine più attinente a Palermo che alla nostra città, furono tratti in arresto alcuni imputati tra i quali spiccavano l’ex Sindaco Di Girolamo e l’ex assessore alle politiche sociali Bucari.

Non scorderò  mai le immagini di quel giorno ed i servizi che andarono in onda in tutti i media nazionali che posero Terni al centro dello scenario politico nazionale.

Quelle immagini diffusero la sensazione che il nostro ex Sindaco e le persone coinvolte avessero costituito una vera e propria associazione a delinquere (tutto ciò suffragato dalla modalità con la quale furono condotti gli arresti).

Gli esiti di questa inchiesta li conosciamo tutti: l’ex Sindaco Di Girolamo fu spodestato dal suo incarico e venne sostituito da un Commissario prefettizio che condusse il Comune di Terni fino alle elezioni del giugno 2018 che ebbero come risultato la vittoria del candidato leghista Latini.

Il punto è  proprio questo: quanto ha condizionato l’esito del voto del 2018 questa inchiesta? (che si reggeva su di un impianto accusatorio molto debole se non inesistente).

Tutti sanno che una parte dell’opinione pubblica ternana è  stata portata a credere, grazie a questa inchiesta, che il centrosinistra al potere fosse composto da persone disoneste incapaci di fare gli interessi dei ternani (a cominciare dalle fasce sociali più deboli).

Il verdetto uscito dalla sentenza dimostra l’esatto opposto, così  come le politiche che sta attuando Latini e la giunta che lo sostiene, stanno favorendo i gruppi privati (vedi vicenda SII-Acea) rispetto agli interessi dei cittadini ternani che stanno perdendo tutti i servizi pubblici “grazie” all’attuale giunta di destra.

Quindi mi chiedo e chiedo a voi lettori: non sarebbe doveroso tornare al voto dopo questa sentenza di assoluzione?

Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni….

Secondo l’avvocato Massimo Proietti si tratta di “una sentenza che rende giustizia ad un processo lungo la cui istruttoria dibattimentale ha fatto emergere la estraneità su quelle che erano le responsabilità ascritte.

Sicuramente grande soddisfazione da parte mia e degli altri difensori per il risultato raggiunto al termine di questo lungo processo”.

L’avvocato Proietti assisteva Carlo Andreucci (cooperativa Alis).

(Articolo pubblicato con questo titolo il 15 ottobre 2020 sul sito online “Terni in Rete”)

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