Il Corno d’Africa, la California e il Cile assetati dalla siccità

DI LUCA MERCALLI, IL FATTO QUOTIDIANO, 17 APRILE 2022

In Italia – Nella settimana precedente la Pasqua hanno prevalso alta pressione, sereno e temperature in aumento. Una depressione tra Spagna e Algeria è avanzata solo con nubi sottili, scirocco e polvere sahariana, e la fase calda è culminata tra giovedì e ieri con temperature pressoché estive al Nord-Ovest e sulle pianure tirreniche (27 °C a Torino, 28 °C a Firenze, valori 9 °C sopra media). Sempre più preoccupante la siccità al Settentrione: un incendio durato quattro giorni ha interessato la Val Chiusella (Torino), roghi anche in Val Varaita (Cuneo) e sulle alture di Verbania; nei campi polverosi si tentano ugualmente le semine primaverili, e in Piemonte e Lombardia cominciano le restrizioni nell’uso dell’acqua potabile e i rifornimenti con autobotti. A poco sono serviti gli effimeri rovesci di stanotte all’arrivo di correnti da Nord-Est, che oggi, sotto forma di bora e grecale, determinano una Pasqua fresca, ventosa e talora bagnata tra Adriatico e Meridione. Speranze di pioggia più consistente anche per il Nord ci sono dal 20 aprile in poi. Proprio i prevalenti flussi balcanici hanno reso marzo 2022 più freddo della norma trentennale di 1,2 °C a livello italiano secondo il Cnr-Isac, situazione però sempre più rara in tempi di riscaldamento globale. Misure coordinate da Cnr-Isp e Università Cà Foscari di Venezia hanno rivelato che il ghiacciaio del Calderone (Gran Sasso), l’unico dell’Appennino e il più meridionale d’Europa, sotto i detriti rocciosi che lo ricoprono è ancora spesso 25 metri, ma si assottiglia di un metro all’anno e rischia di estinguersi con perdita non solo della riserva idrica, ma anche delle informazioni climatiche storiche che il ghiaccio contiene: per questo, prima che ciò avvenga, si conta di estrarne dei campioni da conservare per future ricerche nella “glacioteca” del progetto internazionale Ice Memory.
Nel mondo – Disastrosi diluvi hanno colpito i dintorni di Durban, Sud Africa: piogge culminate l’11 aprile con oltre 300 mm in 24 ore hanno scatenato alluvioni tra le peggiori mai avute nella zona, il cui bilancio è di circa 400 morti. Nelle Filippine invece i dissesti causati dalla tempesta tropicale “Megi” hanno provocato 75 vittime. Il gruppo di ricerca World Weather Attribution, che si occupa di valutare come gli estremi meteorologici siano intensificati dai cambiamenti climatici, sostiene che questi abbiano reso più violente e rovinose le piogge dei cicloni tropicali che in rapida sequenza hanno spazzato Madagascar, Mozambico e Malawi tra gennaio e marzo 2022. Tra Kenya, Etiopia e Somalia si teme invece che la stagione delle piogge di marzo-maggio, determinante per la produzione agricola, fallisca per il quarto anno consecutivo peggiorando la carestia già in corso. Si rinfocola anche la mega-siccità che da anni aleggia nel Sud-Ovest americano: il trimestre gennaio-marzo 2022 è stato il più secco almeno dal 1895 in California e Nevada con anomalie di precipitazione di -85% e -72%. La siccità è critica pure in Cile, e la capitale Santiago, dove nel 2021 sono piovuti appena 40 mm d’acqua rispetto alla già modesta media di 286 mm, si prepara al peggio con un inedito piano di razionamento idrico. Freddo e neve tardivi nel Midwest, nevicata record per aprile a Bismarck, North Dakota (46 cm), mentre l’Europa ha sperimentato le prime giornate quasi estive con 25-26 °C in Austria e Germania e perfino 29,6 °C in Francia presso Nîmes. Ma il caldo è estremo soprattutto in Asia, con punte mai rilevate così presto in primavera di 46 °C negli Emirati Arabi, 35 °C nel Nord della Cina e 31 °C in Giappone. Marzo 2022 inoltre è stato il quinto più caldo al mondo da metà Ottocento in entrambe le serie storiche della Nasa e della Noaa, con circa 1 °C di troppo rispetto alla media del ventesimo secolo. A livello globale non capita ormai dal dicembre 1984 di avere un mese più freddo della media!

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